Dopo due weekend dai punti interrogativi in quel di Zandvoort e Monza, il mood in casa Mercedes non è cambiato più di tanto nemmeno dopo il fine settimana in Azerbaijan. L’unica nota positiva con cui la stella a tre punte lascia Baku, è il podio conquistato in extremis da George Russell, in seguito all’incidente fra Carlos Sainz e Sergio Perez nell’ultimo giro. Non si vuole illudere Toto Wolff, mentre il suo giovane pilota ha insistito su un punto che sta diventa sempre più focale in questa F1 più compatta.
Russell: “Contento per il podio, ma dobbiamo essere realisti”
Per George Russell è stato un fine settimana tutt’altro che lineare. Nella giornata di venerdì il pilota britannico aveva accusato problemi sia a livello di affidabilità, nonché difficoltà a livello di feeling con la monoposto. Una ricerca della giusta confidenza complicata, ma che si era somatizzata in qualifica, con la quinta casella in griglia davanti a Max Verstappen. La partenza non brillante così come il ritmo iniziale avevano però lasciato immaginare come fosse complicato aspettarsi risultati importanti dal GP dell’Azerbaijan. “Sicuramente sono sorpreso. Sono contento di vedere che Carlos e Checo stanno bene,” ha affermato parlando dell’incidente che gli ha consegnato il terzo gradino del podio. “Abbiamo dovuto fare parecchio lavoro questo weekend, con i cambi di motore per me e per Lewis.” Fra i lati positivi, il pilota della Mercedes numero 63 ha riscontrato un buon ritmo sulla mescola più dura, come ha affermato dopo la bandiera a scacchi. “Con le gomme dure siamo stati tra i più veloci in pista, abbiamo superato Max e il podio è un bonus in più è stato salire sul podio.” Un terzo posto dalla quale non si può escludere la componente fortuita degli eventi che possono succedere in pista nell’economia di un weekend. “È stato come guidare contro un muro di polvere e fibra di carbonio,” ha dichiarato raccontando il momento in cui ha dovuto evitare i detriti dell’incidente fra Sainz e Perez. “È stata una gara lunga e sono contento di essere sul podio ma dobbiamo essere realisti. Oggi saremmo arrivati quinti e Lando sarebbe arrivato davanti a noi, se non fosse per quello che gli è successo in qualifica.”
A valle della gara azera, il bilancio del team principal Toto Wolff non si discosta da quanto dichiarato dal suo pilota. “Il podio è meglio di quanto ci aspettassimo ma non dobbiamo illuderci, perché oggi eravamo da quinta posizione. La seconda metà di gara di Russell con le gomme Hard è stata incoraggiante ed è stato in grado di mantenere un ritmo sostenuto nelle fasi finali” . Proprio in merito di quest’ultimo aspetto, nel corso delle interviste George Russell si è lasciato andare ad uno sfogo riguardo le gomme, non indifferente, e che sottolinea la complessità di queste vetture, nel suo intero. “E’ stato molto strano. Prima parte di gara, eravamo 1.5 secondi più lenti dei migliori, ultima parte ero 1 secondo più veloce dei primi e 3 decimi più veloce di Carlos, Lando e Max! Stessa macchina, stesso circuito, stessi piloti, cambia solamente una cosa: le gomme! E’ piuttosto esasperante” ha commentato Russell, in modo piuttosto schietto e visibilmente scocciato da questa situazione. Il difficile è darsi una spiegazione, che a quanto pare i team non riescono a trovare, ma forse non solo loro. “Non vale per Mercedes, ma per tutti. Probabilmente nemmeno chi costruisce gli pneumatici sa dare una spiegazione. E’ magia nera! Serve però parlarne seriamente, così non va! Ci sono centinai di persone che si fanno il culo per costruire una macchina il più veloce possibile, e poi arrivi in gara. Per 20 giri hai una macchina potenzialmente da vittoria e per gli altri 20 non meriteresti di andare a punti. Come detto, è esasperante!”