Il trionfo di Charles Leclerc alla 95^ edizione del GP d’Italia non ha messo nell’ombra l’altro dei protagonisti in rosso, Carlos Sainz. Il pilota spagnolo ha vissuto l’ultimo weekend di gara in Italia da pilota Ferrari ed è stato accolto con estremo affetto dai Tifosi, prima e nel corso del fine settimana. Lo spagnolo ha risposto in pista con prestazioni di tutto rispetto, che gli hanno permesso di sfiorare il podio, dopo una gara disputata nel segno dell’obiettivo del successo di tappa per la squadra. Sainz nel post gara ha sostenuto che dal canto suo sia stata una lotta alla pari con McLaren, mentre sul fronte degli sviluppi portati in pista dalla Ferrari, ha chiamato alla calma prima di trarre valutazioni.
Sainz: “fantastico disputare una gara in lotta con le McLaren”
Sebbene Carlos Sainz non sia riuscito a salutare i Tifosi dal podio, l’affetto e l’attaccamento nei confronti dei colori Ferrari è sempre stato in pole position nel weekend monzese. Già alla vigilia del fine settimana lo spagnolo aveva affermato come il target fosse la vittoria della squadra, un’ambizione portata avanti e conclamata sessione dopo sessione. Nella mattinata di sabato Carlos aveva caricato l’ambiente, affermando davanti ai tanti Tifosi assiepati sotto al palco della fanzone: “la probabilità di vittoria c’è. Sarà una gara diversa rispetto a quelle che abbiamo visto negli ultimi anni.” A valle del weekend possiamo affermare come la sensazione di Sainz abbia centrato pienamente quella che si è poi rivelata essere la realtà. Dopo la bandiera a scacchi di domenica nell’analizzare la sua gara ha dichiarato: “Ce la siamo giocata con le McLaren. Penso che ovviamente qui la scia faccia un po’ la differenza e penso di averla persa intorno al 15° giro quando si sono fermate. Lì ho potuto davvero sentire quanto si diventa lenti senza.” Un’analisi del GP proseguita su questa linea, raccontando quanto accaduto nelle tornate successive. “Poi si è formato un treno di tre vetture e io ero nella terra di nessuno con Lewis nella mia scia che seguiva il mio ritmo. Ma penso davvero che fossimo in gara con le McLaren, il che è stato fantastico da vedere.”
Sulla strategia: “era un po’ come lanciare una moneta”
Guardando a quanto accaduto in pista l’unica perdita di tempo dello spagnolo la si è potuta notare nelle quattro tornate che sono intercorse fra la sosta di Leclerc e quella di Sainz. Dopo il pit stop dei ferraristi, la gara si è giocata fondamentalmente sul fronte della gestione degli pneumatici più duri, non semplice a causa della comparsa del graining. “Per qualche ragione, Charles e io abbiamo attraversato una fase di forte degrado sulle gomme dure”, ha dichiarato il pilota spagnolo. “Ma poi si sono miracolosamente riprese, ed è questo che ci ha permesso di arrivare fino in fondo. C’è stato un momento in cui gli altri hanno iniziato a rientrare, in cui la gomma era davvero in crisi. Ma poi negli ultimi 10 giri la gomma si è ripresa e siamo riusciti a mantenere un buon ritmo fino alla fine.” Il passo dello spagnolo nell’economia della gara, si è rivelato chiave anche per il compagno, grazie alla difesa di Sainz sulle McLaren, frenando il ritorno delle vetture papaya su Leclerc. E in merito alla sua scelta strategica non ha avuto molto da recriminare, ribadendo quanto fosse poco chiaro quale fosse la strada migliore da percorrere. “Restare fuori o rientrare? Era un po’ come lanciare una moneta. Probabilmente avremmo dovuto restare nel treno delle auto davanti dopo il primo pit stop e lì abbiamo perso la possibilità di fare un podio, ma è bello vedere la squadra vincere qui. Charles merita la vittoria più di chiunque altro.”
Sugli aggiornamenti: “per trarre delle conclusioni dobbiamo aspettare Austin”
Carlos Sainz si è soffermato anche sul capitolo aggiornamenti, prestando cautela nel trarre conclusioni in merito alle novità introdotte a Monza dalla Ferrari. Ha sottolineato infatti come sia complicato tracciarne un bilancio per via dell’atipicità del Tempio della Velocità e non solo. “Monza è un tracciato molto particolare. Dovremo aspettare di vedere più piste normali per vedere se questo aggiornamento abbia davvero svoltato la nostra stagione e combatteremo per le vittorie da ora in poi, o torneremo a ciò che abbiamo visto a Zandvoort.” Ad un circuito in cui a farla da padrone sono la velocità e l’efficienza si contrapporranno, nelle prossime tappe di Baku e Singapore, le incognite di due circuiti cittadini. “Abbiamo bisogno di raccogliere più prove in merito al nuovo fondo e dobbiamo andare su più piste normali. Credo che la prossima normale sia Austin perché quelle in arrivo sono molto particolari. Ad Austin torneremo su una pista più classica e questo ci dirà quanto è efficace questo nuovo fondo.”