Sainz: “Ferrari soffre le curve lunghe, non basta un aggiornamento”

Luca Manacorda, Adam Cooper
27/06/2024

Presentatosi al Red Bull Ring con una maglietta che richiama quella della nazionale spagnola impegnata agli Europei di calcio, Carlos Sainz alla vigilia del GP Austria ha affrontato tutti i temi più caldi in casa Ferrari dopo il deludente GP Spagna, chiuso con un quinto e sesto posto.

Sainz: “Il pacchetto di aggiornamenti non si adatta alle curve lunghe e veloci”

La gara di Barcellona ha rappresentato un campanello d’allarme per la Ferrari, sottolineando i punti deboli della SF-24: “Penso che Barcellona sia un circuito difficile per noi – ha detto Sainz – Anche se è molto rappresentativo, spero che sia stato solo un episodio negativo per noi e che non saremo a quel livello in futuro. La macchina dovrebbe adattarsi meglio all’Austria. Pensavamo di essere più vicini alla pole position, ma ci ha mostrato dove dobbiamo migliorare, ossia nelle curve lunghe e molto veloci. Speriamo quindi che sia stato solo un circuito non favorevole a noi”.

A Barcellona hanno esordito diverse novità sulla SF-24. Sainz, così come fatto dal team principal Fred Vasseur, invita a non dare giudizi negativi troppo affrettati su questi aggiornamenti: “Non traiamo conclusioni affrettate e non fasciamoci troppo la testa, ne riparleremo poi se vedremo altre prestazioni di quel tipo. Dai numeri il pacchetto ha funzionato, quindi vuol dire che tutto ciò che abbiamo portato ha sempre funzionato, ma evidentemente non è un pacchetto che si adatta a queste piste con curve lunghe e veloci, come dissi a Suzuka e in Cina. Ci sono caratteristiche che non risolvi con solo un aggiornamenti, ma bisogna lavorare su tutto il pacchetto completo“.

Sainz (Ferrari)

Parlando dei punti deboli della SF-24, Sainz ha sottolineato come la Ferrari non abbia ancora del tutto risolto il problema dei rimbalzi che si era manifestato in maniera molto evidente nel 2022, primo anno dell’attuale regolamento tecnico: “Sono d’accordo con Charles, il nostro problema è nelle curve medio-lente combinate, ma penso che anche quelle ad alta velocità rimangono una debolezza per noi. Non sono un fan del bouncing che c’è e del suo effetto sulle gomme. Non è tanto una questione di tempo, perché possiamo essere veloci quanto McLaren o Red Bull, ma non mi piace l’effetto che ha sulle gomme in qualifica o in gara. Quando entri in curva dopo la paghi perché hai surriscaldamento e in gara devi gestire di più nelle curve veloci. Questo è una piccola debolezza ma che va comunque migliorata visto che siamo al terzo anno e soffriamo ancora di un piccolo bouncing. Non penso che sia qualcosa relativo al setup, che è più o meno lo stesso dall’inizio dell’anno. Stiamo aggiungendo downforce e non stiamo facendo passi indietro, sono solamente gli altri che stanno facendo un grande lavoro a loro volta“.

Austria: distacchi minimi e difficoltà dal format Sprint

Anche in Austria ci si aspetta grande battaglia, resa più ricca di insidie dal format Sprint del weekend e dalla brevità del giro che renderà ancora più risicati i margini in qualifica: “Non sarei sorpreso se in qualifica ci fossero 8 macchine in due decimi. Vedendo come il gruppo è compatto, qui sarà ancor più stretto. Per voi sara divertente, per noi sarà tutto molto difficile e compresso. Non avremo praticamente tempo per lavorare con il format Sprint, quindi vediamo come andrà“.

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