Le condizioni di asfalto misto viste nella giornata di prove libere del GP Canada potrebbero ripetersi anche nel resto del weekend di Montreal, con le previsioni meteo che parlano di possibili deboli precipitazioni sia sabato sia domenica. Carlos Sainz ha spiegato di aver utilizzato il venerdì per prepararsi nel miglior modo possibile a ogni condizione di asfalto, anche per capire quale sia il momento giusto per passare da gomme Intermedie a Slick e viceversa.
Sainz: “Era importante capire quale fosse la gomma giusta al momento giusto”
Le condizioni della pista di Montreal sono molto cambiate sia nel corso delle FP1 sia nel corso delle FP2: nella prima ora, con l’attività in pista ridotta agli ultimi 40 minuti, si è partiti con asfalto bagnato che è andato via via asciugandosi, mentre nella seconda ora l’andamento è stato inverso, con la pioggia tornata protagonista negli ultimi 30 minuti.
In condizioni simili, Sainz ha spiegato di aver lavorato soprattutto sul comprendere quali siano le condizioni e i tempi sul giro ideali per decidere di passare da gomme Intermedie a Slick o viceversa: “È stato il tipico venerdì canadese di primavera, con il meteo che è cambiato continuamente alternando asciutto e bagnato. Puoi sempre imparare delle cose. Nonostante la pista cambiasse continuamente, siamo riusciti a girare il più possibile e a fare dei giri decenti sia con le Slick che con la mescola Intermedia. Per me si trattava più di mappare un po’ l’intensità della pioggia, capire la pista quanto fosse asciutta o bagnata e quale pneumatico fosse quello giusto al momento giusto, visto che le condizioni potrebbero essere simili nel resto del weekend“.
Il tredicesimo tempo ottenuto da Sainz nelle FP2 non deve allarmare: “Oggi si trattava più di sentire la macchina in diverse condizioni e capire quale sarà la gomma giusta al momento giusto in qualifica e in gara, piuttosto che cercare la prestazione e mettere un tempo sul tabellone“.
L’incognita delle qualifiche su bagnato: il precedente della Cina
Quest’anno abbiamo già assistito a qualifiche bagnate nel weekend del GP Cina, in quel caso nella sessione valida per la griglia della gara Sprint. La Ferrari, con la SF-24 ancora nella sua prima versione senza il pacchetto di aggiornamenti che ha debuttato a Imola, non brillò particolarmente. Sainz chiuse quinto, Leclerc settimo: “Con condizioni miste tutto è possibile. L’ultima volta in Cina è vero che abbiamo faticato con l’assetto nella Sprint Qualifying, abbiamo analizzato perché non eravamo a posto con il warm up della gomma su entrambe le vetture e perché eravamo così lontani dalla pole ottenuta da Norris (oltre 2 secondi, ndr)”.
Sul tema, Sainz ha poi voluto aggiungere come la prestazione sul bagnato sia molto legata al riuscire a mettere nella giusta finestra le gomme, condizione senza la quale il pilota non può risultare così decisivo come invece avveniva in passato: “Sfortunatamente non è che il pilota faccia molta differenza al giorno d’oggi – ha detto lo spagnolo riguardo ai giri su asfalto bagnato – Tutto dipende da come l’auto porta lo pneumatico nella giusta finestra di temperatura. Se lo fa, allora sei 2/3 secondi più veloce. È su questo che ci stiamo concentrando in questo momento e speriamo che, se le condizioni saranno ancora queste, saremo più competitivi“.