Dopo i timidi progressi mostrati in Ungheria, la Ferrari è chiamata a confermare i miglioramenti della SF-24 dal fondo evoluto sull’impegnativo circuito di Spa-Francorchamps. Sul tema, Carlos Sainz era stato molto cauto nelle dichiarazioni a Budapest e ha mantenuto lo stesso approccio anche nella conferenza stampa del giovedì del GP Belgio, dove inevitabilmente gli sono state poste ancora una volta molte domande sul suo futuro, visto il già annunciato arrivo di Lewis Hamilton al suo posto.
Sainz: “Chiaro che McLaren e Red Bull abbiamo 3-4 decimi di vantaggio”
Parlando delle sua aspettative per il weekend del GP Belgio, Sainz ci ha tenuto a sottolineare come il circuito di Spa abbia caratteristiche simili a Silverstone, dove la Ferrari ha faticato non poco: “Spa è un circuito totalmente diverso rispetto all’Hungaroring. Penso che Budapest sia più vicina a Barcellona in termini di carico aerodinamico e velocità nelle curve, mentre qui siamo più nella direzione di Silverstone e lì abbiamo sofferto molto come team“.
Lo spagnolo ritiene che per questo fine settimana sarebbe già un buon risultato ridurre il gap che si è scavato tra la Ferrari e le migliori monoposto di questa fase di campionato: “È stato incoraggiante vedere un progresso in Ungheria, siamo stati un po’ più veloci lì specialmente in gara, ma vediamo come andremo qui a Spa e se riusciremo ad avvicinarci ai primi due team. Ormai è chiaro che Red Bull e McLaren quando riescono a dare il meglio hanno 3/4 decimi di vantaggio su di noi“.
Le valutazioni sul suo futuro e le speranze di avere un’auto vincente
La grande novità che ha scosso l’ambiente della F1 nei giorni scorsi è l’ingaggio di Mattia Binotto da parte dell’Audi, in sostituzione di Andreas Seidl e Oliver Hoffmann. “Non sono aggiornato su tutti gli accadimenti in ogni team, però penso che sapere che Mattia è tornato nell’ambiente sia positivo, perché ha l’esperienza necessaria per costruire un team che diventi di vertice – ha detto Sainz a riguardo – Lui è stato in Ferrari, ha quell’esperienza e penso che possa portarla in Audi. Sono sicuro che sia una grande risorsa per loro e sono convinto che sia per questo motivo che lo hanno ingaggiato. Chiaramente gli auguro il meglio“.
L’arrivo dell’ex team principal della Ferrari a capo del progetto F1 della casa di Ingolstadt non influenzerà però le decisioni di Sainz, già corteggiato a lungo nei mesi scorsi da Audi: “Questo non cambia proprio il mio approccio verso di loro. Penso che il mio futuro sia ancora oggetto di discussione e di analisi molto attenta. Ci sono cambiamenti in vari team che sto prendendo in considerazione per l’anno prossimo. Ogni settimana le novità interne ai team possono incidere sul mercato piloti. Io mi sono dato del tempo per prendere questa decisione proprio per analizzare tutti questi cambiamenti, senza darvi troppi indizi“.
A settimane alterne, sembrano riaprirsi e poi richiudersi le possibilità di un ingagigo di Sainz da parte di top team come la Red Bull o la Mercedes. Lo spagnolo ha ammesso che una squadra di vertice è in cima ai suoi desideri, anche le chance sembrano ridotte al lumicino: “La mia opzione migliore per l’anno prossimo sarebbe una macchina vincente, che possa vincere il titolo. È sempre stata la mia priorità da quando sono iniziate le discussioni sul mio futuro. Sappiamo tutti che la probabilità che questo si verifichi è piccola, però è sempre stato il mio obiettivo, e se non si dovesse concretizzare sceglierò il progetto migliore per il mio futuro immediato“.
Una stagione difficile a livello psicologico
Il Mondiale 2024 di F1 ha ormai effettuato il suo giro di boa, anche la sosta estiva in arrivo fa sembrare il GP Belgio l’ultimo appuntamento della prima metà di campionato. Tracciando un bilancio personale, Sainz ha spiegato che la stagione gli abbia riservato anche grandi gioie, ma in un contesto comunque difficile: “A livello personale è stata una stagione piena di alti e bassi. Penso che possa dirlo chiunque qui, ma ci sono stati molti alti per noi nella prima parte di stagione con una macchina molto competitiva che ci aveva permesso di lottare per tanti podi, per una vittoria a livello personale di cui ero molto contento. Per me non è stato un anno semplice, innanzitutto perché ho avuto a che fare con una gara che ho dovuto saltare (il GP Arabia Saudita per appendicite, ndr), poi con tutte le discussioni sul mio futuro“.
Parlando di come l’incertezza sul prosieguo della sua stagione abbia pesato soprattutto a livello mentale, Sainz ha spiegato: “Ho detto tante volte che per nessun atleta è ideale esprimersi al più alto livello senza sapere quello che farà l’anno dopo. Penso di avere ancora del potenziale dentro di me se riuscirò a togliermi questi pensieri dalla testa, però considerando le circostanze credo di essermi espresso a un buon livello considerando tutte le cose che sono successe. Sto continuando a divertirmi ogni weekend, ad essere grato e riconoscente per la posizione in cui mi trovo, cercando di far bene ogni gran premio, disputando ogni gara come fosse l’ultima e allo stesso tempo gestendo tutto quello che succede riguardo il mio futuro“.