La stagione 2024 di Formula 1 è iniziata in chiaroscuro per il team Sauber. A causa di uno sfortunato incidente alla prima curva, e annesso danneggiamento all’ala anteriore della sua C44, oltre a importanti problemi al secondo pit stop, Valtteri Bottas ha chiuso il GP del Bahrain al penultimo posto. Al contrario, la presentazione del suo compagno di squadra è stata incoraggiante, con un positivo undicesimo posto per Zhou davanti alle Racing Bulls e alla Williams di Albon.
Stake F1 Team KICK Sauber: alla C44 manca il ritmo con poco carburante ma ci sono delle idee per trovarlo
La rimonta di Zhou non ha cancellato però una prestazione veramente opaca della C44 nelle qualifiche del venerdì, con entrambi i piloti eliminati nel Q1. La vettura svizzera si è dimostrata così essere la penultima squadra in termini di giro veloce, davanti solo alla pesante e motoristicamente limitata Alpine. “In gara abbiamo performato come ci aspettavamo, mentre ci aspettavamo una qualifica migliore. È comunque un peccato non essere riusciti a raggiungere il decimo posto, ma il passo gara ci ha lasciato buone sensazioni per il prossimo Gran Premio” – ha affermato Xevi Pujolar, Racing Director del team Stake F1 Team KICK Sauber. Secondo il team elvetico, la difficile qualifica del venerdì del Bahrain non è comunque da attribuire ad una C44 che non riesce a generare abbastanza energia dalle gomme. “Stiamo faticando alle basse velocità e questo problema si è manifestato in maniera più evidente in qualifica ma abbiamo alcune idee su cosa possiamo fare per risolvere il problema.” ha detto l’ingegnere spagnolo. Il team di Hinwil si è concentrato nei test sul comprendere il più possibile da una vettura che è cambiata molto. La nuova sospensione anteriore pull-rod, dello stesso schema di Red Bull, Mclaren e Racing Bulls, ha dato proprio a quest’ultimi dei problemi di setup. Anche in casa Sauber non sono ancora soddisfatti dell’ottimizzazione meccanica ed è, anche in quel settore, che si aspettano passi in avanti sin dal GP di Jeddah. “Abbiamo cercato di estrarre il massimo e, forse, in termini di assetto meccanico abbiamo ancora un po’ di lavoro da fare.” ha infatti confermato Pujolar.
Lato strategia, invece, la squadra svizzera si è comportata molto bene, visto che l’undicesimo posto di Zhou è frutto anche di una scelta corretta degli strateghi. Nella prima fase di gara si era infatti formato un lungo trenino DRS con molte vetture del cosiddetto midfield. Il team svizzero ha pensato bene di anticipare molto la sosta, fermando al nono giro il proprio pilota cinese. Questo ha prodotto un undercut molto pesante nei confronti di Haas, Williams, Aston Martin e Racing Bulls, con Zhou che è tornato in pista addirittura in nona posizione dopo che gli avversari avevano effettuato il loro Pit Stop. Tuttavia, il ritmo dell’Aston Martin non era sostenibile in Bahrain per la C44. “Con più carburante, sono riuscito a tenere dietro di me le Aston Martin, ma quando il carburante è diminuito, hanno iniziato ad avere un vantaggio su di noi” ha analizzato Zhou.
In Arabia con l’obiettivo di essere sesta forza nel Costruttori
Il GP era iniziato nel peggiore dei modi per Valtteri Bottas, visto che alla prima curva ha avuto un incidente con Nico Hülkenberg, a causa della collisione tra il tedesco e Lance Stroll. La C44 di Bottas ha subito danni all’ala anteriore “ma non sembrava un danno così importante” ha fatto sapere il finlandese a fine gara. Tant’è che la squadra non lo ha richiamato per il pit stop, facendogli continuare la gara, visto che era solamente un problema di endplate, un elemento che sulle front wing di nuova generazione conta gran poco. Il patatrac è avvenuto invece durante la seconda sosta quando, durante il cambio gomme, c’è stato un problema nel montaggio dell’anteriore sinistra. Il dado della ruota si era infatti sfilettato. “Abbiamo avuto un problema con il dado della ruota, che abbiamo dovuto cambiare ed è un qualcosa su cui stiamo lavorando.” ha fatto sapere Pujolar.
Il cambio gomme ha così richiesto ben 52.44 secondi. “Quello è stato il mio secondo peggior pit stop della storia, quindi spero che non sia lo stesso dado della ruota Mercedes di Montecarlo,” ha commentato sorridendo Valtteri Bottas, ricordando il clamoroso ritiro di Monaco 2021 quando, per i meccanici dell’allora team campione del mondo, era stato impossibile togliere la gomma. Tornando al Bahrain, ciò che ha lasciato però perplessi molti addetti ai lavori è il fatto che il team non abbia sostituito l’ala anteriore rotta. “Penso che avessimo già abbastanza da fare, quindi abbiamo pensato di concentrarci sul risolvere il problema al dado.” ha commentato Pujolar. Il team svizzero non è comunque preoccupato della questione pit stop, poiché i due sulla C44 di Zhou sono stati eseguiti senza problemi in 2.77 secondi e in 3.03 secondi, al 17esimo e 28esimo posto di 43 pit stop effettuati.
C’è comunque poco tempo per imparare da parte delle varie squadre. Tra poche ore infatti inizierà il secondo fine stagionale, sulla pista di Jeddah. Il team svizzero scenderà in pista con un obiettivo ben preciso, ossia consolidare l’attuale P6 nel Costruttori. “Non solo in gara, ma anche in qualifica. Non sarà facile perché la Racing Bulls, la Williams e gli altri team sono tutti molto vicini. Quindi non penso che possiamo rilassarci. Sarà una lotta in ogni fine settimana.” ha concluso l’ingegnere spagnolo.
Autore: Piergiuseppe Donadoni