Sorpresa: la Haas VF-24 va meglio in pista che in fabbrica

Piergiuseppe Donadoni
14/04/2024

La Haas ha sostituito la Williams in questo inizio di stagione 2024, sia in termini di ‘sorpresa’, che di posizione nel Costruttori dove, con 4 punti, il team americano occupa la settima posizione. Davanti a lei la Racing Bulls, con 7 punti, e i cinque team di testa, chiaramente ancora inarrivabili per il secondo blocco. Il team di Gene Haas è stato molto bravo a sfruttare i ritiri di Verstappen e il duo Mercedes in Australia, l’unico appuntamento dove realmente c’era la possibilità di prendere punti pesanti per i team della seconda parte della griglia. Infatti, salvo ritiri o prestazioni opache dei primi dieci piloti, per il centrocampo di questa F1 2024 l’undicesimo posto (0 punti) è il primo a disposizione. Per compiere passi in avanti prestazionali, in Cina arriverà una parte iniziale del primo pacchetto di aggiornamenti, che sarà completato poi a Imola.

La VF-24 è settima forza per meriti propri e demeriti altrui

Durante l’inverno, la VF-24 era data come la monoposto destinata ad occupare l’ultima fila dello schieramento, dopo un 2023 molto cupo in termini risultati, che hanno parzialmente inciso nella scelta di non rinnovare il contratto a Gunther Steiner. Il manager e ingegnere italiano, con passaporto americano, è stato sostituito da Ayao Komatsu, l’ex Director of Engineering, quindi un profilo maggiormente tecnico che ha voluto sin da subito tenere molto basse le aspettative del team. Tuttavia, la vettura americana ha dimostrato di poter lottare ad armi pari nel pieno del centrocampo con Steiner che, intraprendendo una carriera da commentatore televisivo, ha voluto subito affermare come la sua ex squadra abbia volutamente minimizzato le aspettative nel pre-campionato per far sembrare che stesse superando le aspettative. Secondo l’ex TP, infatti, i dati della galleria del vento erano già molto positivi nel mese di dicembre, prima del suo addio.

Ayao Komatsu ha voluto cosi entrare più nei dettagli sul perché non ha voluto creare aspettative importanti nel pre stagione. “Sapevamo quanto avremmo trovato in pista ma avendo iniziato con due mesi di ritardo, necessari per lavorare sull’aggiornamento di Austin, mi aspettavo che anche gli altri team avessero trovato lo stesso nostro guadagno” – ha affermato l’ingegnere giapponese, che poi ha continuato – “Non si trattava di nascondersi, perché conoscevo i numeri in uscita dalla galleria del vento, che non erano enormi, e mai avrei pensato che fossero bastati per il settimo posto. Ma come puoi aspettarti che Alpine faccia un lavoro del genere? Chi poteva prevederlo?”

La Haas VF-24 ha una piattaforma ‘benigna’, al contrario della Mercedes W15

C’è comunque dell’altro poiché, in determinate aree, in pista la VF-24 va meglio di quello che si aspettavano i tecnici del team americano. Al contrario, per esempio, di Mercedes, che invece non performa come le simulazioni vorrebbero. E’ una questione principalmente di piattaforma. In questo inizio di stagione, alcuni tecnici e anche team principal hanno usato il termine ‘benigna per indicare ciò che una squadra vorrebbe vedere in pista. “La VF-24 è un’auto molto più guidabile della precedente” – ha fatto sapere il TP giapponese – “Se hai un’auto ‘benigna’, magari in termini di prestazioni assolute potresti essere più lento ma nove volte su dieci il pilota riesce ad estrarne il massimo. Se hai invece un auto tossica, un guidatore può spingerla al limite solo di tanto in tanto”. 

I tecnici del team americano in galleria, prendendo il determinato numero in uscita come veritiero, vedono alcune caratteristiche che non sono eccezionali, tuttavia, in pista la VF-24 è molto più utilizzabile e quindi il pilota può estrarre più potenziale di quello che i tecnici vedono in fabbrica in determinate aree. Al contrario, la Mercedes W15 è invece un auto che è ancora fortemente limitata da svariati fattori: dal saltellamento, soprattutto con la nuova versione di fondo, e da fattori esterni come il vento e le temperature dell’asfalto, per esempio.  Questo comporta che i piloti possono pareggiare le prestazioni della Ferrari in una prova libera, come nelle PL3 dell’Australia, per poi non migliorare quel crono con un po più di vento e qualche grado in più di pista. Il concetto di piattaforma ‘benigna’ sta alla base del dominio Red Bull, che sin dal 2022 aveva capito di non progettare una vettura che sfruttasse il picco di prestazioni, per quella che è una curva di utilizzo più a triangolo, con la punta posizionata molto in alto, bensì cercare una massima prestazione inferiore ma che è ottenibile molto più facilmente, come se la curva fosse quindi più trapezoidale. Da questo punto di vista, la Haas è più vicina alla Red Bull di Mercedes, anche se può sembrare strano visto che la W15 in pista è certamente più veloce della VF-24. Quest’ultima manca soprattutto nel veloce, un qualcosa su cui il team americano sta lavorando e gli aggiornamenti in arrivo in Cina e Imola avranno proprio la funzione di migliorare l’importante deficit che ha limitato la vettura americana in questo inizio di stagione.

Autore