Il successo nel GP Miami ha permesso a Lando Norris di sconfiggere la “maledizione” della prima vittoria in carriera, un traguardo che finora gli era sempre sfuggito nonostante i tanti risultati di prestigio ottenuti negli ultimi anni. Non bisogna però dimenticare che fin dal 2019, stagione del suo esordio in F1, il britannico ha avuto a disposizione una McLaren spesso competitiva, ma comunque raramente in grado di impensierire seriamente i team che hanno conquistato più vittorie come Red Bull, Mercedes e Ferrari.
Stella: “Sentivamo la responsabilità di dare a Norris una macchina vincente”
Considerati i rapporti di forza tra le scuderie, in casa McLaren non si è mai dubitato del valore del ragazzo cresciuto all’interno del proprio vivaio. A chiarirlo è stato il team principal Andrea Stella: “L’inseguimento alla prima vittoria era un po’ un peso sulle sue spalle, ma lo era anche sulle nostre, perché sapevamo che non appena avessimo messo a disposizione di Lando una macchina vincente, lui avrebbe vinto. Quindi abbiamo sentito la responsabilità, sentivamo che dipendeva da noi. Non dipendeva da Lando, ma è merito di Lando che ha continuato a migliorare“.
Miami un chiaro esempio dei progressi di Norris
La prima vittoria di Norris è arrivata in una gara in cui il britannico scattava dalla quinta posizione e nella quale, nella prima fase, si è trovato addirittura ad occupare la sesta piazza. Proprio il modo in cui ha gestito i diversi momenti del gran premio è, secondo Stella, un ottimo esempio di quanto sia maturato come pilota: “Ho già parlato di come è migliorato durante l’inverno, soprattutto guardando al miglioramento in qualifica, al perfezionamento di giri che a volte non devono essere al 100% quando hai una macchina veloce. E penso che lo stia facendo. La sua gestione della gara è ormai molto matura. Ad esempio, non appena ha visto che non c’era molto da fare dopo il primo giro, ha iniziato a risparmiare le gomme perché sapeva che la sua gara sarebbe arrivata ad un certo punto. E poi il ritmo che è riuscito a tenere una volta che le vetture davanti a lui si sono fermate ai box, è stato davvero incredibile. Quindi è veloce in qualifica e molto maturo in gara per ottenere il massimo dalla macchina“.
La beffa di Sochi: un doloroso punto di svolta
L’occasione più grande per Lando Norris di vincere un gran premio prima del weekend di Miami era capitata nell’edizione 2021 del GP Russia. Il pilota della McLaren, partito dalla pole position, sembrava in grado di portare a casa la vittoria ma nel finale di gara si intestardì nel voler proseguire con gomme slick mentre aumentava l’intensità della pioggia, finendo per chiudere solo settimo a quasi un minuto e mezzo dal vincitore Lewis Hamilton.
Ricordando quella domenica, Stella ha spiegato: “Se ripenso alla gara in Russia, penso che sia stata un po’ un punto di svolta per Lando e per la squadra in termini di come dobbiamo operare quando la pressione aumenta e in termini di come dobbiamo collaborare per prendere buone decisioni, portando le informazioni che hai mentre sei in pista e le informazioni che hai mentre sei al muretto dei box. Se torno a quella gara, penso che la responsabilità sia stata del muretto dei box. Il pilota è in pista, non vede se piove da qualche altra parte, ma noi potevamo vederlo. È stato un nostro limite non costringere Lando a rientrare ai box. Quindi, anche in quel caso, penso che stesse portando a termine il lavoro, ma non eravamo pronti, in un certo senso, come squadra per ottenere la vittoria. E ottenere vittorie non è mai facile“.
L’altra metà del box: Piastri più consapevole nonostante lo zero in classifica
A Miami la McLaren ha raccolto punti solo con Norris, dopo che Oscar Piastri si è dovuto fermare ai box per sostituire l’ala anteriore danneggiata nel contatto con Carlos Sainz nelle fasi finali di gara. Nonostante l’epilogo negativo, secondo Stella anche l’australiano ha dato risposte importanti nel weekend in Florida: “Penso che Oscar esca dal fine settimana ancora più consapevole dei suoi punti di forza. Sapevamo già quanto fosse veloce sul singolo giro. Consideriamo che non aveva il pacchetto di aggiornamenti completo e permettetemi di dare il giusto merito a Oscar: il divario che aveva da Lando in qualifica è inferiore alla differenza data dal pacchetto. Quindi stava davvero ottenendo ottime prestazioni su un solo giro in condizioni molto difficili per via di gomme morbide molto inconsistenti“.
Il GP Miami di Piastri era iniziato in maniera addirittura clamorosa, con l’australiano salito al secondo posto alle spalle di Max Verstappen. Il tutto, come sottolineato da Stella, in un weekend in cui non disponeva ancora della versione più aggiornata della McLaren MCL60: “La sua prestazione in gara è stata, ancora una volta, molto buona – ha aggiunto il team principal italiano – Esce da questo weekend avendo dimostrato ancora una volta quanto sia forte come team player. Perché chiaramente, quando gli ho detto che avremmo dato le pance e il fondo a Lando, non era dei più felici nel profondo del suo cuore, ma in nessun momento ha reso difficile questa decisione. È stato subito solidale, come tutto l’entourage attorno a lui. Quindi penso che se ne vada da Miami con molti aspetti positivi“.