Strategie del Bahrain GP: Red Bull con la Soft nuova, Ferrari con la strategia obbligata?

Paolo D’Alessandro
02/03/2024

La prima griglia di partenza della stagione vede scattare davanti a tutti Max Verstappen, con al suo fianco Charles Leclerc. Dietro di loro la coppia formata da George Russell e Carlos Sainz. Seguono Sergio Perez e Fernando Alonso per poi andare a chiudere la Top 10 con le due McLaren, Lewis Hamilton e Nico Hulkenberg, una delle sorprese della giornata di ieri. La partenza sarà il primo vero momento di ‘battaglia’ tra squadre e piloti e già da lì potremo avere qualche scelta differenziata tra le 20 monoposto. Ora però è tempo di strategie del Bahrain GP.

Qualifiche Bahrain

Partenza su Soft: c’è chi ha salvato un treno di C3 nuove per l’occasione

Ieri le squadre hanno approcciato la qualifica esclusivamente con le Soft, ad eccezione di Ferrari e Alpine che hanno fatto il primo run della Q1 con le mescole Medie per poter ritornare in pari con le altre squadre. A quel punto ogni team ha poi cercato di far registrare il prima possibile il miglior riferimento possibile, così da poter conservare eventualmente un treno della gomma più prestazionale, per la gara. E’ il caso di Max Verstappen e Checo Perez che sono riusciti a conservare un treno di Soft nuove che, se utilizzati al via, potranno dargli un vantaggio in termini di extragrip e prestazione. Sia all’olandese per difendersi da un possibile attacco di Leclerc, considerando la possibilità di utilizzare il DRS dal secondo giro, che al pilota messicano per provare ad attaccare Sainz e Russell in partenza. Charles Leclerc al contrario non è riuscito a tenerlo da parte, anzi, l’andamento delle qualifiche lo ha portato ad arrivare in Q3 con l’obbligo di effettuare il primo run su una Soft usata “facendomi perdere un po’ di ritmo, che mi è costato nell’ultimo run della Q3”.

Nei primi 10 però c’è anche un altro pilota che coscientemente ha tenuto da parte un treno di Soft nuove per la gara, sacrificando in parte la qualifica: Nico Hulkenberg. “Ho avuto io questa idea e l’ho proposta alla squadra che l’ha condivisa”. Il tedesco è entrato a sorpresa in Q3 e si è classificato 10 con un distacco maggiore al mezzo secondo da Lewis Hamilton, nono. Il Team Principal, Ayao Komatsu ha confidato che l’obiettivo era di entrare con entrambe le vetture in Q2 ed era dunque stato raggiunto .“Nico poi ha dimostrato che è un ottimo qualificatore arrivando in Q3. Con una Soft nuova saremmo potuti essere al massimo noni, quindi abbiamo preferito tenerla per avere un vantaggio in gara” ha fatto sapere il TP giapponese. Un approccio logico e che ha messo il focus sulla gara, così com’è stato impostato tutto il piano di lavoro della Haas dai test fino a questo momento.

Strategia a due soste, molti team hanno già ‘scartata’ la C2 ma occhio ai delta

Il Bahrain è il circuito più abrasivo dell’anno a livello di asfalto. Il degrado gomma sarà un fattore determinante. Le caratteristiche della pista inoltre porteranno a soffrire il posteriore, specialmente con alti carichi di benzina, viste le numerose zone di trazione che metteranno tanta energia su quell’asse. La Pirelli per ha cosi confermato la scelta della gamma più dura di pneumatici (C1-C2-C3) che i team già conoscono e, proprio come la passata stagione, molti sembrano essere indirizzati ad una gara svolta con due soste e l’utilizzo della mescola più morbida in partenza e la più dura per i successivi due stint. Nel corso del weekend si è visto che la C2 non è così vicina alla C1 come ci si poteva attendere. Tra la mescola più dura e la C2 c’è un delta di 3-5 decimi mentre con la più morbida il gap sale a circa 1.2 secondi.

A livello prestazione il gap non è in indifferente, visto anche quanto i valori si mostrano ravvicinati tra loro. Qualora qualcuno avesse la capacità di gestire al meglio gli pneumatici, si potrebbe assicurare un importante vantaggio utilizzando la Medium gialla rispetto alla Hard bianca. C’è comunque anche l’opzione di utilizzare comunque una Soft usata come fece Red Bull lo scorso anno. Tra questi team ci sarà sicuramente la Red Bull che ha optato per tenersi solo un set di Hard, con uno di Medium nuove ma anche Mercedes, Aston Martin e Mclaren potranno switchare dalla possibile strategia a due soste Soft-Hard-Hard a Soft-Hard-Medium. Tra i top team, la Ferrari potrebbe essere l’unica ad avere una strategia obbligata, la seconda più veloce indicata dalla Pirelli, ricordandosi sempre che anche la SF-24 ha a disposizione delle Rosse usate.

Tra i test e i long run la Red Bull RB20 si è mostrata come punto di riferimento, sia come ritmo che come costanza, con un vantaggio stimato anche da alcuni rivali sui 3 decimi al giro, seppur qualcuno si attenda un distacco maggiore, altri minore. A livello di gestione gomma è stata la vettura di riferimento, con McLaren e Ferrari che hanno dato però risposte positive da confermare quest’oggi, quando veramente conta, sfruttando il tanto carico di cui dispongono la MCL38 e la SF-24. Aston Martin ha dato l’idea di essere un po’ più incostante delle dirette rivali, seppur abbia fatto degli importanti passi in avanti rispetto ai test, mentre la Mercedes ha lavorato per trovare quell’importante compromesso tra qualifica e qara e gli stessi piloti ed ingegneri di Brackley sono in attesa di capire se la strada scelta sul finale sarà quella giusta, con George Russell e Lewis Hamilton che hanno convalidato assetti leggermente diversi.

Autori: Paolo D’Alessandro e Piergiuseppe Donadoni

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