Il Gran Premio di Azerbaijan ha scaturito enormi polemiche sul comportamento dell’ala posteriore McLaren: le prime immagini del ‘mini-DRS’ McLaren sono apparse su X al termine della gara, e le squadre si sono immediatamente rivolte alla Federazione per ottenere spiegazioni. Nella giornata di sabato Nikolas Tombazis, direttore dell’area monoposto della FIA, ha rilasciato un’intervista a Sky, spiegando la motivazione dietro la non squalifica a Baku e altri dettagli sulla vicenda. In vista di Las Vegas l’ala posteriore della MCL38 andrà modificata, scartando l’effetto ad alzarsi dei bordi dell’elemento superiore dell’ala.
Tombazis: “L’ala McLaren ha passato tutti i test, se ci fosse stato segnalata prima avremmo agito”
La chiara infrazione in Azerbaijan – così come a Monza, Spa e Silverstone riguardando le immagini delle passate gare – dell’ala posteriore sulla papaya numero 81, e anche quella di Norris, ha scaturito una reazione forte da parte dei tifosi. Tombazis ha spiegato il perché della mancata squalifica nelle gare citate: “Abbiamo discusso l’evento ben dopo la gara di Baku: di solito squadre che si lamentano di altre configurazioni vengono da noi il venerdì a discutere un aspetto”. Il direttore dell’area monoposto ha ribadito che secondo le verifiche effettuate, l’elemento non aveva nulla di irregolare: “C’è da dire che l’ala McLaren passava tutti i test e soddisfaceva tutto ciò che era scritto nelle direttive tecniche. In base a quello che ho detto, a noi non sembrava il caso a posteriori di agire in questo modo [e squalificare le vetture]”.
Immediatamente dopo aver dato le motivazioni, l’ex-Ferrari è andato all’attacco nei confronti delle squadre che hanno fatto la voce grossa negli ultimi giorni: “Tutte le squadre senza eccezioni, quindi anche quelle che fanno la voce grossa in questi giorni, hanno a volte beneficiato di questo approccio che secondo me è la cosa giusta da fare in modo sportivo”, ha chiarito Tombazis facendo riferimento, probabilmente, agli altri top team. “Quindi secondo me non meritava questa esagerazione, ma è naturale perché il campionato è tirato”.
Infine l’ingegnere greco ha provato a sottovalutare l’effetto del fatidico mini-DRS, con l’obiettivo di spegnere le forti polemiche che sono nate dai numeri sui possibili guadagni usciti dal Paddock: “A Baku c’era il sole in una certa direzione che ha evidenziato di più questo fenomeno: questo non era il caso a Monza o a Spa, e nessuno si era accorto”. Come spesso accade in questi casi, la FIA ha agito una volta che le squadre hanno segnalato lo sfruttamento della zona grigia dei regolamenti. Infatti Tombazis ha dichiarato: “Se qualcuno fosse venuto da noi a Monza o a Spa avremmo agito prima”.