A Monza è arrivata la terza vittoria stagionale della Ferrari, la seconda di Charles Leclerc che ottiene così una doppietta Monaco-Monza dal forte significato personale. Una vittoria ottenuta grazie alla giusta intuizione che la sconosciuta mescola Hard poteva permettersi di percorrere 38 giri ma anche grazie alla scelta di anticipare alcuni pezzi che erano previsti per uno degli prossimi due appuntamenti asiatici. “Voglio ringraziare i ragazzi della produzione perché so quanto hanno spinto per farci avere in pista i nuovi pezzi il più velocemente possibile” ha confermato Charles Leclerc nel post gara. Il campionato Costruttori ora vede il team italiano a -39 dalla Red Bull e a -31 dalla Mclaren, che viene indicata ancora da tutti come la vera favorita per questo mondiale.
Ferrari sicura di non vincere senza l’all-in sugli aggiornamenti
Quello di Monza l’avevamo definito quasi come un all-in della Ferrari, vista la scelta effettuata dallo stesso Frédéric Vasseur di unire i due pacchetti inizialmente previsti per Monza e in una delle due gare asiatiche successive. E’ stato portato in pista così il tanto atteso nuovo fondo ma anche un pacchetto specifico da bassissimo carico, con un’ala posteriore completamente ripensata per il bassissimo carico del Tempio della Velocità e forse per Las Vegas, che pochi team hanno deliberato per salvare del budget da indirizzare altrove. “Monza è super importante per la Ferrari, quindi è innegabile che forse passiamo un po’ più di tempo rispetto agli altri a cercare di ottenere guadagni per questo GP.” aveva affermato poche ore prima della partenza Jock Clear.
Le difficoltà presenti nel progettare il pacchetto Monza sono relative al fatto che il carico aerodinamico e la resistenza aerodinamica non si escludono a vicenda, nemmeno sul velocissimo circuito lombardo. “A questo circuito non piace la resistenza aerodinamica ma a tutte le curve piace il carico aerodinamico. Quindi non si tratta solo di far sì che l’auto abbia pochissima resistenza, perché poi sarai lento in curva.” ha fatto sapere Clear. Quindi ogni squadra deve decidere quale compromesso utilizzare, ossia decidere quanto pesi positivamente l’aumento del carico rispetto ai fattori negativi dati da un aumento della resistenza. “Sulla base di ciò che abbiamo visto quest’anno, penso che siamo sicuri di aver azzeccato queste ponderazioni. Non otterrai mai esattamente ciò che vuoi perché punti sempre obiettivi ambiziosi, ma penso che Monza sia probabilmente uno dei posti a cui ci avviciniamo. Quindi credo che vedremo la macchina comportarsi bene qui e i piloti divertirsi a guidare a Monza.” ha affermato Clear, parole che a posteriori si sono rivelate più che corrette.
Leclerc predica calma: Monza come Montecarlo è una pista ‘unica’
Dei top team, anche la Mclaren aveva lavorato ad un pacchetto ad hoc per la pista di Monza, tuttavia, proprio parlando di scelte ponderate carico/resitenza, dopo aver provato il nuovo asfalto ha optato per il pacchetto da ‘maggior’ carico, per proteggere al meglio gli pneumatici anteriori. “Gli pneumatici anteriori vengono utilizzati in maniera diversa da un auto all’altra. Penso che la nostra auto sia tradizionalmente buona sul graining posteriore ma quando abbiamo a che fare con il graining anteriore, fatichiamo maggiormente e tendiamo ad essere più aggressivi.” ha fatto sapere Stella a fine gara. Mentre la Ferrari si esalta quando il graining è un importante fattore, basta ricordarsi il GP d’Australia vinto da Carlos Sainz.
Tuttavia, seppur la Ferrari abbia cercato di tenere basse le aspettative, anche il fondo è stato un elemento chiave per il successo di Charles Leclerc visto che ha permesso di utilizzare un’ala posteriore pensata per i livelli di carico che avrebbe dovuto generare il fondo portato in Spagna ma che il fondo Ungheria Spec non garantiva. La nuova specifica introdotta a Monza ha permesso di tornare ai livelli di carico visti in Spagna ma, almeno sul circuito brianzolo, senza saltellamento, visto che in nessuno dei briefing effettuati, né Leclerc né Sainz hanno nominato la parola bouncing. “Mamma mia, mamma mia. Questa stagione però è da infarto. Tra alti e bassi, mamma mia. Però come sono belli gli alti. Grazie mille a tutti davvero, all’intero team per averci permesso di utilizzare gli aggiornamenti” ha affermato Leclerc nel canonico messaggio radio al termine della gara molto significativo. Comunque resta sempre importante sottolineare come Monaco e Monza siano due piste ‘uniche’, speciali, le due agli estremi di tutto il mondiale e che non hanno caratteristiche simili a qualche altro appuntamento stagionale. “Domani si farà un reset totale, non dobbiamo andare a Baku con le stesse aspettative perché sarà una pista completamente diversa e la McLaren rimane la prima forza“. A Maranello c’è infatti la volontà di girare velocemente pagina, restando molto cauti e aspettando piste più probanti per gli aggiornamenti come Austin e il Qatar, dove verranno utilizzati livelli di ali più in media alla maggior parte dei circuiti e con curve veloci e anche lunghe, che dovrebbero mettere in evidenza il bouncing, nel caso ci fosse ancora.