Vasseur: “Direzione giusta ma serve confermarsi su altre piste”

Paolo D’Alessandro
19 Giu, 2023

Il Gran Premio del Canada ha visto trionfare ancora Max Verstappen e la sua Red Bull RB19. Tra le note ‘liete’ del weekend c’è stata però anche una Ferrari, che ha trovato passo e costanza in gara, su un circuito di Montreal che deve essere considerato amico, come lo era stato il Montmelo per la Mercedes W14, e che dunque da alcune indicazioni sul potenziale della SF-23 EVO ma non fornisce certo risposte definitive. Dopo la gara, chiusa al quarto e quinto posto, con Charles Leclerc e Carlos Sainz, il Team Principal, Frederic Vasseur, ha tenuto la consueta conferenza stampa a chiusura del weekend, condividendo le sue impressioni sulla gara e guardando già al futuro.

Possiamo dire che la Ferrari ha intrapreso la giusta direzione?

“Non dobbiamo trarre conclusioni dopo una gara. Montreal è un tracciato diverso rispetto alla Spagna, dove si usano molto i cordoli e la pista è green. Però credo che abbiamo intrapreso la giusta direzione, tuttavia, serve dimostrarlo anche su altre piste, la prima sarà l’Austria”.

La gara sarebbe potuta essere diversa con una migliore posizione di partenza?

“Non voglio parlare con i se. Dovremo parlare di quanto successo ieri [il sabato] e discuterne per risolverlo. Con i se tutti sarebbero campioni”.

Avete avuto dubbi sul non fermare i vostri piloti quando è uscita la Safety Car?

“Hai sempre delle esitazioni, ma entrambi i piloti ci hanno detto che il passo sarebbe stato molto buono una volta usciti dal traffico. Avevamo del potenziale in aria libera e la cosa migliore era non fermarsi, il modo migliore per recuperare posizioni”.

CanadianGP, Ferrari, Laurent Mekies, Charles Leclerc & Frederic Vasseur

CanadianGP, Charles Leclerc al muretto Ferrari con Laurent Mekies & Frederic Vasseur, dopo l’eliminazione in Q2.

Leclerc dopo le qualifiche era molto arrabbiato. Ha parlato di errori e che si poteva fare meglio, sei d’accordo con lui?

“Certo, si può sempre fare meglio, ma è vero anche che la situazione che hai 10 secondi dopo la qualifica, non è sempre la migliore. Gli abbiamo parlato, dopo che ha parlato con voi, gli abbiamo spiegato la situazione, era più calmo ed ha capito. La confusione sua veniva dal fatto che non aveva la visione chiara d’insieme. Dobbiamo migliorare nelle aree in cui far capire meglio al pilota la situazione. Il passo ieri era ottimo e siamo finiti decimo e undicesimo, quindi non possiamo essere felici del sabato”.

Come giudicate il vostro passo in riferimento a Aston Martin e Mercedes?

“La situazione non era la stessa ad inizio gara, ma abbiamo fatto l’ultimo stint con la stessa strategia di Alonso, più o meno gli stessi giri e più o meno la differenza è stata un secondo in 30 giri. Qualcuno può dire che Max non ha dato il 100%. Paragonandoci a 2-3 gare fa, abbiamo chiuso a 10 secondi, che è il ritardo che prendevamo dopo i primi giri”.

Tornando a ieri e la discussione con Leclerc, c’è un problema di comunicazione tra di voi?

“Lui è stato chiarissimo via radio, ma non era la giusta decisione perché la pioggia stava arrivando e dovevamo far segnare un tempo. Se tu entri ed hai bisogno di due giri per riscaldare le gomme e quindi ritardi il tuo tempo di 5 minuti, non sei al sicuro. Non era quello il piano”.

Avete capito come mai la SF-23, a differenza di Barcellona, qui è stata più consistente in gara?

“Non lo sappiamo ancora, ma stiamo sviluppando la macchina in questa direzione, ossia per essere più consistente e più facile da guidare. Comunque non tiriamo conclusioni dopo una gara. Aspettiamo Austria e Silverstone”.

Quanto sarà critica Austria?

“E’ difficile da sapere, non so cosa faranno gli altri. La perfomance dipende anche dagli sviluppi e dal lavoro sul setup, ma dobbiamo concentrarci su noi stessi. Credo che abbiamo ancora tanto margine di miglioramento”.

CanadianGP, Ferrari SF-23

Ferrari SF-23, Charles Leclerc & Carlos Sainz durante la gara in Canada.

Cosa è successo a Leclerc prima della partenza? E’ sembrato esserci un po’ di panico in griglia.

“Nessun panico. Abbiamo dovuto chiedere alla FIA di poter cambiare il plank (una macro parte sotto al fondo). Charles ha avuto un passaggio duro sui cordoli nel giro di formazione, ma la FIA ha dato l’ok e lo abbiamo cambiato senza problemi”

Dopo aver ottimizzato il setup, sareste meglio a Barcellona ora?

“A Barcellona è stato tutto molto strano. Se guardate la gara di Charles: il primo stint su Hard è stato un disastro, l’ultimo, sempre su hard, è stato buono. Eravamo meno lontani di quanto dice la classifica. Stiamo cercando di trovare la soluzione per essere consistenti. Il risultato della gara non è stato buono, ma non eravamo così lontani.”

Ci sono stati diversi messaggi radio a Charles riguardo Sainz: i due piloti quindi non potranno lottare O è stata una scelta dettata dalle condizioni?

“No, non volevamo proteggere uno o l’altro. In quel momento serviva spingere per prendere gap su Ocon e dagli altri dietro, oltre e stare vicini a quelli davanti. Lottare sarebbe stato stupido ed avremmo perso tempo con entrambe le macchine”

Quindi era solo per la situazione, i piloti possono lottare tra loro?

“Lottare è una grande parola. Loro sono liberi di gareggiare, ma in questo caso voleva dire penalizzare entrambe le macchine”.

Avete dei reclami da fare riguardo l’ala posteriore di Esteban Ocon?

“Oh, ho già molto da pensare sulla mia macchina. Non so cosa sia successo in Renault, quindi non posso dare un mio pensiero”.

Aston Martin ha portato un grosso pacchetto di aggiornamenti qui, Mercedes porterà qualcosa Silverstone, qual’é il piano sviluppi Ferrari?

“Teniamo lo stesso approccio. Porteremo qualcosa in Austria e svilupperemo la macchina passo dopo passo. Non sono un fan dei grandi pacchetti, ma di uno sviluppo continuo e soprattutto nella stessa direzione”.

Autori: Paolo D’Alessandro & Giuliano Duchessa

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