Vasseur: “Il fondo di Suzuka ha aiutato Leclerc. Sainz problema di passo, non di strategia”

Paolo D’Alessandro
27 Nov, 2023

L’ultimo appuntamento della stagione 2023 ad Abu Dhabi ha delineato la classifica finale di questo mondiale alle spalle della dominante Red Bull e del campione del mondo Max Verstappen. La lotta tra Mercedes e Ferrari è stata vinta sul finale dalla scuderia di Brackley che è riuscita a conquistare più punti grazie al doppio piazzamento a punti di George Russell e Lewis Hamilton e all’impossibilità di Charles Leclerc di sfruttare la sua seconda posizione a podio e la presenza di Sergio Perez tra se e Russell a causa di una penalità subita dal messicano. Frederic Vasseur ha avuto modo dopo il Gran Premio di poter fare un riassunto di quanto successo in questo appuntamento, ma soprattutto nella sua prima stagione da Team Principal Ferrari con un risultato che non rispecchia di certo le attese.

Vasseur: “Leclerc vicino a Red Bull e corretto con Russell, a Sainz è mancato il passo”

La lotta tra Mercedes e Ferrari è durata fino all’ultimo giro di Abu Dhabi con pochissimi punti in ballo tra le due Scuderie e che Charles Leclerc ha cercato in tutti i modi di vincere, senza andare oltre il consentito sia a livello di regole che sportivamente. Il monegasco ha lasciato passare Sergio Perez nel corso dell’ultimo giro sperando che questi potesse portare il suo vantaggio su Russell oltre i 5 secondi della penalità che gli era stata comminata, così da riprendersi lui la seconda posizione, tenere Perez sul podio e mettere in quarta posizione il pilota Mercedes, portando Ferrari in P2 nel mondiale costruttori “Puoi pensare di bloccare Russell, ma è una questione di centesimi di secondo e non è nel nostro stile. Abbiamo fatto il possibile in modo corretto, di più sarebbe stato troppo.” A mancare in questo ultimo GP sono stati anche i punti di Carlos Sainz che, partito dalle retrovie, è stato autore di una rimonta che però è stata resa vana da una strategia su doppia Hard che lo ha costretto ad un pit finale che ha vanificato il lavoro fatto fino a quel momento.

Con Carlos il piano era di fermarsi al giro 30-35 e invertire la strategia con gli altri. Gli altri facevano 15-20 giri con le Medie e 40 con le Hard, noi l’opposto facendo parte della gara con aria pulita. Però ci siamo dovuti fermare al giro 20 e lì puoi solo mettere comma Hard e sperare poi una Safety Car. Il problema non è stato di strategia o gomma, ma di passo e dobbiamo capire perché. Il discorso si è spostato chiaramente sulla strategia scelta da Ferrari e se a posteriore ci fosse qualcosa che Vasseur cambierebbe, ma il Team Principal ha rimarcato la sua convinzione che il problema dello spagnolo è stata la mancanza di passo “Si può sempre migliorare, ma oggi il problema era il passo. Però non è qui che abbiamo perso la lotta con Mercedes” ha voluto precisare Vasseur, non focalizzando la sua attenzione solo su quest’ultima gara. Abbiamo avuto weekend difficili come Jeddah, Miami o Zandvoort per dire. Qui siamo riusciti a fare la pole position e lottare anche con le Red Bull, quindi non penso sia oggi il giorno in cui abbiamo perso la lotta con Mercedes”.

Ad influire è stata senza dubbio anche la penalità di Sergio Perez, che non ha permesso a Charles Leclerc di attuare al meglio la sua strategia, ma Frederic Vasseur non ha voluto entrare nel merito del discorso “Ero concentrato sulle nostre vetture e non ho visto perché Perez è stato penalizzato, ma sono sicuro che Toto non si lamenterà della severità dei commissari”. Al francese è stato riportato come per la sua controparte in Mercedes P2 sia un vantaggio economico mentre P3 rappresenti un vantaggio in galleria del vento che compensa la perdita economica “Se preferisce la terza Toto può appellarsi alla penalità di Sergio” ha concluso Vasseur in questo botta e risposta con l’amico Wolff.

Vasseur: “Charles volava negli ultimi GP, Sainz in forma dopo la sosta. Max stagione straordinaria”

Frederic Vasseur ha espresso solo che soddisfazione per quanto fatto dai suoi due piloti nell’arco della stagione, sottolineando tutti gli alti che hanno avuto, precisando che tranne Verstappen, tutti hanno avuti alti e bassi”. Questo è dovuto anche alla vicinanza prestazionale tra le varie scuderie “Un tempo la Mercedes poteva permettersi di sbagliare una curva ed era in pole, ora per pochi decimi sei fuori in Q1. McLaren a Las Vegas era fuori in Q1 e qui ha lottato per la pole. Le cose possono cambiare per il circuito favorevole, per un pilota che si trova particolarmente bene in quella pista o per il feeling che ti da quel setup. Puoi essere P3 o P10 con nulla”.

Entrando nei particolari dei suoi due piloti, Vasseur ha difeso la stagione di Carlos Sainz, non volendo prendere come riferimento quest’ultima gara opaca – influenzata dall’uscita in Q1 e da una strategia comunque discutibile, nonostante la difesa del Team Principal – ricordando come “dopo la sosta era in forma. Ha vinto a Singapore, fatto podio a Monza. Dobbiamo capire noi perché qui non è andata bene”. Gli ultimi due weekend sono stati certamente sfortunati e negativi per lo spagnolo, per diversi fattori, mentre si è esaltato particolarmente Charles Leclerc che “volava in questi ultimi appuntamenti. In Giappone abbiamo portato un aggiornamento che in termini di prestazione ha dato poco, ma ha migliorato molto il feeling di Charles. Abbiamo fatto 5-6 pole nelle ultime 9 gare, un segnale sicuramente positivo.”. Il capo della GeS ha sottolineato con convinzione i progressi della vettura e lo step evolutivo sul finale di stagione “Sono contento degli ultimi due GP che sono molto diversi tra loro per caratteristiche e siamo stati competitivi. Abbiamo fatto grandi passi in avanti da Zandvoort, ma c’è ancora da migliorare

A Frederic Vasseur è stato chiesto anche un pensiero sulla stagione del campione del mondo, che lui ha definito “straordinaria. Non ha commesso errori, in partenza è sempre stato fuori dai guai e tranne le prime 2-3 gare dove ha lottato con Sergio Perez, poi è stato su un altro pianeta”. Questo dominio però, secondo il TP Ferrari, è da ‘incolpare’ anche e soprattutto alla concorrenza Lui non è quasi mai stato sotto pressione, ma quando lui e Red Bull ci sono stati hanno commesso degli errori, come a Singapore con il setup o a Las Vegas. Anche noi sbagliamo perché messi sottopressione e se vogliamo indurli all’errore, sta a noi metterli sotto pressione, ma quest’anno tranne poche occasioni eravamo troppo distanti da loro per farlo”

Autori: Paolo D’Alessandro & Andrea Vergani
Co-Autore:
Giuliano Duchessa

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