La situazione attuale e futura della Ferrari è stata tracciata dal team principal Fred Vasseur in una lunga intervista concessa a Sky Sport F1 nel venerdì del GP Belgio. Molti gli argomenti trattati dal francese che, in questi estratti che vi proponiamo, si è concentrato sull’andamento della stagione 2024 della scuderia di Maranello, con uno sguardo al futuro per quanto riguarda la direzione tecnica del team.
Vasseur: “Bilancio stagionale positivo se confrontato con il 2023”
La stagione 2024 ha ormai effettuato il giro di boa, anche se la pausa estiva arriverà dopo il GP Belgio, quattordicesimo gran premio dei 24 in programma. Vasseur ha tracciato questo bilancio della prima metà di campionato della Ferrari: “Il bilancio 2024 è più positivo che negativo, perché se confrontiamo le prime 12 gare del 2024 con le prime 12 del 2023 abbiamo due vittorie contro zero e nove podi contro uno e abbiamo fatto il 60% di punti in più“.
Secondo il manager francese bisogna tenere in considerazione l’alternanza dei valori visti in pista e come ci sia un grande equilibrio tra i top team: “Il quadro parla inoltre di valori molto più ravvicinati sulla griglia rispetto all’anno scorso, puoi passare in un nulla dal primo all’ottavo posto. Ci sono 3 segmenti nella stagione: il primo è stato dominato dalla Red Bull, nel secondo abbiamo dominato noi e poi c’è stata la McLaren. Noi abbiamo fatto un piccolo passo indietro nella performance in Canada, ma il grosso danno deriva dal fatto che non siamo riusciti a ottimizzare la situazione in quella fase. È un peccato, perché oggi siamo a 60 punti dalla Red Bull e abbiamo perso 30-40 punti negli ultimi 4 eventi“.
Il passo indietro con l’aggiornamento portato in Spagna
Spartiacque della stagione Ferrari è stato il weekend del GP Spagna, dove ha esordito il pacchetto di aggiornamenti che ha portato gli evidenti problemi di bouncing. Vasseur non lo nega, parlando di passo indietro per il team: “Non è un segreto che abbiamo vissuto un weekend difficile in Canada e poi c’è stato un passo indietro. C’è stata la Spagna ed è lì che abbiamo portato l’aggiornamento e abbiamo faticato con i pezzi nuovi. Abbiamo fatto un passo indietro nelle prestazioni“.
Secondo il team principal della Ferrari, questo passo falso è stato amplificato dal grande equilibrio di quest’anno che ne ha amplificato gli effetti in termini di piazzamenti e punti: “Bastano un paio di decimi per passare dal primo posto di Monte Carlo al quarto. Spesso abbiamo fatto il paragone con Russell: a Imola e Monaco eravamo davanti per qualche centesimo di secondo, in Spagna ed Austria eravamo dietro di lui per qualche centesimo. Non è che le cose sono cambiate enormemente in termini di prestazione, ma lo è stato in termini di classifica: in Spagna c’erano 4 macchine in 3 centesimi, basta qualcosina di sbagliato per fare un grosso passo indietro. Per questo non bisogna esagerare nelle reazioni. Non abbiamo cambiato approccio, probabilmente abbiamo fatto un passo indietro nelle prestazioni e per compensare abbiamo esagerato a volte e questo ci ha fatto male in termini di punti“.
Il nuovo direttore tecnico e il ruolo di Serra
Nel weekend di Budapest, Vasseur ha spiegato che dopo la sosta estiva la Ferrari comunicherà il nome del nuovo direttore tecnico che prenderà il posto di Enrico Cardile, accasatosi in Aston Martin. Il francese aveva dato come indizio la lunghezza del cognome, pari a 5 lettere, come ad esempio quello di Adrian Newey. La soluzione sembra però essere già in casa, visto che Vasseur si è soffermato a lungo sulla figura di Loic Serra, proveniente dalla Mercedes e già annunciato nei mesi scorsi: “Non è un segreto che Loic Serra entrerà nel team il mese prossimo e sarà un buon rinforzo per il team, un valore aggiunto. Ha un’enorme esperienza in F1, è in pista da oltre 20 anni e ha coperto varie posizioni in team diversi. Penso possa essere una buona risorsa per il team e per il futuro“.
Vasseur ha poi aggiunto che ci sono diversi motivi per cui evita di concentrare le attenzioni su un solo nome all’interno dell’organizzazione della Ferrari: “Io evito di parlare di un solo nome perché siamo in un processo e, fin da quando sono arrivato ormai 18 mesi fa, abbiamo preso la decisione di rafforzare il team in alcune aree e probabilmente abbiamo assunto 60 persone in questo arco di tempo. Non voglio fare troppa pubblicità e andare dalla stampa a dire ‘abbiamo reclutato questa persona’. Con il budget cap di stagione in stagione il focus può cambiare da un dipartimento all’altro: nel 2026 sarà più sulla batteria, sul carburante, sul motore e questo significa che si dovrà spostare delle persone. Bisogna assumere, assumiamo ogni mese, ma non penso sia carino per chi lavora fare una grossa pubblicità a riguardo o immaginare che questo cambierà radicalmente la situazione“.