Vasseur: “Noi meglio di McLaren sulle gomme, fondamentali i giri dopo il pit”

Paolo D’Alessandro
02/09/2024

Il trionfo di Monza rimarrà sicuramente nei ricordi dei tanti tifosi che erano al circuito, o hanno seguito l’appuntamento dalla televisione, e non solo in quelle dei protagonisti. Frederic Vasseur ha commentato il successo di Charles Leclerc e della Ferrari, affermando di essere ancora calmo e poco emotivo dopo la gara, ma che sicuramente passata la notte si sarebbero resi conto dell’importante successo ottenuto. “A fine gara sei stanco, poi ci pensi a mente fredda. A Monaco è stato in qualche modo più importante per Charles, per il suo vissuto, mentre qui è stato bellissimo per tutti, anche grazie all’incredibile supporto dei tifosi. Ci siamo impegnati per dare loro qualcosa indietro“. Il Team Principal si è goduto la vittoria, soprattutto per la modalità in cui è avvenuta, che in un certo senso da anche più soddisfazione. Quando vinci non partendo della prima fila e non essendo la macchina più veloce in gara, ma hai combattuto e dato battaglia, facendo un ottimo lavoro tra strategie, pit stop e lavoro dei piloti, da anche più soddisfazione. E’ stato un ottimo lavoro di squadra“.

Vasseur: “Una sosta è sempre stato il piano originale, ma i pochi dati a disposizione erano un incognita”

La gara si è decisa per una lotta strategia che ha visto la McLaren perdere il confronto con il muretto Box di Maranello. La squadra di Andrea Stella ha lasciato la vetta della gara ad un certo punto, per il secondo pit stop, pur non avendo ben chiare le idee di cosa avrebbe potuto fare la Ferrari con i suoi piloti, in seconda e terza posizione, alle spalle dell’australiano. “La gara è stata un po’ strana. Noi sapevamo di voler fare una sosta, ma McLaren ha spinto più del previsto nel primo stint ed ha seguito l’undercut con Norris. A quel punto abbiamo dovuto coprire, ma avevamo capito che forse eravamo in una posizione migliore con le gomme rispetto a loro. E’ stato evidente poi dopo 10 giri con le Hard che fossimo messi meglio con le gomme e che avremmo potuto andare fino alla fine” ha detto Vasseur, che ha però rivelato che il rischio di un cliff improvviso della gomma era comunque un’eventualità che a Maranello hanno calcolato e che temevano, seppur non si sia presentato. Come ha detto anche subito dopo la gara, nella peggiore delle ipotesi avrebbero ottenuto un terzo e quarto posto, risultato identico qualora avessero eseguito le due soste.

“Ci sono momento in cui pensi se sia giusta la singola sosta o meglio le due soste. Carlos prima di tutti ha capito che era possibile ed ha gestito le gomme, forse anche troppo. Poi dopo la gara ti chiedi sempre se magari potevi spingere di più, ma non c’erano molti dati a disposizioni e quindi devi fidarti delle tue sensazioni. In questi momenti è fondamentale il feedback del pilota” ha detto Vasseur. Sia Sainz che Leclerc hanno dovuto svolgere un lavoro importantissimo di gestione sugli pneumatici, specialmente nel salvaguardare l’anteriore sinistra, soggetta al forte rischio graining. Il nuovo asfalto è stata un incognita per tutti, anche durante la stessa gara, specialmente con l’utilizzo della Hard che molti si erano tenuti proprio per la Domenica, non provando prima. Anche qualora la si fosse utilizzata, come dice Vasseur “E’ un run poco significativo. La pista cambia molto dal Venerdì mattino alla Domenica”. Il francese e tutti gli uomini Ferrari non hanno però mai dubitato che la singola sosta fosse la scelta migliore, almeno per quanto concerne la loro gara. “Sapevamo che per farla funzionare, non dovevamo spingere i primi giri. Abbiamo perso la posizione con l’undercut, ma questo ci ha permesso di fare un introduzione lenta e giusta della gomma nei primi 2-3 giri dopo la sosta. Alla fine questa strategia ci ha fatto perdere una posizione subito, ma ha ripagato a fine gara”.

Vasseur: “Difficile dire se il fondo ha aiutato, ma visti i distacchi ogni centesimo aiuta. Baku e Singapore circuiti favorevoli”

La gara è stata importante sia dal punto di vista tecnico – seppur si possano trarre poche conclusioni vista la particolarità del circuito di Monza – che anche da un punto di vista emozionale.  “Provo a non pensare cosa sia possibile o no. Negli ultimi giri controllavo solo il distacco e i tempi di Piastri, per capire cosa servisse a noi. Poi all’ultimo giro ci siamo preoccupati dell’affidabilità e alla fine l’abbiamo portata a casa”. Frederic Vasseur ed i suoi uomini avrebbero poi avuto modo di festeggiare alla sera, godendosi il risultato, ma l’attenzione doveva subito essere portata ai prossimi appuntamento, col francese che continua il suo approccio di ‘gara dopo gara’. “Avevo detto che Monza, Baku e Singapore potevano essere buone gare per noi, e penso che i prossimi circuiti si adattino alla nostra macchina. Ora però bisogna pensare solo a Baku, senza altre strane strategie o pensieri. Cerchiamo di fare del nostro meglio lì!”. Vuole cautela da parte della sua squadra, anche perché la situazione non è ancora chiara, e la stagione continua a mostrare repentini cambi nella scala gerarchica dei valori in pista.

“L’esempio perfetto è SPA. La Mclaren era forte in FP1, la Red Bull in Fp2, noi abbiamo fatto la pole position e Mercedes ha vinto la gara. Se vediamo a Zandvoort, eravamo a nove decimi da pole position, a Monza poco più di un decimo. Siamo tutti molto vicini ed è questione di dettagli fare 1-2 o 7-8, per non parlare della possibilità di ritiri”. L’eccezione, come sottolineato Vasseur, è il dominio di Norris a Zandvoort, per il resto tutti i team sono vicini e ci sono 8 piloti e 4 squadre che sono costantemente in lotta per la vittoria, ed ogni dettaglio può fare la differenza. A proposito di ciò, è stato chiesto al Team Principal Ferrari quale impatto abbia avuto l’aggiornamento portato a Monza sulla SF-24. “Difficile da dire, ma i distacchi sono minimi in Qualifica ed ogni centesimo aiuta. In gara però è stata più una questione di gestione gomma”. Rimanda dunque il giudizio sul nuovo fondo e le altre piccole novità portate, tra cui ali specifiche per il GP italiano che hanno dato alla Rossa un buon bilanciamento e armi per lottare.

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