La domenica di Barcellona per la Ferrari è stata una giornata amara, concludendo un weekend in cui a farla da padrone sono stati gli alti e bassi. Le prestazioni espresse dalla SF-24 al Montmelò non hanno soddisfatto le aspettative della vigilia, con un fine settimana sottotono a cui gli uomini del cavallino e i tifosi non aspiravano dopo la debacle in Canada. Il team principal Frédéric Vasseur nel suo bilancio post weekend non si è però detto preoccupato, affermando come il reale distacco da team come McLaren e Red Bull non sia quello con cui si è chiuso il GP di Spagna. D’ora in poi saranno i dettagli a far la differenza, mentre in merito alle scintille fra Leclerc e Sainz ha chiosato affermando che non si sia rotto nulla nell’armonia della coppia.
L’importanza di migliorare in qualifica
Il miglior modo per voltare pagina dopo il doppio ritiro di Montreal sarebbe stato quello di disputare un fine settimana ai piani alti, per cancellare dubbi e incertezze. La Ferrari in quel di Barcellona ha lasciato invece dissapori sul fronte prestazionale e non solo. Frédéric Vasseur nel post gara ha spiegato come non ci sia da allarmarsi troppo dal momento che la Ferrari in questa stagione ha dimostrato di potersi rialzare dopo fine settimana complicati. “A Shanghai c’erano 4 team in 3 decimi e nelle ultime gare 4 team hanno fatto la pole. E’ un qualcosa che cambia in base al tracciato, temperature e altre cose. Molto dipende dalla Qualifica, soprattutto in gare come queste dove è difficile superare. Sono sicuro che fossimo partiti P3-P4 saremmo stati davanti. Se devo indicare un punto dove migliorare, direi il Sabato.” Il team principal della Ferrari ha evidenziato dunque come in uno scenario in cui sono i dettagli a fare la differenza, sia ancor più importante sistemare il problema della velocità in qualifica, che si è presentato più volte nell’economia delle prime dieci tappe del 2024. Al di là di ciò, con un fazzoletto di valori in campo così ristretto, ha sottolineato come non si possa tracciare una linea chiara. “Eravamo a centesimi dalla Mercedes in Qualifica mentre loro erano a 40 secondi da noi a Monaco, quindi non dobbiamo trarre conclusione affrettate.”
Vasseur sul duello Leclerc-Sainz: “Lasciamo che si chiariscano tra loro”
Ma cosa ha impedito alla Ferrari di tenere il passo di McLaren e Red Bull? A questa considerazione Vasseur non ha relegato un’unica causa, bensì un insieme di fattori. “La cosa più importante qui è usare bene le gomme. Devi gestire la gomma in tutto il giro, su curve diverse e probabilmente abbiamo sbagliato qualcosa al Sabato. Non abbiamo perso qualcosa in ogni curva, ma solo in alcune curve perdevamo 1-2 decimi e poi il resto del giro era a livello di Lando.” Così il team principal di Maranello sul fronte della pura prestazione, ribadendo come dal suo punto di vista ad oggi non ci sia qualcuno che manifesti una chiara superiorità nel confronto con i diretti avversari. Mentre sul fronte strategico in gara ha dichiarato: “Carlos, George e qualcun altro si sono fermati un po’ prima per coprirsi a vicenda,” ha affermato in merito alla prima sosta. “Era impossibile dare a Carlos le soft, sarebbe stato meglio, ma era troppo presto. Quando decidi di coprire Russell, decidi praticamente la gomma. Prima della gara si poteva dire che la Hard fosse meglio della Media, ma come abbiamo visto durante la gara non è stato così per tutti.” A tenere banco nel post gara di Barcellona anche il botta e risposta fra Leclerc e Sainz, dopo l’incontro ravvicinato nei primi giri. Un duello che dal punto di vista di Vasseur non si è rivelato penalizzante nell’economia di gara della Ferrari. “Possiamo trovare 10 momenti in cui abbiamo perso un po’ di tempo nella gara. Carlos lo ha lasciato passare velocemente poi alla fine. Non traiamo conclusioni dai commenti dei piloti appena usciti dalle macchine. Lasciamo che si chiariscano tra di loro.”
Vasseur sugli aggiornamenti: “Non penso che gli sviluppi McLaren siano migliori dei nostri”
La Ferrari arrivava a Barcellona con un importante pacchetto di sviluppi, da questo punto di vista il team principal non ha evidenziato criticità, mettendo anzi a confronto i progressi della rossa con quelli della McLaren. Lo spunto preso in considerazione da Vasseur è legato alla gara di Silverstone del 2023, all’incirca dodici mesi fa esatti. “In Gran Bretagna l’anno scorso la McLaren ha finito 25 secondi davanti a noi, quindi non penso che il loro sviluppo sia poi così migliore del nostro.” Ha ribadito poi come nello scenario attuale non ci sia un chiaro favorito, ma che i fattori di ogni weekend di gara potranno fare da discriminante sul risultato finale. “Si poteva dire che ci fosse qualcuno di migliore quando lo era di 6 decimi, ma non è più il caso. Ora ci saranno cambiamenti perché dipende anche dal setup e come lo hai ottimizzato. A volte ci si troverà un pilota più lento nel primo stint che poi risulterà più veloce dopo, ma penso che siamo tutti molto vicini.” Nello scenario della F1 attuale, un ruolo importante per sviluppo e ricerca del setup è legato al lavoro dei piloti di riserva al simulatore, spesso impegnati nel corso dei fine settimana sul fronte della correlazione dati con la pista. Da questo punto di vista Vasseur ha infine suggerito che si potrebbero regolamentare più chilometri in pista da parte loro, per un giovamento sia a livello del pilota, che della squadra. “E’ un qualcosa che si potrebbe fare con i giovani piloti per dargli chilometri, acquistare esperienza e poter aver anche un feeling diverso e migliorare rispetto al simulatore. Penso quindi che se dovessimo regolamentarli, dovremmo dividere quelli dedicati ai giovani piloti e quelli dedicati ai piloti.”