E’ passato oramai un anno e mezzo dall’insediamento di Frédéric Vasseur come Team Principal della Ferrari. Il primo anno è stato complicato, con una SF-23 deficitaria sotto molti aspetti, ma la riorganizzazione e il cambiamento che ha portato il francese hanno condotto la squadra in una condizione nettamente migliore a 12 mesi fa. “Quello che mi piace è la sicurezza che vedo all’interno del team, il mood che c’è in squadra ed anche la capacità di prendersi dei rischi” ha dichiarato lo stesso Vasseur, provando a fare un po’ un bilancio di questo suo primo anno e mezzo ed elencando gli aspetti positivi della sua gestione fin qui. Oltre a questo c’è stato però anche un mercato che porterà all’arrivo di Loic Serra e Jerome D’Ambrosio nella seconda metà del 2024, oltre (e soprattutto) a Lewis Hamilton nel 2025. Con ancora il nome di Adrian Newey che aleggia, anche se il Team Principal si è limitato ad un no comment: “Ogni cosa che direi potrebbe essere interpretata in qualche modo. Mi limito a dire che la stabilità è importante e sono contento della situazione che abbiamo ora a Maranello”. Per il futuro però c’è tempo, intanto la coppia formata da Charles Leclerc e Carlos Sainz si sta mostrando competitiva e solida, aprendo potenzialmente una chance per il Mondiale Costruttori che da tanto tempo manca in quel di Maranello.
Al Gran Premio di Monaco si è rivisto anche il presidente John Elkann, apparso poi anche al momento delle celebrazioni sul podio “Era anche lui entusiasta, l’avete visto. E’ felice come tutto il team per la direzione presa. Target? Migliorarsi sempre”. E ieri, a Maranello, è stato ‘consegnato’ il tris di trofei di Montecarlo – il primo posto di Leclerc, il terzo di Sainz e la coppa dei costruttori – con Vasseur che ha radunato tutti per un breve discorso “Ho detto loro che sono parte fondamentale della prestazione. Sono i responsabili quando le cose vanno male, ma anche quando vanno bene e portiamo a casa trofei”.
La crescita di Charles Leclerc e lo spirito positivo all’interno del team
Le strade di Frederic Vasseur e di Charles Leclerc si sono incrociate una seconda volta a Maranello, dopo che i due si sono conosciuti in Alfa Romeo al debutto del monegasco in Formula 1, nel 2018. Pochi giorni fa c’è stata la vittoria di Leclerc in casa sua, che ha di poco anticipato il compleanno del suo capo “Il regalo perfetto? Diciamo che è stato un bel regalo sì. Mondiali? Non pensiamoci troppo. Pensiamo solo a fare meglio la prossima gara” ha commentato Vasseur, non volendo fare di quel risultato un punto di arrivo, ma solo una conferma di quanto il suo team sia sulla strada giusta. Come ha detto lui stesso però, è stato sicuramente un weekend emozionante e carico di significato. “La vittoria farà bene a Charles, senza dubbio, ma anche al team. E’ stata sicuramente una delle emozioni più belle, ma ricordo anche la pole position a Monza. Non ho mai sentito nulla del genere”.
A proposito del suo pilota, a Vasseur è stato chiesto della sua crescita, dei suoi punti di forza, dove potrebbe ancora migliorare. Ancora una volta il francese non ha avuto che elogi per il suo pilota: “Non basta essere veloci e fare le pole per essere un top driver, ma bisogna essere consistente e supportare il team anche nei momenti difficili, come successo l’anno scorso. Io ritengo che questa sia una caratteristiche fondamentale per un pilota e penso che Charles le abbia e che stia facendo un buonissimo lavoro”. Parlando di crescita, poco prima di Imola è avvenuto anche un importante cambio al muretto con la sostituzione di Xavi Marcos con Bryan Bozzi, una decisione presa insieme – tra team, pilota e lo stesso ingegnere di pista – che fin qui si è rivelata molto positiva: “Due weekend non semplici, ma direi perfetti. A Monaco poi lo sapete non è facile da gestire. Avete visto anche in gara, quando il pilota vuole spingere, ma non può per una strategia precisa. Bryan è stato schietto e la comunicazione tra loro è stata chiara e diretta”.
Vasseur: “Carlos grande professionista! Lewis? Ci parlo, ma non del futuro, ho rispetto per lui e per la Mercedes”
Per un pilota che resta, e che prima dell’inizio della stagione ha rinnovato, ce ne sarà uno che lascerà ed uno che arriverà. Nel 2025 la Scuderia saluterà Carlos Sainz ed accogliere un sette volte campione del mondo, Lewis Hamilton. Frédéric Vasseur ancora non vuole pensare troppo alla lunga distanza, e rimane concentrato sul futuro più prossimo. E’ inevitabile però, come successo a Monaco, beccare il Team Principal della Rossa parlare col suo futuro pilota, Lewis Hamilton, ancora in casacca Mercedes. “Ci conosciamo da più di 20 anni e ci vediamo tutte le volte nel paddock. Ci parlo, però ho rispetto per lui, per la Mercedes e per tutti gli altri e quindi nessuna discussione sul futuro” ha risposto il francese ad una domanda che gli chiedesse sul possibile coinvolgimento di Lewis in discussioni più tecniche su presente e futuro della Ferrari. In merito al futuro però, c’è già chi vede possibili ‘problemi’ all’orizzonte, come la convivenza tra due piloti veloci che potranno togliersi punti a vicenda per un ipotetica lotta mondiale: “Io ho sempre pensato che sia meglio avere due piloti forti che uno o uno e mezzo, e sono convinto di questo” ribatte Vasseur.
L’addio di Carlos Sainz non è stata una scelta facile da prendere ed il francese sottolinea come lo spagnolo si stia impegnando al massimo e di come abbia reagito alla notizia presa dalla sua attuale squadra “Quando gliel’ho comunicato, le sue parole sono state quelle di voler spingere insieme, forte, fino all’ultima curva dell’ultimo giro della stagione. E’ un grande professionista ed è totalmente dedito alla Ferrari quest’anno”. La posizione dello spagnolo non è ancora chiara per il futuro, con un mercato ancora molto dinamico ed una speranza Red Bull sempre più flebile – con Sergio Perez vicino al rinnovo – e la pista Audi sempre molto viva, con Williams come ultima pretendente inseritasi nella corsa. Il Team Principal ha solo che belle parole per il suo attuale pilota. “La crescita del team è anche merito dell’interazione che c’è tra Charles e Carlos, che si spingono a vicenda e sono migliorati entrambi nelle ultime stagioni. E questo ha aiutato anche la squadra” ha concluso il manager francese.