L’osservato speciale per il weekend del GP Brasile è senz’altro Max Verstappen. L’olandese è al centro delle discussioni per le sue manovre negli ultimi due gran premi che, nel caso del Messico, gli sono costati una pesante penalità che ne ha condizionato il risultato finale. L’olandese, presente nella conferenza stampa del giovedì, ha cercato di dimostrarsi impassibile alle polemiche degli ultimi giorni, evitando anche di dare conferme circa la probabile retrocessione in griglia per sostituzione del motore termico sulla sua Red Bull.
Verstappen: “Pensiamo di aver capito qualcosa in più sui problemi avuti in Messico”
Il weekend del GP Messico è stato uno dei più difficili per Verstappen e per la Red Bull. Il fine settimana era iniziato subito in salita per il tre volte iridato, costretto a saltare quasi tutte le FP2 per un problema al motore che già ne aveva limitato la presenza in pista nel corso delle FP1. La sua RB20, poi, in gara non si è mai mostrata in grado di reggere il passo di Ferrari e McLaren, ma neppure delle due Mercedes che nell’ultima parte precedevano l’olandese di una dozzina di secondi.
Parlando di quanto vissuto la scorsa settimana, Verstappen ha spiegato: “Il fatto che abbiamo mancato gran parte della giornata del venerdì non ci ha aiutati, inoltre il Messico è una pista molto sensibile al comportamento delle gomme. Pensiamo di aver capito qualcosa in più a riguardo, spero, e questo ci renderà anche più competitivi qui su tutte le mescole. Per gran parte della stagione siamo stati più competitivi sul giro secco piuttosto che sul passo gara, è un po’ difficile spiegare perché accada questo. Non penso che dipenda totalmente da noi, però vedremo, cercheremo di essere il più competitivi possibile. Ogni mese è stato diverso, qui poi c’è un nuovo asfalto e quindi nuovi punti interrogativi“.
Riguardo al peso del mancato lavoro di messa a punto nella giornata del venerdì, Verstappen ha aggiunto: “Credo che in generale ci mancasse probabilmente un po’ di passo, ma sicuramente poteva andare molto meglio. Purtroppo non abbiamo potuto capire attraverso le simulazioni di passo gara e questo fa sempre molto male quando sei in lotta serrata con altri team e devi trarre il massimo da ogni possibilità. In Messico non abbiamo potuto farlo“.
Le penalità ricevute e l’incognita della penalità per il motore
Verstappen è arrivato a Interlagos sull’onda delle tante discussioni riguardo ai 20 secondi di penalità ricevuti in Messico per le sue manovre su Lando Norris. Sul tema, il pilota della Red Bull è apparso poco propenso a dare risposte articolate: “Le discussioni sulle penalizzazioni sono cose che ho già sentito nella mia carriera, è il mio decimo anno in F1, quindi penso di sapere quello che faccio“.
Neppure la richiesta di un commento sul prossimo incontro tra piloti e FIA per ridiscutere le regole d’ingaggio lo ha scosso, sebbene si tratti di una discussione che ha ovviamente al centro il suo modo di battagliare: “Non mi sento assolutamente solo. Ho dei buoni amici, una bella famiglia, quindi sto bene così. Neanche in pista, ci sono tante belle persone anche qui…“. Sulla sua aggressività nei duelli, infine, Verstappen ha sfoderato la filosofia: “A volte vinci e a volte perdi, le corse vanno così in generale. A me piace vincere, non mi piace perdere, non penso che piaccia a troppe persone perdere. Noi cerchiamo di trarre il massimo risultato possibile, ma come detto a volte vinci, a volte perdi…“.
Uno dei temi della vigilia del GP Brasile riguarda poi la probabile penalità che Verstappen dovrà scontare sulla griglia di partenza. La Red Bull dovrà montare un nuovo motore termico (ICE) sulla sua power unit e questo lo farà retrocedere di 5 posizioni. Anche su questo argomento l’olandese non si è scucito: “Ancora non ho sentito nulla riguardo il motore, non ne abbiamo discusso. So che dovremo incassare una penalità a un certo punto, vedremo quando…“.
La lotta con Norris e il ruolo della Ferrari
In Messico, Verstappen ha perso una decina di punti da Norris. Pur mantenendo un rassicurante vantaggio nel Mondiale Piloti, il fatto che tra i due si possano inserire sia Oscar Piastri sia le due Ferrari rende la battaglia aperta a un maggior numero di scenari: “Ovviamente mi piacerebbe vincere con 30 secondi di margine, ma non è possibile al momento. Può essere positivo o negativo per te quando ci sono tanti team in lotta, perché a volte l’oscillazione di punti può essere più grande. Però penso che per lo sport in generale sia meglio“.
Questa novità rispetto al duello del 2021 con Lewis Hamilton non cambia però il modo di affrontarla: “Penso che ogni battaglia per il titolo sia bella. Non penso che ce ne sia una che mi motivi di più o di meno, cerchi di fare sempre il meglio che puoi ogni volta che vai in pista” ha concluso Verstappen.