Il weekend del GP Italia vede Max Verstappen presentarsi a Monza con un rassicurante vantaggio di 70 punti su Lando Norris nel Mondiale Piloti, ma anche con i dubbi e i problemi emersi nella domenica di Zandvoort, chiusa a oltre 22 secondi di distacco dal pilota della McLaren. Il tre volte iridato non ha nascosto le difficoltà del momento, tornando poi a fare luce sui suoi proposito di ritiro nel futuro prossimo già espressi alla vigilia della gara di casa.
Verstappen: “Vincere almeno un’altra gara è l’obiettivo”
Dopo i due titoli iridati conquistati annichilendo gli avversari nel 2022 e nel 2023, Verstappen in questa stagione sta tornando a vivere delle battaglie che in parte riportano la memoria all’infuocata stagione 2021: “Rispetto ad allora, è un po’ diverso perché nel ’21 sentivo che andava molto su e giù, vittoria e secondo posto, vittoria e secondo posto – ha ricordato il pilota della Red Bull – In questa stagione è un po’ diverso, abbiamo avuto un inizio molto dominante e ora sembra che stia cambiando ed è molto più difficile vincere le gare. Ovviamente abbiamo ancora un grande vantaggio, ma sì, dobbiamo provare a vincere almeno un’altra gara. Questo è sicuramente l’obiettivo“.
Quella di Monza potrebbe essere una buona occasione per il tre volte iridato, ma l’olandese – che non vince ormai dal GP Spagna di inizio giugno – si approccia al GP Italia con grande cautela: “Nello stato in cui siamo al momento, credo che decisamente non siamo i favoriti. Penso che ci siano molte incognite qui con il nuovo asfalto, l’aderenza in generale e fa ancora molto caldo. Credo che ci siano ancora molte cose che dobbiamo cercare di capire in generale. Dal nostro punto di vista con la macchina, non è stato facile nelle ultime gare. Spero davvero che possiamo avere un weekend pulito e imparare molto“.
A Zandvoort si è visto Verstappen lottare a lungo con il sottosterzo della sua RB20. Parlando delle difficoltà incontrate nella gara di casa, Max ha spiegato: “Il problema è solo il bilanciamento, non riesco a trovarlo nella macchina, quindi dall’ingresso curva al centro la macchina non è come mi piace. Non sarà facile, ma stiamo spingendo molto per capire meglio la macchina, per sapere anche cosa vogliamo dalla macchina per andare più veloce, perché ci sono ancora molti tipi diversi di piste in arrivo. Alcune saranno un po’ migliori, altre un po’ peggiori. È abbastanza chiaro, ovviamente, che dobbiamo migliorare per provare a vincere di nuovo“.
L’olandese ha comunque negato che l’attuale situazione lo stia particolarmente turbando: “Dormo bene. Anche se non vinco il campionato, non cambierà la mia vita. Sono molto contento di quello che sto facendo. Non penso che mi tenga sveglio la notte. Certo, mi piacerebbe vedere la situazione un po’ diversa, vincendo gare ed essendo più competitivi, ma ora tocca a noi cercare di trovare soluzioni e fare meglio.”
Il futuro, non troppo remoto, lontano dalla F1
A Zandvoort, dopo ha toccato quota 200 GP disputati, Verstappen aveva tracciato un orizzonte riguardo la sua carriera in F1, spiegando di avere ormai più gare alle spalle che davanti a sé. Un’ammissione che aveva fatto scalpore, confermando le intenzioni più volte ribadite dall’olandese di non voler restare nel Circus a lungo come Fernando Alonso e Lewis Hamilton.
Nel giovedì di Monza, il quasi 27enne è tornato sull’argomento per chiarire il suo pensiero: “A un certo punto vuoi fare anche altre cose. Sono qui da un bel po’ ormai e probabilmente arriverò vicino ai 400 GP, ma non oltre.Voglio vivere con meno gare e un po’ di più secondo i miei ritmi. Passare più tempo con la famiglia e gli amici. Ovviamente, posso correre in F1 fino a 40-42 anni, ma poi avrei trascorso metà della mia vita a correre e non a vivere. Voglio vivere la mia vita, scoprire il mondo, fare altre cose. Alla fine della giornata non si tratta solo di F1. Non ha nulla a che fare con quanto vinci, quanto guadagni. A un certo punto, parlo solo di me stesso, è abbastanza. Vorrei continuare a correre, fare le endurance, ma un po’ più rilassato, un po’ più tranquillo“.
Verstappen ha comunque garantito che al momento il suo impegno con la F1 è garantito al 100%: “Sono felice di quello che sto facendo al momento; finché mi sveglio e mi guardo allo specchio e posso dire che sto dando il 100% allora continuo. Ci sarà un giorno, ovviamente, in cui mi sveglierò e forse sarà un po’ tipo: ‘Darò ancora il 100%?’. Penso che quello sarà il giorno in cui iniziare a mettere in discussione quello che sto facendo, perché penso che non sia giusto per tutti qui se non sei completamente impegnato. Finché sono completamente impegnato, ovviamente voglio farlo“. Dopo la fine della carriera da pilota, il pilota della Red Bull non ha escluso la possibilità di gestire un proprio team: “Sì, non in F1 ma nel GT, forse è un’opzione” ha specificato.
L’arrivo di Hamilton in Ferrari e il suo possibile approdo in Rosso
A Monza si parla ovviamente sempre molto della Ferrari. A Verstappen è stato chiesto un parere sulla scelta di Hamilton di approdare a Maranello: “Non vedo l’ora di vedere la battaglia interna tra lui e Leclerc. Charles è ancora il ragazzo d’oro della Ferrari quindi è una dinamica emozionante e sarà bello anche per la Ferrari“.
Sulla possibilità anche per lui di diventare un giorno pilota del Cavallino Rampante, Verstappen è rimasto leggermente possibilista: “Dipende, prima di tutto, da quanto tempo sarò ancora nello sport. Poi c’è anche la Le Mans. Ho già una Ferrari GT3, quindi in un certo sento la sto già guidando. È un’auto molto buona. Quindi c’è già una piccola connessione. Non che significhi qualcosa, ma, sì, è un ottimo prodotto“.