Il GP d’Austria 2024 verrà ricordato per la feroce battaglia tra Max Verstappen e Lando Norris, culminata con l’incidente che ha estromesso dalla corsa il pilota inglese della Mclaren e ha retrocesso in quinta posizione il leader del mondiale piloti. Una collisione, al giro 64 di 71, valutata dagli steward giustamente come una responsabilità di Max Verstappen, che ha cambiato traiettoria in fase di frenata, chiudendo Norris come fece con Valtteri Bottas a Monza 2018 alla staccata della prima variante. L’incidente è arrivato dopo altri tre tentativi di sorpasso da parte di Lando Norris, che il campione del mondo aveva respinto anche con estrema durezza. “È stato un duello molto duro e penso che in alcuni casi entrambi abbiano oltrepassato il limite“, ha affermato Helmut Marko a Sky Sports UK. Per Norris, Verstappen ha corso in maniera molto dura e dovrà ammettere gli errori se vorrà riconquistarsi il rispetto, mentre il campione del mondo crede che il più aggressivo dei due sia stato il pilota della Mclaren. “Con Lando ci parlerò ma non qui in Austria, perchè non credo che sia il momento giusto. Ma alla fine siamo piloti da corsa e andremo avanti” ha fatto sapere un Max Verstappen comunque più arrabbiato per come il suo team ha gestito l’esecuzione della gara, che di quanto successo negli ultimi giri di gara.
Verstappen più arrabbiato con il proprio team che con sé stesso
Il pronostico dell’undicesima gara stagionale sembrava solamente legato a quanti secondi Verstappen avrebbe rifilato al secondo arrivato, tuttavia, diversi fattori mal gestiti dal team campione del mondo hanno permesso a Lando Norris di arrivare a giocarsi la vittoria sul finale di gara, quando mancavano meno di 10 giri dal termine. “Oggi abbiamo fatto un sacco di cose sbagliate” – ha fatto sapere Verstappen – “Iniziando con la strategia e arrivando sino ai pitstop, che sono stati un disastro”. La Red Bull era su una strategia iniziale a due soste, Medium-Hard-Hard, come confermato da Christian Horner nel post gara, tuttavia, le più basse temperature ambientali hanno reso la Hard una gomma non cosi buona per la gara, tanto che nell’ultimo stint il team campione del mondo ha deciso di montare una Medium usata sulla RB20 rispetto ad un nuovo set di gomme nuove per Norris.
Al tre volte campione del mondo non sono andati giù soprattutto i due lenti Pit Stop ed è chiaro che siano stati soprattutto questi a metterlo nelle condizioni di dover duellare con la MCL38 di Lando Norris. “Il primo era già pessimo, il secondo è stato ancora più disastroso. Così abbiamo regalato sei secondi.” ha infatti affermato Verstappen alle TV nel post gara, un parere di cui è concorde anche Christian Horner: “E’ stato un peccato perché oggi avevamo tutto sotto controllo, avevamo 8 secondi di vantaggio poi divenuti 6.5 per il traffico, ma solo l’ultimo pit-stop ha rimesso in gioco Lando”. Un dado bloccato sulla posteriore sinistra ha infatti fatto perdere al campione del mondo qualche secondo di troppo, permettendo a Norris di avvicinarsi a soli 3 secondi, con una vettura che nelle ultime gare era già risultata più veloce nell’ultimo stint di gara (a serbatoi più scarichi) rispetto ad un inizio gara dove invece solitamente è migliore la Red Bull.
Altro errore Red Bull: perchè non comunicare a Verstappen della probabile penalità a Norris?
Anche con una Mclaren sempre molto competitiva nell’ultima parte di gara e una RB20 su Medium usata, in casa Red Bull erano convinti che Verstappen avrebbe potuto gestire i sei secondi, se non avessero sbagliato il secondo Pit Stop. “Improvvisamente la vettura è passata da un buon bilanciamento nel primo stint a un comportamento pessimo in seguito, il che indica che qualcosa non andava”, ha detto Verstappen, che ha comunque aggiunto come “anche così, avremmo potuto vincere se non avessimo commesso quegli errori durante i pit-stop”. Dello stesso parere Christian Horner. “Se Norris fosse uscito a 6 secondi di distanza, probabilmente avrebbe pian piano colmato il divario ma penso che Max sarebbe riuscito comunque a gestirlo anche con una gomma più vecchia, visto che avrebbe potuto perdere due decimi al giro e il nostro degrado è sempre stato sotto controllo per tutta la gara.” ha infatti fatto sapere il controverso TP inglese.
C’è poi da analizzare la fase finale della gara, che non è sembrata essere stata gestita nel migliore dei modi da parte del team campione del mondo, soprattutto nel governare un proprio pilota che non ha mai mostrato di aver dimenticato come si corre in maniera piuttosto aggressiva e senza compromessi mentre in Austria sarebbe stato intelligente farlo. Infatti, nel mentre Verstappen e Norris duellevano in maniera molto dura, quest’ultimo era finito ufficialmente sotto investigazione per track limits, dopo essere finito fuori pista per la quarta volta nel tentativo di sorpassare il proprio rivale. Non sarebbe stato intelligente che il muretto Red Bull lo comunicasse a Verstappen, chiedendo di non lottare in maniera così dura? “Si, forse potreste dare la colpa a noi: sapevamo che era in corso un’indagine per track limits contro Lando.” – ha affermato Helmut Marko, che poi ha però precisato come la squadra campione del mondo “non sapeva se e come sarebbe stato punito ma a posteriori avremmo potuto dire: okay Max, lascialo andare”. Una penalità poi arrivata per Norris e che il team di Woking ha gestito in maniera eccellente, scontandola nel momento che il pilota inglese è entrato ai box con la macchina semidistrutta, cosi da togliere la possibilità di scontarla in griglia a Silverstone.