La Formula 1 fa tappa a Singapore per l’ultima tappa prima di una sosta di quattro settimane che precederà gli appuntamenti in terra americana. Uno degli osservati speciali è Max Verstappen che, salvo per il podio maturato in Olanda, negli ultimi weekend ha espresso prestazioni figlie di una RB20 difficile da interpretare. Alla vigilia della tre giorni di Marina Bay, il leader del mondiale ha tracciato un bilancio delle difficoltà affrontate la scorsa settimana in Azerbaijan, precisando come non ci sarà da aspettarsi grossi stravolgimenti di valori da parte della Red Bull. L’obiettivo resta quello di concretizzare il più possibile per provare a rendere la vita più complicata ad una McLaren in continua ascesa.
Verstappen: “Dalle qualifiche di Baku ho capito che la macchina era f******”
“So che non sarà il nostro weekend più semplice, devo dirlo chiaro e tondo,” ha dichiarato Max Verstappen in conferenza stampa a Singapore. “Abbiamo analizzato la gara dell’anno scorso, cosa avremmo dovuto fare meglio, ma non mi aspetto che sarà uno dei nostri weekend migliori.” L’olandese nel 2023 aveva infatti disputato a Marina Bay il weekend peggiore della sua stagione, seppur nello scenario di un’annata dominata in lungo e in largo. Dodici mesi dopo, lo scenario è diametralmente opposto. In Azerbaijan la RB20 si è confermata una monoposto di difficile interpretazione, dando parecchio filo da torcere a Verstappen nei momenti del weekend in cui era necessario essere concreti. “Spero che Baku ci abbia permesso di capire i problemi della vettura. Abbiamo una vettura non molto forte su avvallamenti, dossi e cordoli. Non so quale possa essere la nostra posizione di partenza ma ho fiducia di poter fare il un lavoro migliore dell’anno scorso. Il Q3 è senz’altro il nostro obiettivo.” Lo scorso weekend un segno delle difficoltà accusate da Verstappen lo si può scovare anche nel confronto con Sergio Perez, che ci ha solitamente abituati a distacchi importanti dal compagno. “Non so dove Checo fosse più veloce, ma appena sono entrato in qualifica ho capito che la macchina era f******,” ha dichiarato senza troppi giri di parole. Una frustrazione derivata da una vettura che non permette più all’olandese di fare ciò che fino a qualche mese gli riusciva meglio di chiunque altro. “Nel mio tentativo del Q3 ho sbagliato, non c’era bilanciamento, a metà gara poi sono rimasto bloccato dietro a due macchine e questo ha ucciso le mie gomme. Ma le regole sono queste e purtroppo non si può cambiare la vettura.”
Sulla lotta con McLaren: “dobbiamo migliorare per renderci la vita più semplice”
Le difficoltà della Red Bull stanno pesando non poco a livello di classifiche. In Azerbaijan è arrivato il sorpasso della McLaren sulla scuderia di Milton Keynes nei costruttori, mentre sul fronte piloti Verstappen è parso più tranquillo, nonostante il trend dei piloti Papaya sia quello di accorciare il gap. Max ha messo l’aspetto della performance fra le priorità per questo weekend e quelli venturi. “Voglio soltanto cercare di aiutare il team a rendere la macchina più competitiva e a trovare un bilanciamento migliore. Dobbiamo trovare delle prestazioni migliori per renderci la vita un po’ più semplice.” Sebbene la graduatoria dei piloti veda Lando Norris a 59 lunghezze da Verstappen, l’ultimo GP ha confermato la stoffa di Oscar Piastri, autore di una gara magistrale dove ha conquistato il secondo successo in carriera. L’australiano in conferenza ha dichiarato di non sentirsi in lotta per il titolo, salvo straordinari capovolgimenti di fronte, mettendo la squadra al primo posto fra le priorità. Delle dichiarazioni che denotano una maturità del quale ha parlato anche Verstappen. “Oscar sta facendo un lavoro straordinario per essere alla sua seconda stagione in F1. Sta mettendo a segno tanti punti per il team. Sono molto forti come squadra, sta a noi rendergli la vita più difficile e ci stiamo lavorando. Ma per quanto riguarda Oscar, sta vivendo un ottimo periodo.”. Chiaramente Verstappen è stato ‘interrogato’ anche sulla questione del mini-drs della McLaren “Baku non è stata la prima volta che lo usavano. Però non sto a me parlarne. E’ evidente che, ad una certa velocità, il flap si muove, ma deve essere la FIA a pronunciarsi. Non solo su quello, ma anche sulle ali flessibili anteriori. E’ permesso? Se si quanto? Noi possiamo solo aspettare per vedere cosa succederà!”
Fra i temi emersi in conferenza, anche quello legato alla promozione del suo ingegnere di pista Gianpiero Lambiase, che in casa Red Bull andrà rivestire il ruolo di Head of Racing, pur mantenendo la sua posizione nel lavoro con Verstappen. Un salto di grado figlio anche della separazione fra la Red Bull e il DS Jonathan Wheatley, annunciata in estate. “Non rappresenta una preoccupazione per me,” ha dichiarato Max. “Già prima faceva di più rispetto al solo lavoro di ingegnere di pista. È un qualcosa che va valutato a lungo termine, a livello di carico di lavoro e a me va bene così.” Infine, il tre volte campione del mondo si è espresso in merito alle voci che vedono l’ex compagno di squadra Daniel Ricciardo lontano dal Circus Iridato. “Anche se dovesse essere la sua ultima gara, non deve avere rimpianti perché ha fatto cose fantastiche. Può guardare ad altre categorie o fare altro. È lo sport, alcuni meriterebbero di essere qui e non lo sono, mentre altri magari non meriterebbero e sono qui. La vita è così.”