Nell’ormai lontano 2022 è entrato in vigore l’attuale regolamento tecnico, una delle più importanti rivoluzioni della storia della Formula 1 secondo molti addetti ai lavori tecnici. Ali anteriori e carrozzeria semplificate, bargeboard eliminati e soprattutto effetto suolo, non quello degli anni 80 con le minigonne ma comunque grandi Venturi pensati per estrarre gran parte del carico aerodinamico dal fondo. Tuttavia, i regolamenti cambieranno in modo sostanziale a partire dal 2026, con le squadre che non potranno comunque lavorare sull’aerodinamica delle vetture sino al primo gennaio del prossimo anno. Una questione di budget ma non solo poiché i regolamenti non sono stati ancora stati definiti.
Regolamenti 2026: vetture molto più leggere anche grazie all’impianto frenante ‘mini’ al posteriore
Mentre i regolamenti introdotti ormai due stagioni fa erano pensati principalmente per rendere le gare più avvincenti e combattute, con maggiori possibilità di sorpassi, i prossimi vedranno, innanzitutto, una rivoluzione totale dei motori, con una maggiore dipendenza dall’elettrico e meno dall’endotermico, ma soprattutto la Federazione si sta concentrando per ridurre le dimensioni e soprattutto il peso delle vetture. “Se ascoltiamo i piloti, uno degli obiettivi principali dei prossimi regolamenti sarà quello di avere auto più leggere” – ha fatto sapere Frédéric Vasseur nel post gara di Jeddah – “Ma non sarà una sfida facile perché sicuramente la batteria sarà un po’ più pesante”. Tuttavia, sembra che la Federazione si stia impegnando molto per renderle ancora più leggere rispetto ai 20 kg in meno delle attuali vetture e l’obiettivo di arrivare “a 40-50 kg in meno” aveva fatto sapere Tombazis sul finire dello scorso anno. Significherebbe passare dai 798 kg ad una cifra più vicina ai 750 kg, ossia indicativamente al peso delle vetture 2021 (peso minimo di 752 kg).
Questo avverrà grazie a vetture molto più piccole rispetto alle attuali, ma anche grazie ad altri accorgimenti come sospensioni più leggeri e impianti frenanti miniaturizzati. “Le nuove vetture avranno un recupero di energia posteriore molto più importante rispetto alle attuali e quindi di conseguenza l’impianto posteriore sarà nettamente più piccolo.” ci ha fatto sapere, in un’intervista esclusiva, Andrea Algeri, Car OW & CW Racing Market Manager di Brembo. “Probabilmente anche l’anteriore sarà un pochino più piccolo ma quello che farà la differenza sarà il posteriore, dove con il tanto recupero, in alcune situazioni, probabilmente i piloti non dovranno nemmeno toccare il freno” ha continuato l’ingegnere italiano.
Regolamenti 2026: deadline fissata a giugno per i primi regolamenti (quasi) definitivi
La filosofia aerodinamica delle vetture verrà rivoluzionata, facendo un ulteriore passo in avanti in quella importante direzione di avere una maggior facilità nel seguire una vettura da vicino. In termini di performance, la perdita stimata si aggira intorno agli uno o due secondi a giro a seconda del circuito rispetto alle monoposto della generazione attuale. “Ma anche se dovessero rivelarsi più lente di cinque secondi non ci preoccuperemo. Gli obiettivi sono altri” ha fatto sapere Tombazis, responsabile tecnico FIA delle monoposto.
Una prima bozza di regolamenti era stata presentata dalla Federazione alle squadre nel Gran Premio del Messico dello scorso anno. Su quella bozza, le squadre hanno ricevuto le prime simulazioni ma per avere un’idea più precisa e definitiva sui regolamenti ci vorrà ancora qualche mese. Durante il primo fine settimana stagionale, c’è stata una importante riunione dove le squadre, insieme alla Federazione, hanno parlato proprio di regolamenti 2026. Si è conclusa con un obiettivo: avere dei regolamenti (semi) definitivi entro la fine di giugno. “Per noi non è così importante che siano completamente definiti ma penso che sia importante avere delle certezze perché saranno davvero un grande cambiamento per tutti.” – ha fatto sapere Mike Krack di Aston Martin – “Serve aver definito il limite di peso, l’architettura dell’auto, la dimensione dello pneumatico, tutte cose su cui c’è ancora molto lavoro da fare e dove non possiamo più perdere tempo”.
Resta comunque inteso che, seppure le squadre non possano lavorare sulla parte aerodinamica delle monoposto fino al prossimo gennaio, la Ricerca & Sviluppo su altre aree è già iniziata. All’interno dei team sono già in corso delle importanti riunioni, anche con i fornitori stessi, come può essere Honda per Aston Martin, con cui c’è stata una forte sinergia dalla seconda metà dell’anno scorso per lavorare sulla prima trasmissione che il team di Silverstone dovrà progettarsi in autonomia e che dovrà collegarsi alla Power Unit giapponese. Le squadre stanno iniziando a pianificare il prossimo futuro, se non altro a livello proprio di tempistiche, stabilendo quali sono le varie tappe e per arrivare nei tempi giusti alla prossima rivoluzione regolamentare dove, soprattutto i concorrenti di Red Bull, non vogliono farsi trovare impreparati.
Autore: Piergiuseppe Donadoni