Tolti i veli alla nuova VisaCashApp RB, la prima vettura di Faenza con la nuova denominazione che sostituisce il vecchio nome AlphaTauri. La vettura presente a Las Vegas per il lancio ufficiale è nient’altro che una show car, utilizzata per presentare in grande stile al pubblico americano la nuova livrea e i nuovi sponsor. Dai render rilasciati dal team anglo-italiano è evidente invece come la vettura è molto vicina a quella che vedremo poi in veste definitiva durante lo shake down di Misano giorno 12 Febbraio. Menzione opportuna anche per la livrea, che rispetto ad altri competitor, lascia pochi spazi al nudo carbonio e ricopre quasi in toto la carrozzeria della vettura arricchita dai nuovi importanti sponsor.
La prima Racing Bulls è un’evoluzione di un lavoro di sviluppo iniziato nel 2023.
La prima monoposto con Laurent Mekies al comando vuole essere “ambiziosa”, aggettivandola come lo stesso neo Team Principal vuole che siano i risultati in pista. La nuova vettura di Ricciardo e Tsunoda, di fatto, non si presenta nei render rilasciati come una copia spiaccicata della sorella maggiore Red Bull nella sua versione RB19. Il progetto del DT. Jodi Eddington ha mantenuto una propria fisionomia e una propria identità, traslando buona parte degli sviluppi della veste aerodinamica del dopo Singapore a questa prima versione della VCARB. Chiaramente il processo di “Red Bull-izzazione” c’è comunque stato ma come su buona parte delle altre squadre. La convergenza sulle scelte progettuali è più che mai evidente in questa stagione, della quale sarà fondamentale costruire un’ottima base aerodinamica sulla quale si dovrà lavorare fino al 2025. I nuovi innesti sul fronte tecnico – fra i quali Alan Permane, Guillame Catellani e Tim Goss – formeranno un’equipe di ingegneri da affiancare a Eddington di tutto rispetto. Il know-how acquisito in corso d’opera la stagione scorsa è stato più che mai essenziale nel riuscire a far funzionare parti laddove non sono stati apportati grossi cambiamenti. Da Singapore è stata un’Alpha Tauri diversa, e la nuova Racing Bulls ha costruito attorno a quella base i propri “strong points”.
Anteriore rivisto con il nuovo il muso a freccia.
L’anteriore della nuova VCARB è sicuramente la parte che visivamente appare più rinnovato. Il nuovo muso, come l’anno scorso si adagia fino a coprire il main plane dell’ala anteriore, è ora con una cover più a freccia, ricordando vagamente la soluzione che propose la Ferrari F1-75. I profili dell’ala anteriore in sé sono più regolare nella forma rispetto all’ultima specifica 2023, dei quali però i dettagli son sempre camuffati trattandosi di rendering. Gli endplate sono sostanzialmente identici alla AT04 e dovrebbero subire già un primo “upgrade” nella veste definitiva della vettura che scenderà in pista.
Nuovo telaio per alloggiare la sospensione pull-rod della Red Bull RB19
Il nuovo telaio, come ormai era chiaro, è stato riprogettato anche per alloggiare l’intero comparto sospensivo trasferibile dalla Red Bull del 2023. Rispetto alla AT04 si passa dal push-rod al pull-rod, con la VCARB che è il secondo team fra le vetture presentate a cambiare layout anteriore assieme alla Stake Sauber. Il nuovo chassis inoltre dovrebbe presentare una sezione inferiore più a “chiglia” nella parte inferiore per favorire l’introduzione del flusso d’aria nella parte bassa della vettura in direzione del fondo. In questo caso i tecnici di Eddington hanno lavorato – giustamente – con una chiara impronta verso Red Bull avendo adesso la loro meccanica anteriore 2023. Non grande differenza invece nel layout degli specchietti rispetto alla versione 2023 così come la parte alta del telaio, con il roll hoop identico alla AT04.
Bocche dei radiatori con il labbro inferiore avanzato
Fondo e pance sono le parti aerodinamiche più sviluppate di questa generazione di F1. La Racing Bulls che vediamo nelle immagini ha ripreso abbastanza di quello che avevamo visto sulla vettura di Ricciardo e Tsunoda a fine 2023. Un re-design lo si vede sicuramente nelle bocche di ingresso di raffreddamento, con il bordo di ingresso inferiore avanzato rispetto alla parte superiore. Anche in quest’area ha fatto scuola il disegno che abbiamo apprezzato sin dalla RB18, mentre sulla vecchia Alpha Tauri le bocche dei radiatori erano più familiari col disegno – ad esempio – di Ferrari.
Le pance aggiornate arrivano in Bahrain
Il sottosquadro e l’intero body invece sono quasi identici alla vecchia monoposto, ma da quello che abbiamo appreso la vera veste si apprezzerà sulla vettura che calcherà i primi chilometri in pista. Le fiancate della vettura che vedremo in Bahrain dunque dovrebbero apparire anche visivamente con delle differenze. Anche il fondo non è nella sua veste finale ma buona parte delle soluzioni presenti nei render, fra le quali la “extra edge wing” , saranno presenti.
Retrotreno simil Alpha Tauri col cofano largo e meccanica Red Bull.
Nella parte posteriore della vettura sono davvero poche le differenze da mettere in risalto rispetto alla vettura che ha concluso l’ultima gara a Abu Dhabi a novembre scorso. Il cofano rimane nella sua conformazione ad ampio vassoio, con gli sfoghi anche abbastanza più larghi rispetto al riferimento RB19. La sospensione posteriore push-rod della RB19 introdotta a Singapore è traslata direttamente alla vettura di quest’anno, non escludendo la possibilità che il team possa poi utilizzare la meccanica aggiornata della RB20 a stagione in corso, avendo il tempo di lavorarci attorno. L’ala posteriore è monopilone, come nel 2023, e della quale viene ripreso il disegno della vecchia Alpha Tauri con il flap del drs non raccordato al profilo principale.
Autore: Rosario Giuliana