La Williams ha chiuso il weekend del GP Belgio senza raccogliere punti, ma ha catturato le attenzioni ufficializzando lunedì l’ingaggio di Carlos Sainz. Una mossa su cui il team ha lavorato per mesi, dimostrando di credere nelle qualità dello spagnolo fino a farne un cardine dell’operazione di rilancio della squadra avviata da James Vowles e che ha come obiettivo principale scalare le gerarchie in F1 nel 2026, quando esordiranno i nuovi regolamenti tecnici.
James Vowles: “A Spa col caldo non eravamo sufficientemente veloci”
A Spa, la Williams aveva iniziato bene il fine settimana, con una promettente giornata di prove libere che aveva visto Alex Albon piazzarsi al terzo posto nelle FP1. Anche la qualifica era stata positiva per l’ex pilota della Red Bull, il quale aveva sfiorato l’accesso alla Q3, mentre con il sole e il caldo presenti domenica la FW46 ha faticato di più: “La macchina è andata bene nelle condizioni di bagnato, dove ci siamo piazzati è dove all’incirca pensavamo di poter essere – ha detto a riguardo il team principal Vowles – Potenzialmente, pochi millesimi ci avrebbero permesso il passaggio alla Q3, ma alla fine saremmo partiti più avanti di una sola posizione. Sull’asciutto, venerdì eravamo un po’ più veloci rispetto a domenica, con condizioni però molto differenti. Era molto più fresco, sapevamo che avremmo faticato con il surriscaldamento delle gomme, ancora di più con il caldo inusuale per il Belgio che c’era domenica. Non abbiamo sviluppato la macchina abbastanza rapidamente rispetto ai nostri rivali, con le temperature più elevate non eravamo sufficientemente veloci. La lotta a centrogruppo è incredibilmente ravvicinata, non c’è davvero nulla tra una macchina e l’altra. Auto diverse erano veloci su tratti diversi della pista e con mescole diverse, ma alla fine si lotta comunque nell’ordine dei millesimi“.
Il grande equilibrio tra i team ha fatto sì che nel GP Belgio si siano anche visti meno sorpassi rispetto al solito. Vowles ha spiegato: “I sorpassi a Spa sembrano semplici, soprattutto se si guarda al tratto che dopo l’uscita di curva 1 porta all’Eau Rouge e al successivo rettilineo verso curva 5. Come si è visto, però, serve un grande delta di gomma per completare il sorpasso e anche così può non essere sufficiente, come si è notato con le due Mercedes che nel finale erano su strategie diverse. Penso che quello che vediamo ora è che il gruppo è molto più ravvicinato rispetto a prima e quando succede superare è più difficile ed è per questo che si sono visti meno sorpassi“.
I sacrifici del 2024 per un futuro più radioso
La Williams sta vivendo un 2024 con meno soddisfazioni rispetto al 2023 quando, spinta dagli ottimi risultati di Albon, riuscì a chiudere il campionato in settima posizione tra i Costruttori. Al momento, il team di Grove ha raccolto 10 punti ed è nono nella classifica del mondiale. Il calo di rendimento attuale non sorprende i vertici della scuderia che, oltre a dover affrontare un problema di peso eccessivo con cui è nata la monoposto, sapevano che questa stagione sarebbe potuta essere in parte sacrificata per i cambiamenti che si stanno facendo in ottica futura.
Vowles ha spiegato: “Abbiamo fatto importanti cambiamenti tecnologici a Grove, cose che non realizzi in 1-2 mesi, ma sono cambiamenti su più anni. Come operavamo prima ci permetteva di trovare un po’ più di prestazioni, ma non quel passo in avanti in grado di rimetterci nella parte alta della griglia. Questo è il nostro obiettivo, ho detto più volte che può darsi che questo ci porti a scendere un po’ nelle gerarchie del 2024, ma il sacrificio varrà la pena. Stiamo facendo questi cambiamenti per il 2026 e oltre, possiamo vedere alcuni aspetti positivi quest’anno nel miglioramento delle nostre prestazioni e ancora di più dopo la pausa di agosto, ma lo sarà principalmente per gli anni a venire. I punti deboli di quest’anno sono stati legati al fatto che abbiamo realizzato un’auto con una filosofia molto diversa e che la monoposto era pesante, perché abbiamo iniziato più tardi“.
La corte a Sainz e il significato dell’ingaggio dello spagnolo
All’interno di questo piano di rafforzamento del team rientra anche l’ingaggio di Sainz. La Williams è riuscita a battere la concorrenza di due marchi come Audi e Sauber, una cosa non scontata che ha reso orgoglioso Vowles. L’ingegnere ex Mercedes ha spiegato come il lavoro di convincimento dello spagnolo sia iniziato da lontano: “Con Sainz non è stata una faccenda di una settimana o di un mese, ma di nove mesi in cui abbiamo discusso di come tutto ciò possa funzionare. Alla fine, il modo in cui l’ho convinto non è diverso dal modo in cui parlo pubblicamente, ho ripetuto lo stesso messaggio. Tutto quello che stiamo facendo riguarda il lungo termine, ora lui ha un po’ più di comprensione di quanto siamo in grado di fare ma quel messaggio non è cambiato in sei mesi. La proposta aveva gli stessi potenziali vantaggi e gli stessi lati negativi. Penso che col tempo è riuscito a vedere come sono come persona, come mi sono comportato in modo motivato. Stiamo investendo nelle aree giuste per ottenere il giusto risultato ed è un viaggio a cui lui vuole prendere parte“.
Vowles ha ricordato i risultati di Sainz in carriera, i quali giustificano la corte serrata che ha dovuto portare avanti nei confronti dello spagnolo: “Carlos è una persona incredibilmente adatta a questo team, arriva dalla Ferrari e si unisce a noi con un pedigree vincente. Ha affiancato i migliori piloti di questo sport: Lando Norris, Charles Leclerc, Nico Hulkenberg… Li ha affrontati e li ha battuti. È affamato di prestazione, vuole essere parte del nostro viaggio. Abbiamo dovuto combattere una concorrenza feroce, quasi l’intera pit lane voleva ingaggiarlo. È il risultato di un viaggio iniziato molti mesi fa, ha avuto i suoi colpi di scena, se avessi avuto una telecamera sempre con me come fa Netflix avreste visto gli sbalzi emotivi che ci sono stati. Nelle ultime settimane lui ed io abbiamo stretto un rapporto più stretto e lui ha capito cosa stiamo facendo e come lo stiamo facendo e io ho capito molto di più di lui“.
Il team principal della Williams ritiene che la sua squadra ora abbia la miglior coppia di piloti del Circus e che con questa operazione abbia dimostrato la serietà dei propri piani per ritornare ad essere una scuderia vincente: “Con Alex e Carlos penso che abbiamo la miglior line-up sulla griglia. Non c’è politica, sono entrambi estremamente veloci. Entrambi hanno una reputazione perché quando sono in pista fanno quello che serve per ottenere risultati. Come Williams, credo che siano passati molti anni dall’ultima volta che siamo stati in questa posizione e questo ci offre una possibilità, è un trampolino di lancio per andare davvero avanti. Penso che sia anche un messaggio chiaro per l’esterno: questa non è la Williams di una volta, siamo qui per investire, per fare quello che serve per tornare al vertice“.