Si pronosticava un’altra stagione dominante per la Red Bull e Max Verstappen dopo il dominio del 2023 ed invece, già ben prima della metà di questa stagione, prima Ferrari, poi Mclaren e Mercedes, hanno già conquistato cinque vittorie su dodici appuntamenti sin qui corsi. Se questo non dovrebbe comunque spaventare, con Verstappen e Red Bull che hanno conquistato gli altri sette GP e nelle classifiche mondiali hanno un importante vantaggio, non è così per quanto riguarda il recupero tecnico soprattutto da parte della Mclaren, che dopo Miami è risultata essere mediamente la miglior macchina rispetto alla RB20, seppur non riuscendo a capitalizzare in alcuni appuntamenti, perché il team di Woking non è ancora un team vincente a tutto tondo. “Bisogna ribaltare la situazione e chiedersi quanto possiamo avvicinarci alla concorrenza. Nelle ultime settimane non abbiamo avuto la macchina più veloce”, ha fatto sapere Verstappen nella giornata dedicata ai Media in Ungheria. Non c’è poi da dimenticare il recupero in atto da parte di Mercedes mentre Ferrari non ha ancora dimostrato di aver sviluppato correttamente la sua SF-24, un qualcosa che l’avrebbe certamente portata in lotta per le vittorie con gli altri tre attuali top team. Tuttavia, il team italiano arriva sul circuito di Budapest per provare a riprendere la giusta direzione nello sviluppo della SF-24.
Red Bull: la strategia dei piccoli passi in avanti ora non basta più
Quell’importante battaglia degli sviluppi in-season, in casa Red Bull l’hanno corsa fino ad ora con la strategia dei piccoli passi. A partire dal GP del Giappone sono arrivate infatti novità non così impattanti sia dal punto di vista visivo che soprattutto da quello cronometrico (ben più importante) mentre Mclaren è come se avesse portato una MCL38B a Miami, con novità in ogni macro parte della monoposto e soprattutto un miglioramento significativo in termini di lap time. A Milton Keynes danno la ‘colpa’ al BoP aerodinamico, che limita il team campione del mondo rispetto ai concorrenti in galleria del vento e al CFD, mentre James Allison crede che sia più una questione di qualità degli aggiornamenti. “Penso che Red Bull tornerà di nuovo molto forte ma i loro aggiornamenti fin qui sembrano essere stati un downgrade.” aveva affermato poco più di un mese fa il CTO Mercedes.
Con gli sviluppi apportati, la RB20 ha perso parte dell’ottimo bilanciamento mostrato nelle primissime gare stagionali e la mancata uscita di Adrian Newey dalla parte F1, poco ascoltato in sede di progettazione e sviluppo della vettura anglo austriaca da Wache, non può essere solo un caso. Questo anche guardando lo sviluppo che la Red Bull ha portato in Ungheria dove, tra le altre cose, sono stati eliminati (almeno sul pacchetto dal alto carico) i cannoni in stile Mercedes, una soluzione mai veramente piaciuta al Genio inglese come anticipato qualche giorno fa. “All’inizio di quest’anno mi sentivo molto a mio agio in macchina, forse mi è sembrato più naturale guidarla rispetto all’anno scorso.” – ha affermato Verstappen – “La macchina però è divenuta più difficile da guidare negli ultimi fine settimana e il team lo sa. Abbiamo bisogno un equilibrio più stabile, ciò che è mancato nelle ultime settimane”. La diretta conseguenza è che ora c’è molto più lavoro da fare nel fine settimana di gara, non solo nel box di Checo Perez durante le libere del venerdì, bensì anche in quello di Max Verstappen, con una macchina che non entra più velocemente e perfettamente nella finestra di setup, oltre a quella degli pneumatici Pirelli. Non è un caso che Max Verstappen abbia richiesto, nel post Silverstone, più aggiornamenti e lo stesso lo aveva fatto più ‘internamente’ nello scorse settimane, tant’è che in UK sono state anticipate alcune modifiche al fondo che avrebbero dovuto arrivare inizialmente solo in Ungheria.
Red Bull: in Ungheria il pacchetto più importante della stagione sin qui corsa
Una seconda risposta alle richieste del tre volte campione del mondo, è il pacchetto che la Red Bull farà esordire in Ungheria, definito dagli uomini di Milton Keynes come “il più importante dal punto di vista cronometrico dall’inizio della stagione”. Era circolata nel pre Silverstone, l’informazione che Red Bull avrebbe portato in pista degli aggiornamenti corposi proprio in UK, tuttavia, quell’aggiornamento debutterà all’Hungaroring. A cambiare è soprattutto il cofano motore, che torna ad una soluzione più simile a quella già vista sulla RB18 2022, cosi come le pance, più squadrate nella parte esterna e anch’esse più simili alle soluzioni precedenti. Un pacchetto, che avrà ulteriori novità oltre a quelle citate come all’ala anteriore e ai corner ruota, che avrà solamente Max Verstappen nell’appuntamento ungherese e che è stato portato al debutto da Liam Lawson nel filming day della scorsa settimana a Silverstone.
E’ chiaro che la Red Bull si avvia così verso un test cruciale all’Hungaroring, lo ha confermato anche lo stesso Verstappen, per via della combo aggiornamenti – layout dell’Hungaroring. L’Hungaroring è infatti un tracciato molto tortuoso, ad alto carico aerodinamico, e con un solo rettilineo, dove la RB20 non potrà contare sulla sua sempre ottima efficienza, anche in termini di apertura del DRS. Delle 14 curve, sei saranno a sinistra e otto a destra e in alcune di queste, come la chicane (curva 6 e 7), servirà aggredire i cordoli in maniera importante. La RB20 è ormai risaputo che non funzioni perfettamente sui cordoli e, da questo punto di vista, la correlazione tra il simulatore e la pista non è mai stata cosi buona, tant’è che il tre volte campione del mondo ha svolto a Imola un test a fine giugno con la RB18 2022. Dei chilometri per comparare i dati raccolti durante il difficile fine settimana di gara, seppur vinto ma con un solo secondo di vantaggio su Lando Norris, ma che era iniziato con un assetto completamente sbagliato. Un test definito molto importante anche dagli stessi uomini in blu per provare a capire cosa esattamente non funzioni sulla RB20, una vettura che sta faticando a trovare ulteriore prestazione rispetto soprattutto a Mclaren e Mercedes. Per questo, l’Ungheria e Spa (la prossima settimana) potrebbero essere davvero cruciali per Verstappen e il proseguo di stagione del team campione del mondo.