Prima degli ultimi due round che precedono la sosta estiva, la Williams è riuscita a piazzare colpi importanti nei Gran Premi di Canada, Austria e Silverstone. La Scuderia di Grove era in fondo alla classifica e sembrava destinata a restarci, invece con un colpo di reni importante, nelle ultime gare è salita a quota 11 punti scavalcando velocemente AlphaTauri, Haas e Alfa Romeo, piazzandosi al settimo posto nella classifica Costruttori. Per le squadre più in difficoltà un balzo di questo tipo, se confermato a fine anno, sono soldi importantissimi e vitali per il futuro. Ancor di più per una squadra che si sta trasformando e sta provando a rientrare a pieno titolo nel midfield – che oggi viene identificato in Alpine e McLaren . ma che a sua volta sta sperando di poter fare il definitivo balzo in avanti, staccandosi dal fondo della griglia.
Williams FW45: una vettura con punti di forza e di debolezza chiari
Il salto prestazionale fatto in inverno è passato sottotraccia, ‘oscurato’ da quello dell’Aston Martin e dal fatto che, comunque, si ritrovasse a lottare per la metà bassa della classifica. Nel 2022 però i punti erano solo un miraggio, mentre quest’anno la scuderia guidata da James Vowles è stata concretamente in lotta per la Top 10 in quasi tutte le tappe di questo mondiale. “Sappiamo quali sono i nostri punti di forza e di debolezza. In circuiti in cui conta l’efficienza e stare tanto sul gas, con poche frenate, andiamo forte” così si è espresso Alexander Albon, con una disamina molto precisa, spiegando i buoni risultati di Silverstone, Canada e Austria. Tuttavia, la FW45 di inizio mondiale incontrava nelle curve di lunga percorrenza, come curva 3, curva 4, curva 9 o 10 di Barcellona, i maggiori problemi. Dove c’erano solo curve corte o chicane, come a Melbourne o in Canada, la macchina inglese andava molto meglio. In aggiunta a questo, la FW45 ha sempre sofferto le alte temperature, con le fresche condizioni di Silverstone, accoppiate agli aggiornamenti portati in pista che hanno migliorato la vettura nelle curve di lunga percorrenza, che sono riuscite ad esaltare la vettura blu e nera.
Un punto di forza poi sono i piloti, in particolare Alexander Albon. Logan Sargeant è invece un Rookie e si sta adattando alla categoria e ad una vettura che comunque rimane difficile da guidare, ma che sta mostrando sempre più potenziale, e nemmeno l’ex F2 è andato così lontano dai punti. Le doti del pilota thailandese però sono sotto gli occhi di tutti, anche di chi lo ha lasciato andare via, leggersi Red Bull ed Helmut Marko. Veloce in qualifica, concreto in gara, ottimo in attacco e difesa. Dave Robson, Head of Veichle Perfomance Williams infatti ha ammesso che “Alexander tira sempre fuori il massimo dalla vettura e questo gli fa avere sempre più fiducia”.
Williams: altri piccoli sviluppi, ma il focus sarà nello studio dei punti deboli e nell’estrarre tutto il potenziale della FW45
In Williams si pensa al futuro, lavorando sul presente. Software, infrastrutture e tutto ciò che concerne la fabbrica, sono un discorso che le squadre stanno intavolando con la FIA per avere delle ‘concessioni’ dal budget cap, necessarie per poter fare investimenti e progredire, ma in pista il lavoro è fondamentale per apprendere nuove conoscenze e capire se la direzione intrapresa è giusta. Williams rispetto al 2022 ha dimezzato il suo ritardo, ma in corso di questa stagione i progressi sono stati importanti e decisivi. “Ci sono state alcune circostanze favorevoli, ma certi risultati non sarebbero arrivati senza gli aggiornamenti portati in Canada e poi a Silverstone” ha detto l’ex capo delle strategie Mercedes. Il salto in avanti è stato importante.
Williams ha iniziato la sua stagione a circa 1.5 secondi dalla RB19 in Bahrain, per chiudere ad 1 secondo a Silverstone. L’andamento delle prestazioni può essere influenzato da quello delle gare, ma il trend è certamente positivo. Chiaramente il paragone da Red Bull influenza un po’ questo divario, ma confrontandola con un’altra squadra che è progredita molto, come Aston Martin, i dati confermando il trend ad anzi lo valorizzano ulteriormente se si guarda al lavoro svolto in-season. In Bahrain la Williams aveva un ritardo di 8 decimi rispetto all’Aston Martin, distacco più o meno confermato in Austria, che si è ridotto a meno di un decimo a Silverstone. Questo ‘salto’ evidenza ancora una volta come il weekend dell’Aston Martin sia stato certamente negativo, ma conferma che sicuramente la FW45 è progredita molto anche nel corso della stagione.
A livello di efficienza, la Williams è sempre rimasta una delle vetture di riferimento, pagando però una certa quantità di carico aerodinamico rispetto a Red Bull o anche a Ferrari, che con il progetto SF-23 ha puntato sin troppo sull’efficenza. Durante la stagione, comunque, in casa Williams sono riusciti ad aumentare il livello di downforce senza mai penalizzare troppo le velocità di punta con del drag aggiuntivo. Particolarmente rilevante è segnalare come dal Bahrain, dove la FW45 pagava dalla Red Bull deficit importanti, soprattutto alle medie e alte velocità, vicino anche ai 10km/h, sia riuscita a dimezzare questo ritardo grazie agli sviluppi, aggiungendo carico aerodinamico senza penalizzare l’efficienza. A Silverstone le prestazioni sono state poi più vicine anche a causa di un weekend non particolarmente dominante della RB19, ma ancora una volta i numeri confermando di un trend in miglioramento nei valori di carico della vettura di Grove.
Team inglese che da qui alla fine della stagione non porterà in pista però altri importanti pacchetti di aggiornamenti alla FW45. “Avremo ancora qualche novità nel corso della stagione, più adattamenti ai circuiti, come quelli da basso carico per SPA e Monza, più piccole migliorie per completare il pacchetto di aggiornamenti che abbiamo iniziato ad introdurre in Canada” ha rivelato infatti James Vowles.
Autore: Paolo D’Alessandro
Co-Autore: Andrea Vergani & Piergiuseppe Donadoni