Williams: spiegato il degrado anomalo di Spa

Andrea Vergani
4 Ago, 2023

Williams ha terminato la prima parte di stagione con un bottino di 11 punti, già superando il totale accumulato nei 22 Gran Premi della scorsa stagione: James Vowles, al primo anno da Team Principal della scuderia di Grove, si è detto soddisfatto della direzione che sta intraprendendo tutta la squadra, non solo in termini di prestazioni ma anche di mentalità.

Parlando del GP del Belgio, gli ingegneri erano molto fiduciosi perché il bassissimo drag della FW45 avrebbe dovuto sposarsi molto bene con la caratteristiche dello storico circuito di Spa-Francorchamps: l’inizio di gara è stato positivo, poi il Team Principal ha indicato il giro 16 come il punto in cui le due vetture hanno iniziato a perdere ritmo rispetto ai rivali ed essere passate in pista dalle stesse vetture che si erano dimostrate più lente nel primo terzo di gara. La squadra crede che un problema ai cestelli dei freni, più che l’assetto errato, abbia portato a un surriscaldamento eccessivo degli pneumatici con conseguente usura smisurata: Albon e Sargeant sono stati tra gli unici a fermarsi tre volte nei 44 giri di domenica.

GP Belgio, Vowles: “Il degrado anomalo ci ha legato le mani, anche con tre prove libere non avremmo potuto risolvere il problema”

Nel consueto ‘debrief’ social a cura di Vowles, l’ex Mercedes ha prima di tutto sottolineato come la Sprint Race non abbia permesso agli ingegneri di trovare l’assetto ideale: “Credo che il nostro assetto fosse ok, ma non ottimizzato per il fine settimana e questo ci ha sicuramente ostacolati.” Qualcosa che ha colpito anche Mercedes e McLaren forse in modo più grave, ma che mostra quanto sia difficile centrare la finestra di funzionamento delle vetture con solo un’ora di prove libere, totalmente bagnate nel caso di Spa. All’idea di usare un assetto più carico in vista della pioggia, il Team Principal ha risposto che se avessero saputo che solo la gara si sarebbe svolta in condizioni di asciutto, forse la scelta di carico sarebbe stata diversa.

Il problema principale, però, è legato ai cestelli dei freni: il ruolo dei cestelli è quello di controllare il flusso di aria caldo in uscita dai freni e direzionarlo verso l’esterno della vettura. Vowles ha teorizzato che “i nostri cestelli si sono rotti probabilmente durante una sosta ai box, ma è molto difficile stabilire con esattezza quando. Quello che posso dirvi è che sono abbastanza convinto che questo sia parte del motivo per cui improvvisamente abbiamo avuto un degrado molto significativo.” e ci sono state due fasi di gara molto diverse per questa ragione: l’inizio della gara, in particolare il primo stint e l’inizio del secondo, hanno visto una Williams in piena lotta per i punti, ma le tre soste forzate hanno reso difficile la gara ad entrambi i piloti. L’arrivo della pioggia ha aiutato Albon e Sargeant a limitare i danni, e la FW45 è tornata in vita ‘improvvisamente’, ma all’alzarsi delle temperature nella parte finale di gara la monoposto della leggendaria squadra inglese hanno faticato di nuovo.

Williams: l’attenzione adesso è sul futuro, Vowles vuole innovare nei prossimi due o tre anni

Ad inizio anno, appena ereditata la carica di Team Principal, Vowles ha sottolineato immediatamente come le strutture della squadra non solo non erano affatto adatte alle nuove tecnologie a cui era abituato in Mercedes, ma addirittura datate di oltre due decenni: da quel momento il focus dell’ingegnere di Felbridge si è rivolto a iniziare un piano di sviluppo delle infrastrutture per dare agli ingegneri i mezzi per produrre delle monoposto competitive. Tutto ciò in epoca di budget cap è fortemente controllato, e non tutti hanno accolto a braccia aperte la richiesta da parte di Williams di poter investire – tra i moltissimi altri campi, basilari o complessi che siano – in un sistema ERP (legato all’organizzazione delle risorse interne).

In termini di sviluppi, Vowles ha fatto intendere che Williams probabilmente perderà prestazione con il proseguire della stagione per via degli aggiornamenti dei rivali: a Grove la concentrazione principale riguarda il futuro, “2024, 2025 e 2026, e sappiamo che questo comprometterà l’anno in corso”. Non si sta parlando solamente di sviluppo della FW46, ma anche di altri ‘items’ – come definiti dal Team Principal – “che richiederanno 12, 24 e 36 mesi per essere introdotti, e sono quelli che contribuiranno maggiormente al futuro della Williams.

Autore: Andrea Vergani

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