Con il trionfo di Charles Leclerc a Monza, la Ferrari raggiunge così McLaren e Mercedes nel club delle tre vittorie stagionali. Proprio quest’ultima però, è stata protagonista di un rientro dalle vacanze sottotono, con una performance incolore in Olanda, a cui si è aggiunto un GP d’Italia in cui sono mancati i lampi prestazionali nei momenti in cui contava stamparli. A valle della tappa sul circuito brianzolo, Toto Wolff ha commentato cosa non ha funzionato nella tre giorni monzese, precisando come bisognerà intensificare il lavoro di comprensione in vista della prossima fascia extra-europea del campionato. In merito al mindset sul fronte dei compiti da svolgere, Toto ha affermato come l’impronta di Hamilton continuerà ad essere una caratteristica della Mercedes anche nel dopo Lewis.
Wolff: “Siamo lontani dalle prestazioni che avevamo prima della sosta”
“Prima di tutto bisogna congratularsi con la Ferrari,” ha affermato il team principal della Mercedes dopo il successo di Charles Leclerc e della scuderia di Maranello nella gara di casa. “Se si potesse scegliere un vincitore del GP di Monza e fosse la Ferrari, sarebbe sempre una cosa buona per la F1 e a livello di spettacolo, intrattenimento ed entrate economiche.” Un’emozione che non ha risparmiato nessuno dei presenti in circuito, avversari compresi, che però nel caso della stella a tre hanno di fronte un lavoro di analisi da compiere. “Siamo lontani un bel po’ dalle prestazioni che abbiamo avuto prima dell’estate,” ha commentato Toto Wolff. “Abbiamo conquistato il podio in cinque o sei gare, fra cui tre vittorie, e ora sembra che invece non ce la stiamo giocando lì davanti. Quando hai questo svantaggio, dal punto di vista del ritmo sei un po’ nella terra di nessuno in termini di strategie.” Il numero uno del muretto Mercedes ha così spiegato come il deficit di performance non abbia permesso di giocarsi troppe carte durante il GP. A Monza è sembrato infatti che la W15 fosse tornata a soffrire di quella ristretta finestra di utilizzo che tanto ha complicato l’avvio di stagione della scuderia di Brackley. “Bisogna cercare di allargare un po’ la finestra della vettura, perché continua a modificarsi con il cambiare delle condizioni, così da poter disporre regolarmente del massimo potenziale. Questa sembra essere la grande sfida, un qualcosa in cui la McLaren è abbastanza brava.”
Wolff: “Hamilton un modello anche per George e Kimi”
Il team principal della Mercedes si è detto ottimista sul fronte delle analisi da compiere, grazie alla settimana di pausa che separa l’ultima tappa europea dal prossimo weekend di gara in Azerbaijan. Wolff ha quindi specificato come il ritmo gara sarà la chiave su cui verrà impostato il lavoro. “Penso che siamo in grado di estrarre il giro secco, il che in linea di principio è una buona notizia. Ma poi il bilanciamento non è così buono da gestire le gomme in maniera ottimale in gara.” Toto Wolff ha poi specificato come il problema del graining abbia condizionato negativamente la gara della squadra, anche sul fronte strategico. “E’ arrivato abbastanza presto nel primo stint, mentre nel secondo stint siamo stati molto conservativi in termini di tempi sul giro, per estrarre maggiore performance delle gomme, magari provando a fare una sola sosta, ma poi il graining è aumentato.”
Se nel caso di George Russell, a complicare la gara è stato il contatto in curva 1 con Perez, a rivelarsi penalizzante per Lewis Hamilton è stato un esito difficile da digerire in qualifica. Al termine della giornata di sabato era evidente il disappunto del sette volte campione del mondo, che si era assunto la responsabilità dei propri errori. In merito a ciò il team principal ha commentato: “penso che la grande caratteristica di un campione sia quella di guardarsi prima di tutto e dire: ‘cosa ho fatto di sbagliato, prima di guardare altrove?’ E solo dopo pensiamo cosa sia mancato a livello della squadra.” Un’impostazione che Toto ha assicurato che rimarrà anche negli anni a venire, quando al posto di Lewis ci sarà Kimi Antonelli, fresco di annuncio come pilota ufficiale per il 2025. “Si tratta di un modello anche per George o Kimi. E’ importante per la squadra perché in futuro ci rifaremo a questo, dal momento che [Lewis] è stato il più grande di tutti i tempi in termini di critiche quando si trattava di analizzare i deficit o la mancanza di ritmo.”