La Mercedes ha scelto il weekend del GP Italia per ufficializzare la promozione di Andrea Kimi Antonelli a pilota ufficiale per la stagione 2025 di F1. Le aspettative verso il fresco maggiorenne sono elevatissime e una conferma si è avuta nella conferenza stampa che il team ha organizzato questa mattina a Monza. Oltre ad Antonelli, hanno affrontato le domande di una folta platea di media – tra cui formu1a.uno – Toto Wolff e George Russell. Anche il CEO del Circus, Stefano Domenicali, è intervenuto in apertura sottolineando come l’arrivo del giovane italiano abbia uno peso specifico molto elevato anche per la F1: “Ricordo quando ho consegnato il trofeo della F3 a George e questo mi porta al cerchio della vita. Chi merita di essere al top, riesce ad arrivarci. Voglio augurare buona fortuna a questa nuova coppia, una buona coppia, con grande energia e motivazione. Un po’ di novità fa piacere e voglio augurare a Kimi un grande in bocca al lupo. Ci saranno grandi responsabilità, è un giovane ragazzo, ma avrà modo di imparare dallo stesso George e dalla visione che Toto ha e con cui guida il team. Questa è una grande notizia per il movimento della F1. È sicuramente una spinta positiva verso il 2025“.
La fiducia di Wolff nella coppia di piloti del vivaio Mercedes
I passaggi più interessanti della conferenza stampa sono stati quelli in cui Wolff ha fatto chiarezza sulla scelta di puntare su Antonelli. Il team principal della Mercedes ha voluto dare pubblicamente merito a Gwen Lagrue, co-direttore dell’accademia della scuderia, per la scoperta del talento italiano: “La maggior parte del merito va data a Gwen, che gestisce la nostra accademia, e alla sua squadra, perché sono in grado di fare scouting fin dalla tenera età Noi, come Mercedes, non avremmo trovato Kimi. Aveva undici anni e avevamo visto i risultati in pista. Come avvenuto con Russell, Gwen ha indossato il suo abito migliore ed è venuto a trovarmi nel mio ufficio con una presentazione in PowerPoint“.
Con l’ingaggio di Antonelli, per la prima volta la Mercedes si troverà con una line-up formata interamente da piloti provenienti dal proprio vivaio. Un aspetto che Wolff ha sottolineato con orgoglio, spiegando poi perché con Antonelli si sia scelto un percorso diverso rispetto a quello seguito con Russell, il quale si era fatto le ossa con tre stagioni alla Williams: “È un bene che siamo qui con due piloti Mercedes junior che siamo stati in grado di supportare fin dalle prime fasi della loro carriera. George ha spuntato tutte le caselle, ha vinto tutti i campionati che erano necessari. E allo stesso modo, Kimi. Ovviamente abbiamo imparato la lezione, George è stato forse troppo a lungo con la Williams. Ha fatto alcuni degli errori alla Williams, ma non erano così visibili. Abbiamo promosso velocemente Kimi: gli errori saranno più visibili perché è in una Mercedes, ma siamo assolutamente pronti per quell’investimento“.
La sostituzione di Hamilton: le modalità e il nodo del contratto
Come detto, Antonelli arriva in Mercedes prendendo il posto di Hamilton, un’autentica bandiera del team. Wolff ha spiegato che non è possibile sostituire un pilota con una carriera come quella del sette volte iridato con qualcuno della stessa caratura, ma la nuova coppia di piloti ha tutte le potenzialità per non far rimpiangere il britannico: “La nostra era con Lewis è iniziata dodici anni fa. È stato il rapporto più lungo di sempre con un pilota del team. Abbiamo vinto insieme otto titoli Costruttori e sei titoli Piloti. È la più grande personalità di questo sport, Ma è anche colui che ha battuto tutti i record. E quando Lewis ha deciso di affrontare un’altra sfida, nessuno avrebbe potuto sostituirlo in tutta la sua statura. Questo non significa che la squadra non sia valida con due piloti che rappresentano il futuro. Sono sicuro che, se saremo in grado di dare a George e Kimi una macchina in grado di vincere, continueremo l’eredità di titoli che Lewis ha lasciato qui“.
La notizia dell’addio di Hamilton è arrivata durante l’inverno e nella prima parte della stagione si è parlato molto dei possibili sostituti del britannico, con un occhio in particolare a Max Verstappen. Wolff, approfittando della situazione difficile che si è respirata alla Red Bull tra scandali interni e addii illustri, ha provato a strappare l’olandese ai rivali, ma il tre volte iridato è rimasto solo un sogno da inseguire come unica alternativa a quella che fin da subito era stata la prima scelta dell’austriaco: “Ho preso una decisione cinque minuti dopo che Lewis Hamilton mi ha detto che sarebbe andato in Ferrari. Ovviamente stavamo discutendo con altre opzioni e abbiamo anche mantenuto l’idea Max, non l’abbiamo scartata completamente guardando a quello che è successo alla Red Bull, ma istintivamente questa è la formazione che ho sempre voluto“.
Nel comunicato che ha annunciato l’ingaggio di Antonelli, si è parlato solo del 2025. Wolff ha fatto chiarezza sulla durata dell’accordo con il giovane italiano: “Questi due sono il futuro, sono stati e saranno piloti Mercedes. Abbiamo contratti con George e Kimi che durano molto più a lungo e sono molto complicati in termini di opzioni. Come abbiamo fatto in passato, abbiamo sempre avuto contratti molto brevi con ciascuno dei piloti. Anche con Lewis, l’ultima volta è stato un 1+1. Questo è, in un certo senso, il modo in cui il team ha operato. Penso che la cosa più importante sia vedere come George e Kimi si ambientano, non vedo alcun motivo in questa fase per non dare loro la fede e la fiducia per andare avanti. Cosa significhi per i termini è qualcosa che discuteremo tra di noi, ma non avremmo scelto la line-up così se non avessimo creduto al 100% che siano la scelta migliore“.
Un ruolo importante nella relazione tra Antonelli e la Mercedes è stato giocato dalla sua famiglia: “Suo padre sa tutto ciò che devi sapere sulle corse come pilota e penso che sia stato con me fin dall’inizio – ha spiegato Wolff – La madre è meravigliosa e questo è stato di supporto. I papà forti che capiscono le corse danno il giusto supporto e il giusto bastone, e la madre che sta cercando di essere quella gentile nella relazione. Kimi è cresciuto, ha avuto successi e ci sono stati alcuni dei nostri rivali che lo hanno inseguito, soprattutto per motivi di nazionalità. Ma suo papà Marco lo ha sempre detto chiaramente: ‘Ci avete dato l’opportunità ed è per questo che rimaniamo con voi’“.