Quella di Silverstone è stata una domenica davvero speciale per la Mercedes. Non solo perché è arrivata la seconda vittoria consecutiva, ma soprattutto perché il GP Gran Bretagna ha confermato ancora di più come la W15 sia ora una monoposto che può lottare ad armi pari con McLaren e Red Bull, andando persino oltre le aspettative del team. Il tutto arricchito dal peso emotivo del risultato, impreziosito dall’essere il nono successo in carriera di Lewis Hamilton davanti ai propri connazionali, un record assoluto. Toto Wolff ha parlato di tutto questo e dei prossimi step del suo team.
La battaglia con la McLaren e le scelte strategiche indovinate
Parlando dello svolgimento della gara di Silverstone, Wolff ha sottolineato come la Mercedes sia stata in difficoltà solo nei pochi giri con pista umida e gomme slick, quando le McLaren sembravano di un’altra categoria: “All’inizio controllavamo davvero il ritmo e questo è stato molto incoraggiante. Quando ha iniziato a piovere si poteva vedere l’enorme prestazione della McLaren. Erano semplicemente nella giusta finestra delle gomme. Ma siamo tornati e, in tutte le altre condizioni, penso che avessimo tutto sotto controllo. È un peccato il ritiro di George, aveva il ritmo e deluderlo qui non è il massimo“.
Fondamentale per il successo di Hamilton è stata la decisione di montare al britannico le gomme Soft, richiamandolo un giro prima di Lando Norris. La McLaren ha ammesso di aver copiato la scelta Mercedes, di fatto condannando il suo pilota che negli ultimi giri è andato in crisi, perdendo anche la seconda posizione a favore di Max Verstappen: “Non avevamo gomme Medie a disposizione, per noi è stato molto semplice e non credevamo che la Hard fosse la gomma giusta – ha spiegato Wolff – Col senno di poi, probabilmente il giusto ordine di priorità sarebbe stato Media, Hard e Soft. Ma alla fine l’abbiamo salvata. Penso che il nostro parco gomme fosse buono rispetto a quello delle McLaren e questo ci ha assicurato la vittoria“.
In una gara caratterizzata da condizioni dell’asfalto in continua evoluzione, fondamentale è stata la comunicazione tra pilota e muretto: “Penso che la comunicazione con il pilota oggi sia stata molto buona e abbiamo mantenuto il canale sempre aperto – ha spiegato Wolff – Poi tra di noi abbiamo continuato a discutere dei pro e dei contro. Stavamo monitorando e, a un certo punto, la strategia diceva che credevamo che il crossover fosse in quel momento. Quello era il momento perfetto per fare il cambio gomme“.
Wolff: “Porteremo aggiornamenti a Budapest e Spa”
A Silverstone, la Mercedes ha conquistato la seconda vittoria consecutiva dopo quella del Red Bull Ring. Una doppietta come non le riusciva da anni, con due vittorie arrivate in modi molto diversi, ma dove la costante sono state le prestazioni sempre migliori della W15: “Se si considera che cinque gare fa non eravamo nemmeno in lotta per il podio, sembrava il terzo anno di non prestazioni – ha ammesso Wolff – E poi abbiamo fatto click. All’improvviso, tutto ciò che non aveva senso ha iniziato ad avere senso. La direzione dello sviluppo è l’insieme dei risultati delle direzioni dello sviluppo. Come ai vecchi tempi, stiamo ritrovando le prestazioni, le stiamo mettendo sulla macchina e questo si traduce in tempo sul giro. Negli ultimi due anni non è stato così. C’è ancora molto da fare in termini di prestazioni, porteremo aggiornamenti a Budapest e a Spa. Abbiamo vinto la scorsa settimana, beneficiando del contatto tra i primi due, ma oggi abbiamo ottenuto una vittoria onesta. Avevamo un ritmo vero, lo si vedeva quando George e Lewis erano in testa“.
Parlando del modo in cui la Mercedes è riuscita a fare quel click che l’ha portata fuori dalla situazione di crisi in cui si trovava a inizio anno, Wolff ha elogiato il lavoro del direttore tecnico James Allen: “C’è stato un momento in cui, guidati da James, improvvisamente i dati hanno avuto un senso. Il modo in cui bilanciamo la macchina e come possiamo portarla in una zona migliore. Non è stato un miracolo. Ala anteriore o altro, si tratta più dell’equilibrio che abbiamo raggiunto. Lo scorso fine settimana non eravamo lontani. Se guardiamo il divario che avevamo prima che si scontrassero Lando e Max, era forse due decimi al giro, un po’ di più. E questo era il gap minore a cui siamo stati da molto tempo su una pista che in passato non ci piaceva così tanto. Ciò ci ha dato degli indizi che la situazione avrebbe potuto migliorare molto. Onestamente non pensavamo che sarebbe successo a Silverstone, perché non c’è quasi nessuna novità, solo piccole cose che abbiamo messo sulla macchina. Ci aspettavamo più Budapest o Spa, ma abbiamo confermato che quello che facciamo è giusto in questo momento“.
Il rapporto con Lewis Hamilton
Wolff si è poi soffermato sull’aspetto emotivo della vittoria a Silverstone: “Penso che sia stato così difficile negli ultimi due anni, non riuscivamo a trovare le migliori prestazioni. Non potevamo dare ai piloti una macchina che permettesse loro di ambire alla vittoria e di far vincere Lewis ancora una volta nel GP Gran Bretagna, nella sua ultima volta con noi. Per Mercedes qui è stata quasi come una piccola favola. Non avremmo potuto sceneggiarla meglio“.
La vittoria davanti ai propri tifosi ha chiuso un periodo negativo per Hamilton, il quale ha ammesso di aver avuto pensieri decisamente negativi nel corso degli ultimi mesi. Wolff a riguardo ha detto: “È chiaro che la nostra relazione risale a molto tempo fa e ognuno di noi ha sofferto in varie fasi. Lui è stato lì per me e più recentemente ho cercato di dare il mio contributo ai suoi dubbi, a volte. Ed è per questo che è davvero bello che sia riuscito a mettere da parte tutti i pensieri negativi, tutta la negatività e ad inventare questa performance. E penso che sia un peso tolto dalle sue spalle“.
All’orizzonte rimane l’annunciata separazione da Hamilton, il quale ha scelto di trasferirsi alla Ferrari nel 2025: “Nella mia vita, non ho rimpianti, perché non puoi avere rimpianti – ha aggiunto Wolff – Siamo adulti. Prendiamo le decisioni, procediamo. Questa è la cosa più importante. Quindi dobbiamo finire la stagione alla grande, fornire loro una macchina che permetta di far vincere la squadra e segnare punti preziosi nel campionato Costruttori“.
L’altra vittoria del weekend, quella di Antonelli
Se Hamilton rappresenta il passato e il presente della Mercedes, il futuro è rappresentato da Andrea Kimi Antonelli che a Silverstone ha conquistato sabato la sua prima vittoria in F2: “È qualcosa di cui aveva bisogno – ha commentato Wolff – Fa un certo effetto in questo momento, dove abbiamo il più grande pilota britannico che vince con noi al GP Gran Bretagna e nel garage hai questo giovane italiano che non ha nemmeno la patente di guida“.
Il successo ottenuto sabato, in condizioni di pista bagnata, ha dato fiducia a Antonelli, protagonista fin qui di una stagione avara di soddisfazioni: “Vedendolo sabato volare sull’acqua, voglio dire, a volte 2 secondi più veloce di chiunque altro, si può vedere il talento, l’abilità e il potenziale di questo giovane. Vincere quella gara, penso, gli ha tolto molto peso dalle spalle” ha concluso Wolff parlando del suo pupillo.