Le gerarchie in Formula 1 si stanno consolidano, anche se i valori si stanno avvicinando tra diversi team. Il gruppo di testa è composto da Red Bull, McLaren e Ferrari – rigorosamente in ordine dell’ultima classificazione di Imola – ma i valori sono talmente ravvicinati che le cose possono cambiare in un nulla. Lo dicono i dati, ma lo dicono anche gli stessi attori protagonisti. I tre team principal ed i sei piloti si sono trovati concordi nel dire che il distacco è minimo, tale da rendere ogni dettagli cruciale. Da questo treno si sono staccate per ora Aston Martin, con un Fernando Alonso non molto entusiasta delle ultime novità, e la Mercedes che sta continuando nel suo programma di recupero, positivo ma lento “Non abbiamo mai avuto indicazioni così chiare sulla strada da seguire, come in queste ultime gare. Sono più fiducioso” ha detto Toto Wolff dopo Imola.
Mercedes alla ricerca di una piattaforma stabile e miglioramenti progressivi, studiando il modello McLaren
Non deve essere facile per un team vincente e glorioso come Mercedes, stare dietro una squadra che utilizza il loro stesso motore che ma sta avendo risultati nettamente superiori alla casa madre. Eppure ci sono diversi modi di interpretare e vivere il progresso che ha vissuto la McLaren fino a questo momento. A detta di Toto Wolff, che di Mercedes né è la faccia ma anche l’anima, non c’è nessun sentimento di invidia “Dobbiamo solo rispettare ciò che loro hanno fatto e pensare che anche noi possiamo migliorare in quel modo” ha detto il Team Principal austriaco “Pensate a loro 12 mesi fa, erano in fondo alla griglia e faticavano ad entrare in Q1 ed ora si ritrovano con una macchina vincente. Sono veloce e sono gentili sulle gomme. Da Luglio dell’anno scorso ad Aprile di quest’anno hanno fatto una crescita incredibile, che mostra che con le scelte giuste si può migliorare”. Quando gli è stato chiesto, Toto ha spiegato che non vi è nessun segreto o trucco magico, si tratta solo di fare le scelte giuste a livello ingegneristico e mettere in pratica le conoscenze che ci sono all’interno della squadra; potenziale e conoscenze che Mercedes possiede. Un altro aspetto è legato proprio alla Power Unit del team anglo-austriaco “Su McLaren vediamo il valore del nostro motore, come potenza e che non da problemi sulle gomme”
In momenti di crisi tutto appare negativo e quindi ultimamente sotto l’occhio del ciclone sono finite sia la Power Unit che la sospensione posteriore Mercedes, elemento condiviso con Aston Martin che, pur accusando problemi simili con la W15, hanno negato essere alla base dei problemi della AMR24. Ultimamente però sembra esserci più ottimismo nella fabbrica di Brackley con progressi che si stanno ottenendo grazie agli ultimi aggiornamenti che hanno anche l’obiettivo di creare una piattaforma di sviluppo stabile “Quello che intendo per piattaforma stabile è una macchina che si comporti in modo prevedibile e che abbia una linea di sviluppo chiara, cosa che noi non abbiamo mai avuto con questa nuova generazione di vetture”. Toto Wolff ha ribadito che la Mercedes non è ancora dove vorrebbe essere, ma finalmente la direzione intrapresa sembra essere quella giusta.
Crescita Mercedes meno lineare di McLaren, ma Wolff è fiducioso di essere sulla strada giusta
A chi parla di bacchetta magica o di cure miracolose, l’esempio McLaren viene ancora in soccorso di Toto e i suoi uomini “Loro hanno cambiato il concetto della loro macchina ed abbiamo visto anche dov’erano in Bahrain e dove sono adesso, dopo aver introdotto i loro aggiornamenti ultimamente. Il loro progresso è stato lineare e continuo, mentre noi siamo andati un po’ più a zigzag”. Uno dei temi di discussione sulla W15 era la sua incostanza nelle prestazione ed una mancata correlazione con il simulatore, problemi non di poco conto. Quello che manca è anche una certa costanza nei vari fondamentali di una vettura di F1 “A volte siamo stati veloci nelle curve veloci ed a volte in quelle lente, ma mai in tutte e due insieme. Questo è un problema che lentamente stiamo riuscendo a risolvere” Il processo di miglioramento continuerà, passo dopo passo, senza puntare a ribaltare le sorti del team con un solo aggiornamento miracoloso, come lo ha definito più volte Toto Wolff.
“Se c’è una cosa che in F1 non puoi comprare, è il tempo. E quando sbagli, recuperare è sempre molto complicato” ha detto il Team Principal della Mercedes che poi, rispondendo ad una domanda, ha ricordato in che situazione era il suo team nel 2022 “Non mi piace e non vado fiero di quel periodo e penso che oggi, guardando indietro, molte cose la avremmo fatte differentemente. Anche a livello di organizzazione”. Toto Wolff ha confermato però la propria fiducia nella squadra e nella direzione intrapresa con la W15, sperando in un futuro migliore e una crescita costante.