La Mercedes esce dalla back to back post sosta estiva con diversi punti interrogativi sul fronte prestazionale. Le gare che avevano preceduto il summer break avevano messo la stella a tre punte in una condizione di assoluto privilegio con una ritrovata competitività. Fra Zandvoort e Monza però sono arrivati soltanto alcuni lampi e zero presenze sul podio, il tutto a favore della McLaren e di una risorta Ferrari. Il team principal Toto Wolff, che ha già detto la sua in merito al momento Mercedes, si è focalizzato su chi al momento è padrone della lotta mondiale, delineando le sue previsioni per il finale di campionato.
Wolff: “Ordini di scuderia in McLaren? Credo che la parte razionale debba prevalere”
Uno dei temi più discussi dell’ultimo periodo nel paddock Iridato è legato alla gestone dei piloti in casa McLaren. Nelle ultime gare, in cui le vetture papaya sono state più volte protagoniste di incontri ravvicinati, il sentiment generale si è diviso fra chi sostiene il ‘lasciateli correre’ e chi invece è più propenso agli ordini di scuderia in ottica campionato. Su questo chi se non Toto Wolff può avere esperienza nel campo, guardando alle lotte mondiali che hanno coinvolto in passato il suo team e i suoi piloti. “Sono situazioni in cui sei fra l’incudine e il martello,” ha raccontato il team principal della Mercedes. “Perché da un lato sono piloti e vogliamo assicurarci che vinca il più forte, ma dall’altra parte, quando la situazione inizia a diventare disfunzionale e ad avere un impatto sulle prestazioni della squadra, come si reagisce?” Il numero uno del muretto Mercedes ha dichiarato come in fin dei conti la concretezza debba essere il fil rouge da perseguire per tagliare i traguardi più importanti. “Congelare le posizioni e dare ordini di scuderia forse non rispecchia ciò che la nostra anima da racers vorrebbe, ma credo che alla fine lato razionale debba prevalere. Non vuoi perdere un campionato per 3 o 5 punti che avresti potuto facilmente guadagnare.”
Sulla gestione piloti McLaren: “arriveranno ad una conclusione dopo questa gara”
“È come camminare sul filo del rasoio ed è difficile,” ha spiegato Toto in merito alla situazione che dovrà fronteggiare la McLaren fino all’ultima bandiera a scacchi della stagione. “Non esiste una regola universale, ma penso che non ci siano persone che ne capiscano meglio di Zak [Brown] e Andrea [Stella].” E proprio in merito alla lunga esperienza accumulata dal team principal della scuderia di Woking, ha dichiarato: “Andrea lo ha vissuto più volte con i propri occhi alla Ferrari. Penso che la sua anima da racer voglia lasciarli correre, ma penso che arriveranno ad una conclusione dopo questa gara.” Il team principal della Mercedes ha quindi portato un esempio legato a situazioni vissute sulla propria pelle, raccontando come il team in passato abbia optato per scelte che favorissero una miglior gestione dei piloti nei frangenti più delicati. “Si sa come gestiamo queste situazioni e a suo tempo avevamo iniziato ad introdurre delle regole di ingaggio, per poi modificarle a favore di uno spirito più racing, perché erano troppo dure dal punto di vista dei piloti.”
Indipendentemente dal dualismo Norris-Piastri, Toto ha affermato di non avere dubbi sul fatto che il titolo costruttori stia prendendo la direzione di Woking, a discapito di una Red Bull colta improvvisamente impreparata. “Senz’altro non sono più la Red Bull dominante di inizio anno”, ha dichiarato alla stampa dopo la tappa di Monza. “Penso che Max sia stato in grado di proseguire un po’ grazie alle sue abilità, ma ora sembra che il loro valore puro sia questo. Probabilmente è stata una delle loro peggiori gare da molti anni ma chi sono io per dirlo, visto che abbiamo fatto due anni in cui non ha funzionato nulla, così come la Ferrari qualche gara fa.”
Wolff: “Il nostro programma Junior si è evoluto insieme allo sport”
Uno dei protagonisti del weekend d’Italia è stato senz’altro Andrea Kimi Antonelli. Il giovane talento bolognese ha vissuto una tre giorni dalla doppia faccia. Guardando alla pista, Kimi ha lasciato Monza con l’amaro in bocca dopo l’errore al volante della W15 nella sua prima sessione ufficiale, conclusa dopo pochi minuti contro le barriere della Parabolica. Un errore di gioventù, che farà senz’altro parte del suo processo di crescita, al quale si è aggiunto però un esito negativo del fine settimana di F2. Se la pista non ha riservato troppi sorrisi a Kimi, la giornata di sabato si è inaugurata con l’ufficialità del suo approdo in Mercedes dal 2025. Un annuncio che ha conclamato il completamento con successo del suo percorso nelle categorie propedeutiche, confermando la validità dell’accademia piloti Mercedes. “Man mano che lo sport è diventato più professionale, anche il nostro programma junior si è evoluto,” ha raccontato con orgoglio Toto Wolff, spiegando quando sia approfondito il focus dell’Academy sin dal mondo del Karting. “Oggi ci sono quattro piloti in griglia di partenza che devono una parte della loro carriera in F1 alla gestione del nostro programma Junior.” Una filiera che ha coltivato piloti del calibro di Albon, Ocon, Russell, Antonelli e che, guardando al futuro, possiede già ulteriori talenti pronti a sbocciare.