Zona grigia regolamentare: ecco l’inedita ala posteriore Aston Martin

Paolo D’Alessandro
29/07/2022

Autore: Piergiuseppe Donadoni, inviato a Budapest

Co Autori: Paolo D’Alessandro

I regolamenti 2022 hanno rivoluzionato completamente le Formula 1 per come le conoscevamo fino all’anno precedente. I team non hanno portato pressoché nulla di quello che era presente in macchina lo scorso anno, anche se sono stati utilizzati alcuni concetti aerodinamici noti, seppur adattati al nuovo concetto. Un esempio visivo è stata per esempio la McLaren che si è concentrata su una rivoluzione meccanica – sospensione anteriore pull rod e posteriore push rod – ma ha provato a perseguire concetti noti, salvo poi rivoluzionare un po’ il tutto con gli aggiornamenti di Barcellona e del Paul Ricard.

Le regole di quest’anno sono nate con l’idea di ridurre al minimo le turbolenze per chi è in scia, dando priorità ad un carico aerodinamico prodotto sotto al fondo – il noto effetto suolo – intervenendo sul bodywork ma anche ali anteriori e posteriori più semplificate. Come ogni regolamento appena nato, le aree grigie che i team riescono a trovare sono molteplici. Gli ingegneri provano a sfruttare qualsiasi cosa che le regole lasciano liberi di interpretare.

La nuova ala posteriore Aston Martin riprendi alcuni concetti dalla vecchia generazione

Una delle zone che più si è semplificata in questo 2022 è quella dell’ala posteriore. Abbiamo visto disegni molto più semplici e lineari, senza le complesse bandelle laterali (endplate) delle passate stagioni. Questo proprio per pulire quanto più possibile la scia, non sporcandola con la creazioni di vortici che aumenterebbero sicuramente il carico posteriore della macchina.

Il lavoro dei team però non si ferma mai e, anche prima della sosta, qualcuno ha deciso di ‘svelare’ un’idea che potrebbe far scuola. Certamente attirerà l’attenzione degli altri team e ne porterà all’analisi. L’Aston Martin a Budapest si presenta infatti con un’ala posteriore nuova e innovativa, pronta a ‘sfidare’ i regolamenti 2022. Fin qui abbiamo visto ali posteriori che subivano una progressiva transizione tra il mainplane e le bandelle laterale mentre l’anno scorso inceve eravamo abituati a vedere due elementi separati: il mainplane con l’ala mobile che si incastonavano negli endplate laterali, risultando due pezzi ben distinti. Il regolamento è stato scritto fissando dei raggi minimi che le squadre devono rispettare per costruire questo elemento, traducendosi fin qui in desing piuttosto simili.

Aston Martin ha trovato invece un modo per fare un passo indietro, avvicinandosi ai vecchi regolamenti ma rimanendo però all’interno delle nuove norme. Così in Ungheria è arrivata un’ala posteriore di nuova concezione, che Formu1a.uno può svelarvi in anteprima.

Il mainplane si inserisce nella struttura dell’ala posteriore, ma come vedete le paratie laterali sono più alte e creano un ‘ricciolo’ per il raccordo (che dalla parte più in alto si collega poi alla parte orizzontale dell’alettone), andando così a rispettare quelli che sono gli attuali regolamenti, ma con un disegno che ricorda maggiormente quanto vedevamo lo anno scorso.

 

Insomma, Aston Martin non sa solo copiare ma anche innovare; ne sono l’esempio il doppio t-tray di inizio stagione e, appunto, questa nuova ala posteriore.

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