Crisi Mercedes: in Spagna correttivi anti porpoising e seconda power unit

Rosario Giuliana
11 Mag, 2022

Autore: Rosario Giuliana

Co autori: Piergiuseppe Donadoni e Giuliano Duchessa

La trasferta americana di Miami ha visto Mercedes massimizzare nuovamente il risultato in gara con un quinto e sesto posto finale, a conferma di una W13 terza forza di questo mondiale 2022. Nella speciale graduatoria delle forze in campo, dietro di lei, Alfa Romeo poi McLaren e Alpine.

La scuderia di Brackley ha raccolto il massimo da una una vettura che per il momento risulta essere ben distante dalle prestazioni del duo Ferrari – Red Bull. Di fatto, seppur terza vettura per ordine di forza, la W13 è più incalzata dal gruppone di centro, che in grado di lottare per i primi quattro posti.

Russell fortunato come in Australia con una Safety Car al momento giusto

I due podi ottenuti in Bahrain e in Australia, non a caso, sono arrivati per via dei ritiri di RedBull o Ferrari. Il fatto di non avere un certo gap dal midfield mette in difficoltà i due piloti Hamilton e Russell, con una W13 che sembra soffrire maggiormente in qualifica rispetto al potenziale reale in condizioni di gara.

Sul giro secco entrambi i piloti sono costretti a dare il 100% per poter accedere alla Q3, a causa dei gap minimi fra le varie scuderie di centro gruppo. Diverse volte in questa prima fase di stagione Mercedes ha mancato l’appuntamento della top ten in qualifica con entrambi i piloti; a Miami è toccato a Russell rimanere fuori dalla Q3, qualificandosi al sabato solamente in dodicesima posizione.

Questo naturalmente complica ulteriormente gli weekend del team di Brackley, e se contiamo che la W13 non riesce nemmeno ad esprimere grandi doti velocistiche in rettilineo, possiamo capire come i piloti siano in difficoltà nei tentativi di rimonta. La gara di Russell a Miami ha avuto un senso grazie alla strategia improntata su una possibile uscita della Safety Car.

Mercedes ha scelto di partire con gomme Hard sulla macchina numero 63 per cercare di allungare il più possibile il primo stint con l’obiettivo di avere pista libera una volta che le altre vetture si fermavano per le loro soste, approfittando di un vantaggio sul passo rispetto agli altri, ma anche nell’attesa di una virtual o di una safety car, arrivata per grande fortuna di Russell al giro 41. Questa scelta come abbiamo visto ha pagato, anche nel confronto con Hamilton, il quale si è ritrovato sopravanzato dopo la ripartenza dal compagno di team con gomme più morbide e più fresche.

Il nuovo pacchetto introdotto a Miami poteva contare su ali più leggere

Il circuito cittadino di Miami è andato a mascherare i problemi di rimbalzo aerodinamico di queste monoposto 2022. Mercedes su tutte è fra le vetture che avrebbe potuto giovarne maggiormente di questo aspetto, soprattutto per la scarsa presenza di curve veloci in cui il porpoising va a limitare il carico aerodinamico generato dai condotti venturi.

A differenza del cittadino di Jeddah, Miami presentava meno tratti in cui si sta in appoggio, con più tratti lenti e di trazione divisi da rettilinei. L’assetto scelto da Mercedes per Miami era nell’ottica di ridurre al minimo il saltellamento, con un carico aerodinamico minimo sulle ali.

Rispetto a Jeddah, Mercedes ha portato a Miami un’ala posteriore nuova, più specifica per piste da medio-basso carico, con dei profili completamente orizzontali in stile Alpine. “Nelle precedenti piste da più basso carico abbiamo adattato l’ala con cui abbiamo iniziato la stagione. Quella vista qui a Miami è specificamente progettata per questo livello di deportanza.” ha fatto sapere Andrew Shovlin dal team campione del mondo.

L’ala posteriore Mercedes utilizzata a Miami – Illustrazione Rosario Giuliana

Il pacchetto di novità di Miami ha compreso anche una nuova ala anteriore, con un innovativo disegno della piastra terminale, che lascia spazio ad una vistosa apertura per l’out-wash del flusso nella zona raccordata. Nuovo anche il mainplane nella zona laterale, e diversa configurazione dei flap regolabili. Ali di nuova specifica che hanno permesso alla squadra campione del mondo di rivedere anche il loro peso, potendo risparmiare quindi qualche chilogrammo per una W13 che risulta ancora essere in sovrappeso rispetto al minimo fissato a 798 kg. Nuova era anche la beam wing, in cui è stata ridotta la corda dei due profili rispetto alla soluzione delle gare precedenti.

Mercedes inizia a mettere in dubbio il concetto aerodinamico ‘zero sidepods’

“E’ come se fra venerdì e sabato gli altri avessero progredito e noi no” – ha dichiarato Geroge Russell. Una cantilena che risuona spesso da questo inizio di stagione 2022 in casa Mercedes è quello di non riuscire a dare una spiegazione chiara a quelli che sono i problemi che di volta in volta di presentano. Questo è uno degli aspetti che per il momento preoccupa maggiormente Toto Wolff e l’intero team di uomini al lavoro per cercare di tornare al più presto competitivi.

Vero che le modifiche di setup apportate tra il venerdì e il sabato non hanno funzionato, accentuando il saltellamento aerodinamico, tuttavia, il team anglo tedesco non si spiega come la macchina sia risultata molto più lenta dopo essere tornati ad una configurazione molto simile a quella utilizzata il venerdì.

La W13 risulta essere una macchina molto sensibile a quelli che vengono definiti come ‘fattori esterni’, come meteo e condizioni della pista. “La W13 è un auto super difficile da guidare al limite, che entra e esce velocemente dalla finestra ideale delle prestazioni, il più delle volte rimane più fuori che dentro” ha affermato Wolff a Miami.

Mercedes W13: è sbagliato il concetto aerodinamico?

E’ anche per questo che a Brackley stanno iniziando a mettere in dubbio il concetto aerodinamico ‘zero sidepods’. A Miami, Toto Wolff ha affermato che il particolare e aggressivo concetto della W13 potrebbe causare “possibili instabilità” per via di un pavimento molto esposto al flusso d’aria. Tuttavia, il manager austriaco ha comunque affermato di continuare a credere che la versione utilizzata nella prima tre giorni di test al Montmelo sia “molto più lenta” almeno sulla carta. Scartato quindi un possibile ritorno o avvicinamento a quel concetto, certamente meno estremo e più convenzionale? “Non scarterei nulla” – ha fatto sapere il TP Mercedes.

A Barcellona un nuovo fondo e il secondo motore 

“Barcellona sarà sicuramente un momento molto importante poichè potremo correlare il ‘nuovo’ concetto con ciò che abbiamo utilizzato a febbraio”, sempre Toto Wolff. L’appuntamento annuale di maggio sulla pista di Barcellona è sempre stato considerato molto importante per quanto riguarda l’introduzione di sviluppi che vadano poi a indirizzare le sorti del campionato.

Mercedes ci arriva dopo due gare, Imola e Miami, dove sono state portate in pista delle novità aerodinamiche, con l’anticipazione dell’ala anteriore nell’appuntamento statunitense quando il suo debutto era previsto inizialmente per la Spagna. Nessuno dei due pacchetti era incentrato a risolvere il problema del saltellamento aerodinamico, bensì più piccoli correttivi aerodinamici a Imola, anche al fondo/diffusore, mentre il pacchetto di Miami incentrato maggiormente sul migliorare l’efficienza aerodinamica della W13. Secondo Mercedes è stato molto importante poter dividere gli aggiornamenti di normale adattamento o evoluzione aerodinamica da quelli che verranno per risolvere i problemi col porpoising e gli altri difetti della W13. Le ali portate a Miami hanno portato il vantaggio che la squadra anglo tedesca si aspettava.

Gli aggiornamenti introdotti a Imola sulla Mercedes W13 – Illustrazione Rosario Giuliana

A Imola il team di Brackley aveva introdotto i primi aggiornamenti anche per far fronte al sovrappeso della W13, ed avvicinarsi al limite minimo dei 798 kg, proseguiti poi, come già detto, a Miami con ali più leggere.

In Spagna arriveranno i primi veri correttivi anti porpoising per la W13, soprattutto con un nuovo fondo. Oltre ad aggiornamenti aerodinamici, a Barcellona dovrebbe debuttare la seconda Power Unit sulle W13 che, a quanto raccolto, potrà garantire un salto in avanti prestazionale. La prima unità, a quanto capito, non è stata utilizzata al massimo potenziale, tuttavia, a esplicita richiesta la squadra campione del mondo non ha voluto commentare se la seconda unità è una nuova specifica con interventi concessi dalla Fia per risolvere dei problemi di affidabilità emersi sui banchi, un po quanto concesso a Ferrari. Ulteriore cavalleria dovrebbe arrivare poi con la specifica 3, la quale dovrebbe debuttare più avanti nella stagione. L’obiettivo Mercedes di andare a caccia di Honda e soprattutto Ferrari in termini di prestazione motoristica.

Per concludere, la scuderia di Brackley effettuerà, prima del weekend spagnolo, il secondo e ultimo filming day concesso dalla Federazione nell’arco di una stagione. Cento chilometri che effettuerà anche Ferrari, il prossimo venerdì sulla velocissima pista brianzola di Monza.

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