Il Giappone torna ad essere terra di dominio per Verstappen, da quando la RB19 dell’Olandese è scesa in pista nella giornata di venerdì la sua superiorità è stata evidente a conferma che il gran premio di Singapore sia stato un caso a parte.
La Red Bull conquista il suo settimo titolo costruttori con 6 gran premi di anticipo, è difficile ricordare una supremazia del genere nel passato da parte di una scuderia, a testimoniarlo è il fatto che solo i punti di Verstappen basterebbero al team di Milton Keynes per essere in testa alla classifica costruttori. È una giornata speciale anche per la McLaren che completa il podio con la seconda posizione di Norris e la terza di Piastri, primo podio in carriera per l’australiano. Quarta posizione per Leclerc, che conduce una gara solida senza intoppi, dietro di lui Lewis Hamilton protagonista di numerosi duelli con il compagno di squadra, solo settimo dietro a Carlos Sainz. Alonso porta a casa nuovamente il massimo del risultato trovando l’ottava posizione e gli ennesimi punti, a completare la top ten le due alpine di Gasly ed Ocon. Da dimenticare per l’ennesima volta la gara di Perez, artefice di diversi errori banali che non ci si aspettano da un pilota con la sua esperienza.
Nella qualifica di ieri per la prima volta in questa stagione i valori in campo sono sembrati essere chiari anche tra gli inseguitori di un Max Verstappen imprendibile, è infatti proprio la McLaren a candidarsi come seconda forza e primi competitors dell’olandese, quarta e sesta scatteranno le due rosse di Leclerc e Sainz leggermente attardate tutto il weekend rispetto alla Orange.
La strategia più gettonata sembra essere quella di due soste sfruttando la gomma media e quella dura, più complicato l’azzardo di fare una sola sosta visto l’elevato degrado del venerdì. In attesa di mettere le mani sul terzo mondiale, Max Verstappen può oggi portare a casa il settimo mondiale per la Red Bull.
I primi 8 montano gomma media, ricercano uno start più aggressivo Tsunoda, Alonso, Lawson, Bottas, Stroll, Hulkenberg e Zhou che si presentano con gomma rossa allo spegnimento dei semafori.
La partenza è teatro di numerosi duelli in cui è l’aggressività di alcuni a farla da padrone, Verstappen copre l’attacco di Piastri chiudendolo all’interno permettendo così a Norris di sopravanzare il compagno di squadra sfruttando la traiettoria esterna.
Allo stesso modo, Perez, in maniera poco pulita rispetto al compagno di squadra, costringe Lewis Hamilton sull’erba; lo stesso Messicano, protagonista di una partenza a rilento viene attaccato da Carlos Sainz che lo supera agilmente.
La Safety car che esce al secondo giro è causata da un contatto tra Bottas e Albon in una dinamica simile all’incidente di Silverstone 2022 in cui era stato coinvolto proprio il pilota cinese che però questa volta ne esce incolume lasciando solo alcuni detriti sul circuito. La ripartenza vede Russel attaccare Hamilton all’ultima chicane, non si fa attendere la risposta del sette volte campione del mondo che ricambia il sorpasso dopo pochi metri infilandolo in curva 1.
Perez sembra essere entrato in confusione commettendo all’uscita dai box un errore banale, non rispettando la track position in cui si è trovato dopo essere transitato sulla linea bianca in uscita dal pit, l’errore gli costa 5 secondi di penalità, la stessa sentenza gli viene imposta dopo il suo tentativo di sorpasso su Magnussen che si gira dopo essere stato tamponato dallo stesso Perez, colpevole di aver totalmente sbagliato il punto di staccata, il Messicano sarà poi costretto al ritiro, così come le due Williams, Bottas e Stroll.
Al giro 14 Piastri rientra ai box e viene favorito dalla contemporanea uscita della virtual safety car per i detriti lasciati in pista dal contatto Perez-Magnussen. A esserne sfavorito è il compagno che al termine della VSC perde molto gap rispetto a Max Verstappen davanti e Charles Leclerc alle sue spalle. Pochi giri dopo si fermano Leclerc e Norris, rispettivamente gomma gialla e gomma dura, entrambi alle spalle di Piastri che si trova virtualmente secondo, la stessa strategia viene seguita dal resto dei top, fatta eccezione per Russel che allunga lo stint improvvisando una strategia basata su una sola sosta.
Durante il secondo stint è evidente la superiorità di Norris sul compagno di squadra, costretto dal team a cedere la posizione, nel mentre Verstappen prosegue la sua gara con la Red Bull in solitaria raramente inquadrata. Russel rientra ai box per montare gomma dura, 10 giri dopo la stessa cosa viene fatta da Leclerc e Hamilton con il Monegasco che tenta l’undercut senza successo. A riuscire in questa mossa è Hamilton che prende la posizione su Sainz, la gara nello stint finale è accesa dall’inseguimento di Piastri, Leclerc, Hamilton e Sainz di George Russel in terza posizione con gomme più usurate.Russel viene sopravanzato agilmente da tutti – una volta consumate le sue gomme – mentrer Leclerc deve inventarsi un grandissimo sorpasso in curva 1 all’esterno.
Un super Max Verstappen transita per primo sul traguardo tra i festeggiamenti nel box Red Bull per la vittoria del settimo titolo costruttori, Singapore è già ormai un lontano ricordo che l’olandese ha deciso di spazzare via fornendo una prestazione di dominio puro. La solidità della McLaren, ormai sempre competitiva, non è più una sorpresa, secondo Norris che chiude a 20 secondi da Max Verstappen, è la giornata delle prime volte per Piastri che porta a casa il primo podio in carriera. La Ferrari è rimasta dietro la McLaren in gara senza poter mai provare concreti tentativi di attacco. Il team di Maranello è riuscito però a contenere il possibile ritorno delle Mercedes, perdendo solo il confronto con Hamilton che chiude davanti a Sainz, Non paga però la strategia di Russell di una sola sosta, l’inglese chiude settimo.
Alonso e le due alpine di Gasly e Ocon completano la top 10.
Autore: Luca Vanzini