Autore: Rosario Giuliana
A livello di risultati, la lotta Red Bull – Ferrari è al momento totalmente a favore del team di Milton Keynes. Ciononostante, pare chiaro come la Ferrari F1-75 abbia preso la leadership in termini di prestazione pura rispetto alla RB18, con la vettura made in Maranello che si è dimostrata più competitiva della rivale anglo-austriaca ormai da una serie di gare.
Il circuito dell’Hungaroring è una pista dove è richiesta la massima incidenza delle ali per ottenere la miglior perfomance. Le numerose curve del tortuoso layout della pista ungherese richiedono il massimo dell’aderenza sugli pneumatici, al fine di ottenere una vettura precisa e reattiva. Aldilà di appellativo di “macchina migliore”, su circuiti simili all’Hungaroring la F1-75 ha performato meglio in linea generale rispetto alla Red Bull RB18.
Nell’ultimo periodo, il team di Milton Keynes ha lavorato intensamente sullo sviluppo e anche in Ungheria non sono mancate le novità tecniche. Se dovessimo inquadrare a livello tecnico il lavoro svolto dai tecnici del team anglo-austriaco dell’ultimo mese e mezzo, è evidente come Red Bull stia pian piano divergendo dal concetto iniziale di monoposto nella zona posteriore. A volte gli aggiornamenti hanno funzionato, altre volte no, come nel caso del fondo piatto ripreso da Ferrari.
La nuova beam wing rappresenta un taglio netto rispetto al vecchio concept pensato sulla RB18
La nuova beam wing introdotta in Ungheria va a combinarsi con gli sviluppi introdotti a Silverstone, quando Red Bull cambiò radicalmente il bodywork nella zona superiore del retrotreno. Il disegno della nuova beam wing dell’Ungheria è adesso in una veste che potremmo definire più convenzionale e più in linea con le soluzioni di tutti gli altri team.
Rispetto alla configurazione di inizio anno, l’elemento avente una corda maggiorata in questa nuova specifica è quello superiore, con un regolamento che concede una massimo di due profili distinti. Ad inzio stagione l’elemento più preponderante e di dimensioni maggiori fra i due concessi era nettamente quello inferiore, soprattutto nella configurazione da alto carico.
Il beam wing è stato l’elemento che ha subito più adattamenti aerodinamici nel corso di questa stagione per Red Bull. Naturalmente, eccezion fatta per il fondo, che rimane per tutti i team l’elemento che ha subito più sviluppi. La configurazione iniziale era abbastanza unica e singolare sulla RB18, con l’elemento inferiore che andava quasi ad aumentare il bordo di uscita del diffusore.
In Ungheria non sono mancate ulteriori novità al fondo, zona su cui Red Bull ha cambiato forme aerodinamiche in quantità innumerevoli negli ultimi Gran Premi. Lo sviluppo incessante che sta portando avanti il team di Milton Keynes è anche frutto di una strada intrapresa che non è stata esente dal trovare ostacoli. Dopo alcuni passi indietro fatti sulle novità di Silverstone, in Francia ha debuttato la nuova parte anteriore del fondo, provvista di una solo deviatore esterno, abbandonando di fatto la caratteristica forma a “forbice” di inizio stagione.
L’outer fence esterno – divenuto adesso unico – è stato opportunamente rinforzato dopo che erano stati evidenziati dei problemi strutturali che hanno portato anche al cedimento della deriva durante le prove in Francia sulla vettura di Max Verstappen.