Sainz a Fiorano per la riscossa Ferrari a Singapore

Paolo D’Alessandro
22 Set, 2022

Il momento del Cavallino Rampante non è dei più semplici. Nonostante un 2022 capace di rimetterlo in lotta per il titolo mondiale, le speranze sono già svanite prima della canonica sosta estiva, seppur non in modo aritmetico, a causa di evidenti problemi di affidabilità alla power unit italiana ed a delle scelte strategiche spesso molto discutibili. Il ritorno in pista è stato altrettanto traumatico per Charles Leclerc e Carlos Sainz. Nessun incidente, problema di affidabilità o di scelta strategica, bensì una vettura che si è dimostrata semplicemente poco competitiva nei confronti di Max Verstappen e della sua Red Bull.

Cosa e come sia stato possibile un calo di prestazioni di questo tipo è diventato argomento di discussione principale, anche più dello stesso strapotere della RB18 e delle possibilità di doppietta del team di Christian Horner. La nuova DT ha penalizzato la F1-75 specialmente a livello meccanico, ne abbiamo parlato proprio poche ore fa con quelli che erano chiaramente dei punti di forza Ferrari – trazione e curve lente in particolari – divenuti ora problemi e grattacapi per gli ingegneri e piloti.

Una F1-75 più nervosa e meno bilanciata complica il lavoro della Ferrari

Sin dalla prima gara in Bahrain, i tecnici hanno potuto ‘ammirare’ il risultato del lavoro svolto in fabbrica nei mesi precedenti. Una delle peculiarità della F1-75 era infatti di scendere in pista già con un setup (quasi) ottimale per l’appuntamento che si stava affrontando. Entrambe le F1-75 risultavano subito veloci e comode, in termini di assetto, ai piloti. Inoltre godevano di un’ampia finestra di utilizzo che non subiva troppo l’influenza del cambiamento di parametri ambientali (temperatura pista) o tecnici (altezze da terra). Adrian Newey stesso durante l’arco di questa stagione ha fatto i complimenti ai colleghi/rivali della Ferrari, constatando come a Maranello avessero prodotto un auto molto veloce “in tutte le condizioni, con qualsiasi gomma, temperatura e caratteristica della pista”. Un qualcosa che Red Bull non aveva, a causa del sovrappeso scelto come compromesso a causa delle poche ore per progettare la RB18 a causa dei limiti imposti (BoP aerodinamico) dalla Federazione e ad un mondiale 2021 giocatosi all’ultima gara, ma che adesso possiede ed invece Ferrari ha perso.

Esclusi importanti collegamenti con il nuovo fondo (Francia Spec), dopo un lavoro di raccolta dati svolto a Monza, l’attenzione dei tecnici del Cavallino si è riportata sul cercare di ritrovare il bilancio ideale della vettura tramite un lavoro prettamente di conoscenza della (nuova) F1-75, in termini soprattutto di assetto. Come analizzato precedentemente, la DT ha costretto ad una ‘rivoluzione’ in termini di altezze da terra e soprattutto l’adozione di un setup sospensivo molto più rigido. Questo ha compromesso il bilancio, che ha così innescato una serie di controindicazioni come la riduzione della finestra di utilizzo degli pneumatici per le F1-75, mai stato un vero problema nelle gare da Bahrain fino all’Ungheria.

Questi cambiamenti hanno privato le vettura di Sainz e Leclerc delle più importanti ‘armi’ con cui lottare in pista. Ferrari ha perso smalto in trazione e nei tratti medio-lenti – a causa della rigidità delle sospensioni accoppiata ad un altezza maggiore da terra. Questa combinazione di fattori l’ha privata di una parte di carico aerodinamcio efficiente, proveniente dal fondo e dal diffusore, ma soprattutto di quel grip meccanico che tanto esaltava la F1-75 nelle sezioni di pista con velocità inferiori ai 170-150 km/h. I tecnici stanno lavorando intensamente per ritrovare il bandolo della matassa.

La nuova F1-75ora richiede un maggior sforzo di comprensione e più lavoro al simulatore, ma soprattutto in pista, per trovare il giusto punto di equilibrio per essere competitiva. Sul giro secco il lavoro è semplificato dalla mescola nuova che fornisce più grip, ma a Maranello si lavora per migliorare il degrado e tornare veloce anche sulla lunga distanza, dove Mercedes sta diventando troppo spesso un pericolo.

Singapore pista perfetta per la ‘vecchia’ F1-75. Ferrari al lavoro con Sainz a Fiorano.

La prossima tappa del mondiale sarà Singapore, che dopo i problemi di Covid farà il suo ritorno nel calendario ed accoglierà il Circus tra poco più di una settimana. L’ultima volta che si è corso a Marina Bay, la Ferrari ha tirato fuori una perfomance sorprendente, con una situazione che a Maranello sperano possa verificarsi nuovamente. Arrivati da sfavoriti, il lavoro in fabbrica fu stato incredibile, sia a livello di simulazione che di aggiornamenti. Nel 2019 abbiamo assistito ad una lotta spettacolare per la Pole Position tra Charles Leclerc (pole), Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. In gara poi la rossa ha conquistato una doppietta, ultima vittoria del tedesco in Ferrari e in carriera, almeno per ora.

Se il team di Mattia Binotto potesse ripetere quanto fatto qualche anno fa, sarebbe un altro colpo a sorpresa. In molti si chiederanno il perchè, vista la competitività della F1-75. Singapore sarebbe stato il circuito ideale per la F1-75 che abbiamo visto fino all’Ungehria. Curve da bassa velocità, importanti doti di trazione richieste e rettilinei non eccessivamente lunghi da esaltare le doti di efficienza della RB18. Ben 16 curve saranno da percorrere a bassa velocità visto che nel 2019 quattro curve sotto i 100kmh e ben dodici al di sotto dei 150km/h. Oltre a ciò, da contare ben sei grandi zone di trazione.

Tuttavia, questo grosso stravolgimento di forze visto da Spa, dove Ferrari ha perso molto terreno in trazione, nel lento e nelle curve di media velocità, porta a mettere Verstappen come favorito e addirittura la Mercedes in lotta con questa Ferrari. Pensiamo solo ai pronostici pre Montecarlo e quanto davvero andavano forte le F1-75 nel Principato, salvo poi buttare al vento una possibile vittoria di Leclerc a causa di una sbagliata scelta strategica. Ma a Maranello non si arrendono e sono pronti a reagire.

Nel silenzio totale e alle spalle della fabbrica del Cavallino Rampante, in quel di Fiorano, Carlos Sainz nella giornata di Martedì è andato in pista con la F1-75 per il secondo ‘shooting day’ disponile di 15km. Secondo quanto raccolta da Formu1a.uno, lo spagnolo è stato impegnato in un lavoro di raccolta dati, per quello che un test cosi breve possa dare, ma non solo. Quei km sono stati utili per deliberare alcune novità che compariranno sulle F1-75 sul lentissimo tracciato di Marina Bay ed anche l’impostazione ‘base’ per la vettura che si presenterà in FP1. Inoltre è stata data importanza anche ad un lavoro sulle procedura di partenza. Lontana da occhi indiscreti dunque la Ferrari sta mettendo il massimo sforzo per tornare a vincere prima del termine della stagione. A Singapore rivedremo sicuramente la Ferrari in un assetto da alto carico ed infatti la F1-75 che è scesa in pista a Fiorano utilizzava l’ala posteriore da altissimo carico introdotta in Spagna e poi utilizzata anche a Montecarlo.

Tutte le ali posteriori portate in pista dalla Ferrari in questa prima metà di stagione 2022 – Illustrazione Rosario Giuliana

Il lavoro procede dunque spedito per reagire già in questo finale di stagione ma per essere pronti soprattutto ad affrontare un 2023 ancora da protagonisti; con il desiderio di lottare nei mondiali anche l’anno prossimo, sfuggiti troppo precocemente quest’anno.

Autori: Giuliano Duchessa & Paolo D’Alessandro
Co-Autore: Piergiuseppe Donadoni

Privacy Policy Cookie Policy