Sauber – Audi: Ferrari sarà motorista fino al 2025

Paolo D’Alessandro
8 Nov, 2022

La stagione 2022 dell’Alfa Romeo-Sauber era iniziata nel migliore dei modi e addirittura meglio di come pensavano ad Hinwil. I risultati delle prime gare la vedevano infatti gareggiare da quarta forza, in alcuni casi addirittura appena dietro a Ferrari e Red Bull. Se Guanyu Zhou ha pagato un po’ di inesperienza, spesso Valtteri Bottas è riuscito a capitalizzare il potenziale della vettura. Purtroppo a limitare i risultati della C42 ci sono stati diversi problemi di natura tecnica. La Power Unit Ferrari è stato un limite anche per loro, in aggiunta a ulteriori noie meccaniche dovute alle componenti che Alfa Romeo ha deciso di prodursi in loco, come ad esempio l’alloggiamento della trasmissione e tutto ciò che concerne l’idraulica della vettura 2022.

Il vantaggio iniziale era gran parte dovuto al peso della C42

L’Alfa Romeo è stata una delle vetture che, partendo già nel filming day e poi nelle primissime ore dei test prestagionali, ha patito molto il porpoising. Non tanto per una questione di filosofia aerodinamica della C42, quanto per un fondo progettato per essere molto leggero e sin troppo flessibile. La risoluzione definitiva a questo problema, se da un lato ha appesantito la C42, dall’altro ha permesso ai tecnici della squadra svizzera di sbloccare il potenziale della macchina, così da farsi trovare pronti per l’inizio della stagione. Le prime gare hanno qualificato la C42 come la sorpresa della stagione, con prestazioni incredibili che, in alcuni fine settimana, l’hanno messa in lotta addirittura con Mercedes. Il tutto lasciava presagire ad una stagione importante per Bottas e Zhou.

Uno dei vantaggi iniziali di cui ha goduto l’Alfa Romeo è stato quello di produrre una vettura molto leggera, l’unica al limite degli iniziali 795 kg di peso minimo imposto dal nuovo regolamento tecnico, concedendo ai tecnici di usare della zavorra sull’anteriore. Questo ha permesso di massimizzare fin da subito le prestazioni, sia in termini di chilogrammi (10 kg sono mediamente 3 decimi), che di distribuzione del peso, per adattarsi al meglio ai nuovi pneumatici Pirelli da 18”. Tutto l’opposto di Red Bull, per fare una comparazione tra vetture. Un bonus di cui la C42 ha goduto a lungo, ma che le altre squadre hanno poi provveduto a eliminare o quanto meno pian piano a minimizzare, grazie ai diversi pacchetti di sviluppo portati durante la parte iniziale e centrale della stagione. “La realtà è dura. Ad inizio stagione eravamo vicini a Red Bull e Ferrari, le possibilità di un podio erano decisamente migliori di adesso.” – ha fatto sapere Valtteri Bottas in Messico – “Ora un podio sarebbe come un miracolo perchè la Mercedes ha ormai raggiunto Ferrari e Red Bull mentre Alpine e McLaren sono diventate significativamente più forti. Noi ci siamo concentrati soprattutto sulla vettura del prossimo anno e speriamo di essere di nuovo più competitivi ad inizio 2023.ha concluso il finlandese.

La sesta posizione nel Costruttori vale 10 milioni di dollari in più

Dall’essere in lotta per le posizioni appena alle spalle del podio, alla conquista di soli due punti dal GP di Silverstone in poi (Monza e Messico). Con il progredire dei diretti competitors come Alpine e McLaren soprattutto, le prestazioni dell’Alfa Romeo – Sauber sono state pian piano offuscate. Importanti problemi di affidabilità non hanno permesso alla squadra svizzera di contenere il ritorno degli altri team, a cui si sono aggiunte scelte strategiche errate ed anche qualche errore dei piloti, più chiaramente eventi imprevedibili e sfortunati.

Il programma di aggiornamenti non è stato errato ma soltanto lento poiché i tecnici hanno faticato a comprendere gli sviluppi iniziali. Un qualcosa che è capitato a molte squadre: spesso un aggiornamento, che inizialmente sembrava perfettamente funzionante, ha poi portato fuori strada il team, in tema di assetti soprattutto e macro caratteristiche della vettura cambiate nel tempo, costringendo ad un nuovo lavoro di comprensione e ottimizzazione. In mezzo anche la scarsa conoscenza di questa nuova generazione di vetture che varie squadre hanno valutato essere ancora dei prototipi nella parte centrale della stagione.

Illustrazione Rosario Giuliana

Dopo quindi uno stallo prestazionale, l’Alfa Romeo ha portato in pista l’ultimo pacchetto di novità stagionale tra Suzuka ed Austin con un importante sviluppo nella zona di ingresso e sul bordo esterno del fondo, oltre che un’ala anteriore di chiara ispirazione Mercedes. Un aggiornamento mirato, che ha sbloccato nuovamente del potenziale sulla C42, seppur non sia bastato per riprendere la forma di inizio stagione. Anzi, ci sarà da difendere la sesta posizione mondiale da un importante attacco da parte di Aston Martin, a soli 4 punti di distanza dopo averne recuperati 23 nelle ultime quattro gare. La scorsa stagione quella posizione valeva 84 milioni mentre la settima 75 milioni. Tuttavia, in questa stagione 2022 la torta dei soldi che le squadre si divideranno sarà più grande; la sesta posizione potrà valere quindi oltre 90 milioni di dollari, con una differenza di oltre 10 milioni di dollari rispetto alla successiva.

In Messico, la C42 più vicina a Ferrari grazie ad una power unit non depotenziata 

La prestazione dell’Alfa Romeo nelle qualifiche messicane ha fatto ‘discutere’, soprattutto se messa a paragone con quella della Ferrari. La prestazione della F1-75 è stata senza dubbio deludente, dettata da vari fattori tra cui un accentuato depotenziamento (15 CV) dell’unità motrice a causa di problemi di surriscaldamento che potevano insorgere al gruppo turbocompressore. Un weekend decisamente storto per il team di Maranello, accentuato anche da un lavoro di preparazione non eccelso, che invece ha visto l’Alfa Romeo rinascere in qualifica, salvo poi perdersi in gara per via di scelte strategiche errate, come l’aver scommesso sulla scelta delle gomme dure, similmente a quanto fatto da Mercedes. Solo Zhou ha potuto sfruttare il compound Soft, ben più adatto delle Hard. Tuttavia il cinese, tredicesimo al traguardo, non è mai stato in corsa a punti: “Mi sono sacrificato per rallentare gli avversari e aiutare Valtteri” ha poi fatto sapere.

L’improvviso avvicinamento della C42 alle F1-75 è dovuto ad una diversa gestione delle Power Unit nell’arco della stagione. Dopo gli svariati problemi incontrati, che hanno portato Valtteri Bottas ad utilizzare ben sette turbocompressori e sette MGU-H, il team con sede a Hinwil ha deciso di scendere ad un compromesso ossia correre il resto della stagione con minori prestazioni da parte del motore italiano, riuscendo però ad arrivare al traguardo. Questo ha permesso ad Alfa Romeo di non dover depotenziare in Messico delle unità già di loro depotenziate sin da molti GP prima, portando quindi ad un avvicinamento delle prestazioni in qualifica con le F1-75, con Valtteri Bottas addirittura davanti a Charles Leclerc.

Sauber – Audi: Ferrari sarà motorista fino al 2025

Il team Sauber è stato uno dei più chiacchierati nelle ultime settimane poiché è stata ufficializzata la collaborazione con Audi, a partire dal 2026. Il colosso tedesco, in prima istanza, avrebbe voluto acquistare la McLaren. Tuttavia, a Woking hanno voluto mantenere la loro indipendenza e la trattativa non è andata in porto. Con Williams, Audi non è mai arrivata ad una trattativa vera e propria mentre con Sauber c’è stato subito interesse da ambo le parti per approfondire i discorsi. Dopo la partenza improvvisa di BMW, la squadra svizzera ha infatti più volte rischiato di finire KO e solo grazie al miliardario Rausing di Tetra-Pak è riuscita ad uscirne. “Audi è il miglior partner strategico per noi. Condividiamo i valori, le visioni e stiamo già guardando al futuro con grande fiducia, sperando di poterli aiutare a raggiungere i loro grandi obiettivi!” ha fatto sapere Finn Rausing, CEO di Sauber Holding, che manterrà una minoranza della squadra mentre al colosso tedesco andrà oltre il 75% del team. A Hinwil rimarrà la parte telaistica e aerodinamica del team mentre il motore verrà costruito interamente a Neuburg, in Baviera, dove, dallo scorso marzo più di 120 tecnici stanno lavorando sull’unità Audi 2026.

Intanto, la Sauber continuerà a viaggiare con le power unit Ferrari sino alla stagione 2025 compresa; non c’è infatti in previsione di modificare gli accordi intrapresi precedentemente all’accordo di acquisizione con Audi, anche perchè, con questa nuova generazione di vetture, il cambio di power unit è ancora più complicato rispetto alle precedenti. Mentre il title sponsor, Alfa Romeo, se ne andrà alla fine della prossima stagione, come già precedentemente concordato. “La partnership che abbiamo avuto con Sauber è stata di qualità e l’abbiamo sfruttata molto bene sul mercato durante il periodo di ripresa del nostro marchio.” – ha fatto sapere il CEO di Stellantis, Tavares – “Oggi Alfa Romeo è in piena crescita, con un marchio molto redditizio. Non resteremo in F1 poiché preferiamo destinare in altri ambiti l’enorme mole di risorse che richiede la massima categoria del Motorsport”.

Autori: Paolo D’Alessandro & Piergiuseppe Donadoni

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