Verstappen conquista la Pole, Leclerc secondo. Mercedes in difficoltà.

Paolo D’Alessandro
22 Apr, 2022


Autore:
Paolo D’Alessandro
Co-Autore:
Piergiuseppe Donadoni & Giuliano Duchessa

Il primo Venerdì europeo della Formula 1 non è stato clemente con team e tifosi riservando una giornata di pioggia e temperature fredde dalla quale Max Verstappen spunta ‘vincitore.

I piani di sviluppo delle squadre sono stati in parte rivisti ma, tranne Ferrari tutti sono riusciti a portare diversi componenti – più o meno importanti – con focus principale sulla riduzione del peso per diverse squadre.

Le Fp1 sono state disputate sotto la pioggia, con condizioni di bagnato estreme in fatto di temperature e quantità d’acqua in pista tanto che Mario Isola, ai microfoni di Sky Sport, ha dichiarato che le gomme Full Wet hanno avuto diversi problemi ad essere messe in temperature, così come le Intermedie seppur in maniera minore. Pochi team riuscivano a sfruttare al meglio gli pneumatici, tra questi la Ferrari. Toto Wolff alla fine delle FP1 – dove la Mercedes ha chiuso con Russell nono e Hamilton diciottesimo con distacchi superiori ai cinque secondi – ha parlato di mancanza di grip sulle gomme, indicando solo la Ferrari come unica squadra ad aver trovato la chiave per farle funzionare, trovando tempi competitivi.

Come RedBull è riuscita a prendersi la Pole Position?

Durante le prove libere 1 sembrava non esserci lotta tra Ferrari e RedBull, a vantaggio dei ‘padroni di casa’, ma alla fine a partire davanti a tutti nella Sprint Race di domani sarà il campione del mondo olandese. Il team di Adrian Newey a Imola si è presentato con una macchina molto simile a quella vista a Melbourne, con due sostanziali novità: un’appendice aerodinamica nella zona del T-Tray – soluzione adottata già da Aston Martin e Ferrari – e soprattutto nuove parti, più leggere, per iniziare la ‘dieta dimagrante’ annunciata da tempo.

Dopo una sessione di prove libere in difficoltà, durante le qualifiche,  la RB18 è tornata a sfidare la Ferrari e sia nel Q2 che specialmente nel Q3 è stata capace di sfruttare i suoi maggiori pregi nel singolo giro veloce.
La RedBull di Verstappen infatti è riuscita a mettere in temperatura le gomme immediatamente, potendo così far segnare un tempo competitivo al primo giro. Questa è una caratteristica che in Qualifica aiuta certamente il team di Christian Horner, che dovrà però migliorare poi nella gestione degli pneumatici durante la gara, un aspetto che sarà possibile valutare nella giornata di domani durante le FP2.

Un sospetto sulla validità della Pole Position di Max Verstappen può essere venuta riguardo la bandiera gialla causa da Valtteri Bottas, ma l’olandese è stato impeccabile ai fini del regolamento. Ascoltando l’audio on board, analizzando i dati dei minisettori e dell’acceleratore, è evidente che Verstappen ha alzato il piede proprio nella zona dove il pilota dell’Alfa Romeo ha parcheggiato la macchina, scampando così ad un eventuale investigazione. Un aiuto per lui è venuto da una pista nettamente migliora in quegli istanti e che gli hanno permesso di chiudere il giro e migliorare nettamente, pur alzando il piede in quel tratto iniziale del terzo settore.

Ferrari aveva il potenziale per la Pole Position?

“Ah, peccato! Avevamo il passo” si è espresso subito a caldo nel Team Radio Charles Leclerc. In queste poche parole c’è la frustrazione del monegasco che ha pagato a caro prezzo una decisione strategica presa durante la Qualifica.


La F1-75 è una vettura molto dolce sugli pneumatici e questo è un punto di forza che in gara ha già fatto la differenza in Bahrain e in Australia, ma che nella sessione di Qualifica può diventare un limite se i piloti non riescono a fare il giro di preparazione come si deve. In questo caso per avere in particolare l’asse anteriore pronto servivano due giri di riscaldamento, un qualcosa che è mancato a causa delle varie bandiere gialle e rosse.

Il giro buono fatto siglare da Charles nel Q3 1.28.778 è stato fatto registrare al primo giro push, con Verstappen che aveva fatto un giro 20 millesimi più lento. L’Olandese poi ha deciso di spingere subito per un secondo tentativo – che gli è poi valsa la pole – mentre Leclerc ha alzato il piede per provare a conservare la gomma per un doppio tentativo finale. “Ho fatto una scelta di raffreddare le gomme per avere due giri dopo, che era l’ideale per noi, ma poi la bandiera rossa ha complicato i piani ed era difficile avere le temperature giuste nel primo giro”. Queste le sue parole nel post gara. Una scelta dunque che non ha pagato, ma che non fa perdere d’umore pilota e squadra, consapevoli che il potenziale per essere davanti c’è.

Il team infatti è soddisfatto per il lavoro fatto con il monegasco visto che l’obiettivo era mettere la macchina in prima fila senza errori. “Se siamo delusi per un P2 in queste condizioni vuol dire che non è male. P1 sarebbe stato bello qui a Imola.”

Un risultato fondamentale anche perché la Ferrari, dopo il grande potenziale espresso al mattino e durante la Qualifica, è arrivata in Q3 con una sola macchina capace di poter scendere in pista.

Carlos Sainz a muro durante il Q2, un piccolo errore pagato caro.

Il rinnovo di contratto al momento non ha portato fortuna al pilota spagnolo che, proprio come a Melbourne, era sembrato in grande forma e stava avendo un ritmo che l’avrebbe messo tra i favoriti per la lotta alla Pole Position. Purtroppo un minimo errore alla Rivazza gli è costato caro, sempre che di ‘chiaro errore’ si possa parlare.


“Non ho ancora capito bene cosa sia successo, Non stavo spingendo al limite. Ho semplicemente perso la macchina, devo capire perché. Chiedo scusa alla squadra. Manca la Sprint dove potremo rimontare, ma non è l’ideale per iniziare”. Sainz era chiaramente rammaricato per questo risultato che lo vedrà scattare in decima posizione, se non vi saranno problemi sulla sua macchina, nella giornata di domani. Il potenziale della F1-75 gli potrà permettere certamente di rimontare, anche grazie all’ausilio della PU2, ma servirà certamente più calma rispetto a Melbourne, pensando che l’obiettivo finale sarà fare più punti possibili nella giornata di Domenica.

La Mercedes delude e scivola in classifica: quali sono i problemi della W13?

Il Team era entrato nel weekend con buone sensazioni, sperando che il layout di Imola avrebbe potuto sposarsi meglio con le caratteristiche della W13 che fin qui ha sofferto i lunghi rettilinei e le curve veloci dove loro – a differenza di Ferrari – vengono danneggiati in modo pesante dal porpoising.

La domanda che tutti si pongono è come mai il porpoising non sta danneggiando la Ferrari tanto quanto sta succedendo a loro? Mercedes continua a rimarcare la differenza tra i due tipi di saltellamento che si possono manifestare sulle vetture. La F1-75 infatti accusa questo problema solamente alle alte velocità sul rettilineo, ma poi la macchina si ricompone e permette ai suoi piloti di approcciare le curve con fiducia sapendo di avere una piattaforma aerodinamica stabile, che è quello che invece manca agli avversari.

La W13 infatti ha un problema di porpoising che si manifesta anche quando sono all’interno delle curve – innescando di conseguenza anche a velocità più basse di quanto succede sulla Ferrari – rendendo instabile il carico che la vettura può generare. Questo problema rende la vettura più imprevedibile per i piloti. Gli ingegneri continuano a non trovare una soluzione, nonostante i vari cambi di setup e di componenti messi sulla vettura, tanto da essersi ricorsi a dei sensori posti sulle macchine durante tutto il weekend di Melbourne e che sono ricomparsi anche qui ad Imola. Una notizia non del tutto positiva è l’impressione che si ha da bordo pista della W13: la macchina non sembra male, ma il cronometro piange. E questo fa tornare in mente una dichiarazione di non tanto tempo fa di Lewis Hamilton “Guidi, pensi di aver fatto un buon giro, guardi il tempo e capisci che invece non è stato un buon giro”


A complicare la situazione per loro è intervenuto il format della Sprint Race. Secondo quanto appreso da formu1a.uno infatti, la Mercedes per estrarre il potenziale dalla W13 ha bisogno dell’intero weekend di lavoro nella sua programmazione classica. I limiti del progetto al momento sono evidenti, il livello della Mercedes è ancora ben lontano da Ferrari e RedBull, ma in questo Venerdì di Imola si sono ritrovati a scivolare indietro rischiando l’esclusione in Q1, fermandosi comunque in Q2, classificandosi undicesimi con Russell e tredicesimi con Hamilton. Era dal 2012 che due Mercedes non comparivano in Q3. Il poco tempo avuto a disposizione ha impedito di lavorare al meglio sulla macchina e questo ha comportato che sono andati in Qualifica senza riuscire a trovare il meglio che la W13 può offrire.

In un freddo Venerdì di Imola la F1 ha “riscaldato” i tifosi dando un ghiotto antipasto di quanto possiamo attenderci tra Sprint Race e Gara. Ancora una volta sarà Max Verstappen vs Charles Leclerc, un duello oramai atteso ogni weekend.