Ala McLaren: Red Bull chiede chiarimenti, FIA esamina i dati di Baku

Giuliano Duchessa, Piergiuseppe Donadoni, Luca Manacorda
19/09/2024

Mentre Oscar Piastri era ancora intento a festeggiare sul podio di Baku la sudata vittoria nel GP Azerbaijan, sui social network la sua McLaren MCL38 finiva al centro dei sospetti. Le immagini registrate dall’onboard camera puntata verso l’ala posteriore, infatti, mostravano come alle alte velocità il flap mobile, specialmente ai lati, si aprisse separandosi dal main plain in particolare ai lati, creando uno spazio che riproduce in piccolo l’effetto di quando si utilizza il DRS. L’andamento della gara di Baku ha reso fondamentale il ruolo di questo “trucco”, aiutando l’australiano a difendersi dagli attacchi di Charles Leclerc sul lungo rettilineo d’arrivo, con il monegasco che in pochissime occasioni è riuscito ad abbozzare una manovra di sorpasso senza mai avere l’occasione di affondare il colpo. Il pilota della Ferrari aveva poi sottolineato nelle sue dichiarazioni come la velocità di punta della McLaren anche senza DRS gli era di fatto costata la vittoria, impedendogli di restituire il sorpasso a Piastri come invece aveva ritenuto altamente possibile nel momento in cui l’australiano gli aveva tolto il comando della gara.

Le verifiche tecniche sulla vettura di Piastri dopo Baku

Curiosamente, proprio la monoposto numero 81 è stata sorteggiata tra le prime 10 classificate del GP Azerbaijan per le consuete ispezioni post gara più approfondite. Si tratta di un controllo di routine che viene effettuato dopo ogni appuntamento, quindi non ha nessun collegamento con lo scalpore destato dalle immagini dell’alettone posteriore della McLaren, e si concentra peraltro su altri componenti. Sulla vettura di Piastri sono stati ispezionati ad esempio i condotti di raffreddamento interni, i sensori e gli attuatori relativi al sistema frenante posteriore nonché verificata l’eventuale presenza di meccanismi che possono fornire coppie frenanti asimmetriche per un dato asse, altro tema molto discusso nelle scorse settimane. I tecnici guidati da Jo Bauer, Delegato Tecnico della F1, hanno trovato conformi al Regolamento Tecnico tutti i componenti ispezionati.

McLaren Azerbaijan ala

FIA: “Monitoriamo la flessibilità della carrozzeria su tutte le auto”

Qualcosa comunque si sta muovendo, dato che la FIA ha spiegato di essere impegnata ad analizzare i dati e le prove emerse nel corso del weekend del GP Azerbaijan: “La FIA sta monitorando attentamente la flessibilità della carrozzeria su tutte le auto e si riserva il diritto di richiedere ai team di apportare modifiche in qualsiasi momento durante la stagione – si legge in un comunicato diffuso questa mattina – Tuttavia, se un team supera con successo tutti i test di deflessione e aderisce ai regolamenti e alle direttive tecniche, è considerato pienamente conforme e non verranno intraprese ulteriori azioni. La FIA sta attualmente esaminando i dati e qualsiasi ulteriore prova emersa dal GP di Baku e sta valutando eventuali misure di mitigazione per l’implementazione futura. Ciò fa parte del processo standard quando si esamina la legalità tecnica e la FIA mantiene l’autorità di introdurre modifiche normative durante la stagione, se necessario“.

Ala posteriore McLaren: la mossa della Red Bull

Dietro questa iniziativa della Federazione c’è la richiesta di chiarimenti avanzata dopo Baku dalla Red Bull, scavalcata domenica in testa al campionato Costruttori, che assieme alla Ferrari aveva già chiesto alla FIA di verificare la flessibilità dell’ala anteriore sia della vettura del team di Woking sia di quella della Mercedes. Il particolare finito al centro delle attenzioni viene utilizzato per l’ala posteriore da medio e basso carico ed è stato utilizzato finora a Silverstone, Spa, Monza e Baku. Non dovrebbe invece essere portato a Singapore, tracciato che richiede un maggior carico aerodinamico rispetto a questi circuiti.

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