Briatore: “Pulizia in Alpine per tornare ad essere un Racing Team”

Paolo D’Alessandro
04/11/2024

La sorpresa del weekend del Brasile è stata senza dubbio l’Alpine, che ha conquistato un clamoroso doppio podio ed è stata in lotta per la vittoria fino alla ripartenza finale, dove poi Max Verstappen ha superato Esteban Ocon ed ha allungato a suon di giri veloci. Il risultato però è stato strabiliante comunque ed ha permesso al team francese un balzo in avanti nella classifica costruttori che è anche un po’ frutto del lavoro che Flavio Briatore sta portando avanti dal suo arrivo, come braccio destro di Luca de Meo, supportando il nuovo team principal. Oliver Oakes.

Briatore: “Piloti straordinari, Alpine una macchina forte sul bagnato. Il risultato del Brasile vale 29,2 milioni”

La prestazione Alpine in quel di Interlagos ha sorpreso molti ed ha dato una scossa non indifferente al mondiale costruttori, permettendo all’ex Renault di passare dalla nona posizione alla sesta, saltando davanti a Williams, Haas e Racing Bulls in un colpo solo. Un risultato sorprendente che Flavio Briatore, ai microfoni di Sky Sport F1, ha sottolineato e, scherzando, ha subito puntualizzato “Vale 29,2 milioni, è la prima cosa che ho chiesto” ha rivelato sorridente. Il risultato del Brasile è stato possibile grazie ad un insieme di variabili, tra tracciato e condizioni, ma anche alla prestazione dei piloti “I piloti sono stati straordinari, non gli si può dire niente. Ocon sul bagnato è stato battuto solo da Verstappen e Gasly ha fatto il suo dovere” ha dichiarato Briatore. Le condizioni poi sono state favorevoli poi all’Alpine, soprattutto perché ha annullato un grosso deficit della macchina francese “Paghiamo 3 decimi di motore e sul bagnato questo gap si annulla”.

Non solo questo, ma secondo Flavio Briatore l’Alpine è una macchina particolarmente forte sul bagnato, come si è manifestato appunto sul Brasile, ma questo non può bastare. “A Las Vegas soffriremo perché è una pista di motore e dubito che le prossime 3 gare saranno bagnate, e quindi noi dovremo migliorare ancora”. Non è però questo il momento di vedere un altro salto da parte dell’Alpine, che sta ora seguendo una traiettoria di sviluppo ben precisa e che è focalizzata al 2025. In Brasile però la competitività dell’Alpine ha permesso di prendersi qualche rischio calcolato, che a posteriori ha poi ripagato “Quando sei veloce puoi prenderti più rischi. Siamo stati fuori aspettando la bandiera rossa, ma perché eravamo competitivi. Se fossimo stati a centro gruppo non sarebbe cambiato nulla”.

Briatore

Dal suo arrivo in Alpine, Flavio Briatore è stato comunque tra i responsabili di diverse importanti decisioni tra cui il chiudere lo stabilimento di Viry Chatillon e diventare team cliente dal 2026 e quella di cambiamenti importanti all’interno dell’organigramma, con il taglio di diverso personale. “Abbiamo fatto un po’ di pulizie di Pasqua per tornare ad avere un Alpine che sia Racing Team e non Corporate. Il Team Alpine UK è indipendente dal resto e tutto ciò che non riguarda la F1 sta uscendo o è uscito. Siamo passati da 1150 dipendenti ad 850 dipendenti” ha rivelato il manager italiano. In merito al lavoro che la squadra sta portando avanti in questa stagione e soprattutto in vista del prossimo, Briatore è stato molto chiaro. Ho concesso un solo step di sviluppo in funzione del progetto 2025, per non disturbare troppo il lavoro sulla macchina del prossimo anno. La cosa positiva è che rispetto ad altri, il nostro step è stato un passo avanti e non uno indietro, quindi complimenti agli ingegneri”. Come noto, il grosso problema dell’Alpine è riferito alla Power Unit a cui mancano circa 15cv rispetto alle unità dei rivali “Lo sappiamo e dobbiamo concentrarci nel fare una macchina migliore nell’aerodinamica e nella gestione gomme, non dobbiamo piangerci addosso“.

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