GP Spagna: degrado gomme chiave per la scelta strategica

Luca Manacorda
17/06/2024

Dopo la breve parentesi in Canada, la F1 torna in Europa per il GP Spagna. L’appuntamento sul Circuit de Catalunya di Barcellona è tra i più impegnativi dal punto di vista tecnico e delle gomme, sottoposte a tutte le possibili tipologie di curve. Come d’abitudine, Pirelli ha dunque scelto per questa gara le tre mescole da asciutto più dure tra quelle a disposizione per la stagione 2024: C1 come Hard, C2 come Medium e C3 come Soft.

Attenzione particolare agli pneumatici sul lato sinistro della vettura

Il circuito che sorge a Montmeló presenta in particolare tre curvoni da percorrere ad alta velocità, esercitando elevate forze laterali sugli pneumatici: curva 3, salendo dopo la prima variante del tracciato, e le curve 13 e 14, tornate ad essere affrontate ad alta velocità dopo la rimozione della lenta chicane utilizzata dal 2007 al 2023 con l’intento di rendere più semplici i sorpassi sul lungo rettilineo d’arrivo.

Sono in particolare le gomme sul lato sinistro delle monoposto a subire le maggiori sollecitazioni: non solo le tre curve citate, ma in totale 9 sulle 14 che si affrontano in un giro completo sono verso destra e dunque più critiche per le coperture sulla parte esterna delle monoposto. Alle forze laterali importanti bisogna poi aggiungere le caratteristiche di un asfalto che offre un’aderenza media e un livello di abrasività piuttosto elevato.

Pirelli GP Spagna

Il calendario sempre più affollato del Mondiale di F1 ha fatto sì che il GP Spagna venga disputato tre settimane dopo rispetto alla tradizionale collocazione primaverile (con l’eccezione della stagione 2020, condizionata dalla pandemia di Covid che portò il Circus a Barcellona a metà agosto): ciò potrebbe rendere il caldo un fattore anche nella scelta delle strategie e delle mescole, svantaggiando la Pirelli C3 Soft che fu scelta da ben 16 piloti nell’edizione del 2023. Al momento il meteo prevede per il weekend cielo sereno, ma temperature contenute, con 24 gradi di massima domenica. L’asfalto potrebbe comunque toccare valori molto più elevati per via dell’irraggiamento solare tipicamente estivo.

Strategia: possibile una grande varietà di scelte

Proprio tutti i fattori legati a caratteristiche del circuito e meteo rendono il GP Spagna potenzialmente una delle gare in cui sarà possibile per i team variare maggiormente tra le strategie. Secondo Pirelli, la doppia sosta sembra l’opzione più veloce, con la possibilità di variare tra tutte e tre le mescole, ma in caso di degrado accentuato potremmo vedere piloti optare addirittura per le tre soste e per una condotta di gara aggressiva.

Con le attuali monoposto i sorpassi a Barcellona sono diventati più semplici, tanto che lo scorso anno la gara è stata tra le quattro che ne hanno contati di più. Ottenere la pole position rimane comunque cruciale: dalla prima edizione del 1991, sono ben 24 le volte dove ha vinto chi partiva per primo, mentre in altri 4 casi il poleman è stato costretto al ritiro.

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