Dopo la vittoria di Miami, la McLaren si è confermata la più accesa rivale di Max Verstappen anche a Imola. Il pacchetto di aggiornamenti introdotto in Florida continua a dare ottime risposte e nel risultato finale del team di Woking nel GP Emilia Romagna c’è spazio anche per i rimpianti. Per Lando Norris in ottica puramente teorica, dato che al britannico sarebbe servito qualche giro extra per attaccare Verstappen dopo aver raggiunto la zona DRS proprio nell’ultima tornata, mentre per Oscar Piastri in maniera molto più concreta e legata alla penalità presa ieri che lo ha fatto scalare dal secondo al quinto posto sulla griglia di partenza.
Norris: gestione gomme fattore chiave per la rimonta finale
Sotto alla bandiera a scacchi, Norris è transitato ad appena 725 millesimi da Verstappen. Parlando della vittoria solo sfiorata, il pilota della McLaren h dichiarato: “Mi sarebbe piaciuto avere un giro in più, sicuramente mi avrebbe dato un’opportunità più grande alla curva 1 perché stavo avendo il DRS per la prima volta e non ero tanto dietro a Max. Chi lo sa, però è andata così, io ho fatto il meglio che potevo. Guidare meglio o gestire meglio le gomme non era possibile e il passo alla fine era fortissimo, quindi ci sono tanti aspetti positivi“. L’amarezza per il trionfo a un passo è però inferiore alla soddisfazione per l’ennesima bella prestazione: “È un peccato perché quando sei così vicino alla vittoria, e hai vinto appena un paio di settimane prima, conosci quella sensazione e cosa provi e vuoi ancora di più la vittoria. Quando ti mancano 6-7 decimi fa male, ma è andata così e sono contento comunque“.
L’andamento della gara di Norris è stato molto altalenante. In avvio il britannico non è riuscito a tenere il passo di Verstappen e all’inizio del secondo stint la Ferrari di Charles Leclerc si è fatta sotto fino a entrare in zona DRS. Gli ultimi 15 giri, però, il numero 4 della McLaren ha tenuto un passo insostenibile per tutti gli avversari: “Nel primo stint eravamo molto lenti e all’inizio del secondo ero estremamente lento, poi invece alla fine ero velocissimo – ha confermato Norris prima di spiegarne la causa – È dovuto molto al bilanciamento della mia macchina, faticavo con le gomme posteriori e in quel caso ero lento. Nel primo stint avevo molto degrado al posteriore e niente all’anteriore. Nel secondo stint ho fatto tutto il possibile per risparmiare le gomme posteriori e usare le anteriori ed è andato tutto bene. È una linea molto sottile ed è difficile far funzionare le gomme“.
Piastri: “Norris ha gestito meglio le gomme”
Il potenziale per una gara analoga a quella di Norris lo aveva anche Oscar Piastri, ma l’australiano ha dovuto fare i conti con il traffico delle Ferrari dopo la retrocessione in quinta posizione. L’australiano è stato autore di un buono scatto al via, ma senza guadagnare posizioni, mostrando nel corso del primo stint di avere più velocità di Carlos Sainz, non riuscendo però ad affondare il colpo nonostante l’aiuto del DRS. Il sorpasso sullo spagnolo è poi avvenuto grazie alla strategia, con la McLaren che ha richiamato prima l’australiano sfruttando poi l’undercut sul ferrarista.
Parlando della sua gara, Piastri ha spiegato come la lotta con le Ferrari non gli abbia permesso di gestire le gomme come fatto invece egregiamente da Norris nel secondo stint: “Nel primo stint sono stato un po’ frenato ed è stato un po’ un peccato. Mi sarebbe piaciuto passare le Ferrari e spingere un po’ di più, poi nella seconda metà del secondo stint probabilmente Lando ha saputo gestire le gomme meglio. Io ho spinto tantissimo per fare l’undercut su Sainz, poi ho cercato di tenere il ritmo di Leclerc. Lui però ha introdotto meglio le gomme nuove e da parte mia sono stato un po’ più debole in quel secondo stint“.