E’ passato praticamente un anno dall’insediamento di Frederic Vasseur come nuovo Team Principal Ferrari e, come di consueto, ha tenuto nella sede del Cavallino l’annuale pranzo natalizio con la stampa seleziona che segue la F1. Questa è stata l’occasione per fare un punto della situazione. Ma non solo, perché è già tempo di parlare di futuro e la presentazione della nuova vettura ha già una data fissata: il 13 Febbraio. In barba alla scaramanzia, soprattutto spagnola, con Vasseur che è stato molo schietta “Non è una questione di scaramanzia, ma di Downforce”. Un giorno prima di San Valentino, in un periodo molto frenetico per la F1, con i tempi ristretti vista la vicinanza dei test del Bahrain.
Prima di iniziare con il pranzo e soprattutto con le domande da parte dei giornalisti, Frederic Vasseur insieme a tutti i presenti ha tenuto nn momento di raccoglimento in memoria del compianto Alberto Antonini, scomparso recentemente e che oltre ad essere un giornalista e commentatore di Formula 1, ha passato diversi anni in Ferrari come capo della comunicazione.
Vasseur: “Primi mesi difficili, sono fiero della reazione del team. Mai vissuta una Monza così. Pressione dei tifosi positiva”
Le aspettative per una squadra come la Ferrari sono sempre le più alti. Un risultato diverso da quello del mondiale è subito ritenuto un fallimento. Frederic Vasseur l’ha capito sin dal primo momento in cui ha messo piede a Maranello che questo posto è unico. “Sono vivo, e questo è positivo. La situazione è migliore dell’anno scorso perché ero arrivato a ridosso della presentazione e dei test. C’era tanto da scoprire e da fare. E’ un processo che non finisce mai. Si può sempre fare meglio, ma siamo in buon stato di forma” Il Team Principal si è focalizzato più volte sul finire in crescendo della stagione da parte di Ferrari, precisando però che non bisogna mai fermarsi. Il bilancio del suo primo anno è iniziato dalla fine, ossia dal risultato conquistato in pista con il terzo posto nel Mondiale costruttori. Un qualcosa di deludente anche viste le dichiarazioni di Benedetto Vigna e le aspettative di John Elkann che appurato di non poter lottare per il mondiale, puntavano ad almeno al secondo posto seppur siano i primi dei perdenti “E noi quindi siamo i secondi dei perdenti” ha sdrammatizzato Vasseur con una battuta.
Riguardo i rapporti però con la proprietà si è mostrato sereno parlando di un confronto quotidiano con Presidente e Amministratore Delegato “Nessuno è felice di com’è iniziata la stagione. Abbiamo avuto troppi problemi di affidabilità e di prestazione, ma quello che va sottolineato è la reazione della squadra. Non amo le statistiche, ma mi aiutano in questo caso. Abbiamo fatto 5 Pole Position nelle ultime 8 gare, qualcosa di simile ed abbiamo lottato con Max in alcune occasioni. Non serve che Vigna o Elkann mi dicano qualcosa sul risultato (P3), ma sono felice della reazione nell’ultima parte di stagione“. C’è stato modo anche di analizzare la parte più passionale del ruolo di Team Principal Ferrari. Definita spessa come la posizione più scomoda da assumere in Formula 1 a causa della tantissima pressione. Frederic Vasseur ha analizzato questo particolare, sottolineando come in ogni squadra ci sia pressione, seppur in modo diverso. E quella della Scuderia di Maranello è più particolare di altre. “Qui la pressione viene da fuori, dai tifosi ma è positiva”
Parlando del passato Vasseur ha fatto un esempio di pressione stressante che “si vive nei piccoli team. A volte sai che una P9 o P10 all’ultima gara decide il tuo futuro. Ricordo ancora la Manor in Brasile, nel 2016. Arrivarono undicesimi e il giorno dopo il team chiudette.” Un qualcosa di profondamente diverso da quello che si vive stando al timone di una squadra come Ferrari, la quale porta con se una passione che il francese non ha mai vissuto prima “Ricordo quando facevo eventi come questo con un team francese, c’erano solo 6 giornalisti.” ha rivelato con una battuta agli ospiti presenti con lui. “Sono stato sorpreso di quanto successo a Monza. Venivamo da un momento brutto, dopo Zandvoort, ma i tifosi erano lì a supportarci da giorni prima. C’erano persone senza biglietti che aspettavano i piloti per dargli energia positiva. Tutto il weekend è stato incredibile, fino al podio dopo la gara. Ho fatto Monza un sacco di volte, ma questa è stata senza dubbio la migliore.”
Vasseur: “Con i regolamenti stabili si può pensare di avvicinarsi a Red Bull, ma non prometto nulla. In Bahrain vedremo dove saremo”
La riunione con i giornalisti in questo periodo è il tentativo anche di captare notizie e informazioni sul futuro. La vettura 2024 è già in allestimenti e come più volte scritto sarà una rivoluzione, anche se Vasseur non è molto convinto sull’utilizzo di questa parola “La usate voi. Magari a volte si cambia tanto di una macchina, ma non è una rivoluzione”. Il Direttore Tecnico di Maranello Enrico Cardile ha parlato di come la vettura 2024 sarà diversa nel telaio, nel retrotreno e in tanti altri particolari, come abbiamo riportato, che modificheranno molto la natura della SF-23. Già Carlos Sainz ha parlato di una macchina che al simulatore si comporta in modo diverso. L’attenzione di Frederic Vasseur è tutta sulla Ferrari “Noi guardiamo a noi stessi. Dobbiamo fare un passo in avanti e solo in Bahrain capiremo dove siamo in confronto agli altri.” Ancora una volta il Team Principal francese ha confermato il pieno coinvolgimento dei piloti nello sviluppo della macchina.
Se si parla di aspettative o di promesse ai tifosi però. Vasseur frena subito e mantiene molto basso il profilo degli uomini di Maranello “Non prometto nulla per Natale, vedremo se potremo fare un regalo di Pasqua” ha detto come battuta per strappare qualche sorriso. All’ex Renault sono state riportate anche le parole del suo pari ruolo in Red Bull, Christian Horner, che dubita che il team di Milton Keynes possa continuare il proprio dominio. “Non ho la palla di cristallo, ma con la stabilità dei regolamenti si può pensare che un dominio così sia difficile da far continuare”. Vasseur ha sottolineato come gli avversari di Red Bull si siano avvicinati sul finale di stagione e se fossero a quel livello, un dominio come inizio stagione sarebbe più difficile per Max Verstappen
“Quando domini c’è l’effetto che puoi concentrarti prima sulla vettura del prossimo anno. Io però ho già tanto a cui pensare, che non non voglio concentrarmi su Red Bull”. A Maranello sono convinti, come detto da Cardile, di aver compreso le debolezze del progetto della SF-23 e gli interventi che Il Settebello di Cardile stanno deliberando per correggere saranno volti proprio ad eliminarli ed estrarre più perfomance. “In Bahrain vedremo dove saremo”.
Autori: Giuliano Duchessa, Paolo D’Alessandro & Andrea Vergani