F1 2026, Russell sul tema sicurezza: “Vogliamo arrivare a 400km/h?”

Paolo D’Alessandro
07/06/2024

L’annuncio delle regole 2026 ha catalizzato l’attenzione le paddock di Montréal. La rivoluzione tecnica che vivremo tra qualche anno porterà a diversi cambiamenti nello stile di guida, della gestione della gara e tante altre cose correlata alle nuove Power Uniti, l’aerodinamica attiva, il sistema Override; tante nuove sfide che si proporranno per team e piloti. Dare un giudizio adesso rimane precipitoso, anche perché lo sviluppo in fabbrica è solo che all’inizio. A livello aerodinamico sarà possibile lavorarci da Gennaio 2025, mentre solo quando i regolamenti saranno approvati sarà possibile mettere le basi per telaio e meccanica. Solo le Power Unit sono già in un processo di sviluppo più avanzato, con test ai banchi di prova che vanno avanti da qualche mese, in ottica 2026. Ad alcuni piloti è stato chiesto un punto di vista, tra aspetti positivi e perplessità che le prime impressioni hanno portato a farsi, in attesa di analizzarle meglio e poterci capire di più.

Velocità elevate sul dritto e diminuite in curva, l’aerodinamica attiva si è resa necessaria per i limiti delle Power Unit

Quello che si è capito ed è oramai evidente è che le regole di telaio ed aerodinamica pubblicate ieri sono nate a supporto di quelle delle Power Unit, con il compito dunque di andare ad affrontare alcuni dei limiti che sono emersi rispetto ai nuovi motori. “Le nuove regole sono quello che sono, sono nate per sopperire ad alcuni limiti dei motori che si sono scoperti durante lo sviluppo. L’aerodinamica attiva si è resa necessaria perché serviva rimuovere drag per compensare la mancanza di energia delle nuove Power Unit” ha commentato Max Verstappen, non trovandosi d’accordo sul fatto che la ripartizione di energia sia 50-50 poiché, per rendere possibile questo, si è dovuti intervenire con importanti cambiamenti sulle monoposto, altrimenti l’energia a disposizione non sarebbe stata sufficiente per completare un giro. L’olandese però ha sottolineato i progressi fatti dalla FIA: Rispetto alle prime simulazioni ho visto un progresso su come funziona il motore, il rapporto con il telaio e alcuni problemi emersi all’inizio”. Parlano di motori, velocità ed aerodinamica attiva, George Russell ha parlato di come cambieranno queste vetture: “Saranno molto più veloci sul dritto e potremmo raggiungere forse i 360km/h, ma saremo più lenti in curva”. Proprio queste velocità sollevano anche un tema in riferimento alla sicurezza.

“Ovviamente i sistemi di sicurezza dovranno essere migliorati, perché un incidente a quelle velocità sarà particolarmente duro” ha commentato il pilota Mercedes, che è anche presidente della GPDA (l’associazione dei piloti). “La storia purtroppo ci ha insegnato che per migliorare, a volte serve che un incidente avvenga, però sono sicuro che la FIA stia già considerando queste cose e sta intervenendo per migliorare la sicurezza delle monoposto”. L’inglese riporta anche un esempio di una vettura 2026, con carico ridotto, che si trova sotto la pioggia con gomme slick ad oltre 200km, uno scenario possibile che andrà analizzato. “Dobbiamo capire anche dove vogliamo arrivare: le macchine sono già veloci adesso, arriveremo a 400km?” si è interrogato Russell, sottolineando un po’ una ricerca estrema di un limite già molto alto. Un membro di un team parlando con formu1a.uno ha rivelato che davvero sarebbe possibile raggiungere i 400km/h ma con le limitazioni in termini di dispiegamento dell’energia elettrica sarà difficile, anche se ci si aspettano macchine 2026 più veloci sul dritto rispetto alle attuali. Un altro tema legato alle parole di Russell, che preoccupa qualche team, è quello della sicurezza sull’aerodinamica attiva a queste alte velocità, soprattutto in caso di un malfunzionamento o di qualche problema con le ali mobili.

30Kg non bastano, i piloti vorrebbero macchine ancora più leggere.

Uno dei dubbi maggiormente manifestati dai piloti, e non solo, riguarda il peso delle vetture. Nei regolamenti si parla di un peso limite abbassato di 30Kg, ma già nei giorni scorsi il Team Principal della Williams, James Vowles, aveva espresso dei dubbi sulla possibilità che tutte le vetture avrebbero rispettato quel valore, qualunque esso sia. Dopo la presentazione dei regolamenti, Fernando Alonso si è schierato su una posizione simile all’ex Mercedes “Oggi mi sembra impossibile pensare a togliere 30Kg da queste macchine. Però sappiamo anche che la Formula 1 corre veloce e da qui al 2026 c’è tanto tempo e tanto lavoro da fare” ha commentato lo spagnolo, dubbioso ma speranzoso. Non è stato però l’unico a parlare di questo fattore. In conferenza stampa infatti è stato un tema toccato anche da Lewis Hamilton e Nico Hulkenberg, chiamati ad esprimersi sulla questione. Il pilota delle Mercedes è stato abbastanza netto: “Sono solo 30Kg. E’ sì un passo nella giusta direzione, ma rimangono auto troppo pesanti” e dello stesso pensiero è il suo collega della Haas “30 chili non cambieranno il mondo”. E così anche l’attuale campione del mondo in carica “E’ un cambiamento troppo piccolo per poter fare la differenza. Avrei preferito 100-150kg in meno, ma con questi motori non è possibile“.

Le prime indicazioni uscita dalle simulazioni

Come ha sottolineato la FIA, i piloti sono stati direttamente coinvolti nello sviluppo di queste vetture, richiedendo il loro impiego in alcune sessioni al simulatore, per avere feedback da chi poi dovrà portare in pista le nuove monoposto. C’è chi ha guidato e chi è riuscito ad avere poi dei pareri dai propri colleghi ed esaminare alcuni dati. “Non ho guidato la macchina al simulatore personalmente, ma ho visto alcuni dati e sentito alcuni pareri e le macchine saranno piuttosto lente. Valuteremo solo quando saremo in pista se saremo andati nella giusta direzione” ha affermato Lewis Hamilton. Chi apparentemente ha avuto un assaggio di questi ‘test’ è stato Nico Hulkenberg, che è andato più nello specifico in conferenza stampa: “Saranno auto piuttosto diverse, soprattutto nelle curve ad alta velocità. Cambierà molto lo scenario rispetto ad oggi, però da qui al 2026 ci potranno essere altri aggiustamenti per cambiare alcune cose”. Anche Max Verstappen ha avuto modo di analizzare alcune delle simulazioni fatte dai piloti per aiutare la FIA nella fase di sviluppo: “Su alcune piste saranno auto più veloci di oggi, su altre saranno più lente. Però non voglio dare giudizi fino a quando non salirò sulla macchina e avrò le prime sensazioni.

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