Dopo Austin, la Ferrari si conferma la miglior vettura del momento trionfando anche nel GP Messico, questa volta con Carlos Sainz. Una prova di forza quella dello spagnolo, sempre al comando tranne per una breve parentesi iniziale in cui in prima posizione si è issato Max Verstappen. Proprio l’olandese è stato nuovamente protagonista di manovre di difesa e attacco al limite su Lando Norris, incappando questa volta in una severa doppia punizione da parte degli steward. Il britannico della McLaren ringrazia e incassa una preziosa piazza d’onore davanti a Charles Leclerc che solo nel finale vede sfumare la seconda doppietta consecutiva per il Cavallino Rampante. Mercedes resta lontano dal podio, ma massimizza il suo risultato piazzandosi dietro ai primi tre.
Partenza: Verstappen beffa Sainz, caos a centro gruppo
Al via scatta meglio di tutti Verstappen che riesce ad affiancare Sainz e a passarlo alla staccata di curva 1, costringendolo all’esterno con lo spagnolo che taglia sul prato, lasciando poi la posizione all’olandese. Dietro di loro Norris e Leclerc mantengono le posizioni di partenza, mentre nel duello tutto Mercedes Hamilton passa Russell in curva 5. A centro gruppo Gasly stringe leggermente Albon alla sua sinistra e il pilota della Williams colpisce con l’anteriore sinistra la posteriore destra dell’accorrente Yuki Tsunoda che finisce nella via di fuga con una gomma uscita dal cerchio che rotola in mezzo alla pista. Oltre al giapponese, anche il pilota della Williams è costretto al ritiro.
Entra la Safety Car per permettere le operazioni di recupero della Racing Bulls incidentata. Da segnalare anche l’erroraccio di Perez che riceve 5 secondi di penalità dopo essersi posizionato troppo avanti sulla casella di partenza: sarà solo il primo episodio di una nuova giornata da dimenticare per il beniamino di casa. La ripartenza del GP Messico avviene al giro 7, senza che cambino le posizioni.
La gara si incendia: due Ferrari al comando, fioccano le penalità per Verstappen
Al giro 9 viene attivato il DRS e Sainz ne approfitta subito per completare uno spettacolare sorpasso su Verstappen in curva 1. Nel passaggio successivo Norris prova a imitarlo in curva 4, ma ancora una volta l’olandese lo chiude all’esterno, bissando la manovra all’ingresso dello snake con Leclerc che ne approfitta per scavalcare entrambi e portarsi in seconda posizione. A differenza di Austin la scorsa settimana, questa volta la direzione gara giudica però colpevole il pilota della Red Bull, punendolo con 10 secondi di penalità per aver forzato l’avversario fuori pista che poi raddoppiano con altri 10 per aver tagliato il tracciato traendone vantaggio. Alle loro spalle, Russell passa Hamilton, con le due Haas di Magnussen e Hulkenberg che seguono poco staccate.
LAP 20 / 71
Verstappen receives a second, separate 10-second time penalty for leaving the track and gaining an advantage during that earlier skirmish with Norris! ⚠️#F1 #MexicoGP pic.twitter.com/MYZDDyJkOh
— Formula 1 (@F1) October 27, 2024
Le brutte notizie in casa Red Bull riguardano anche Perez che danneggia la sua vettura in un duello infuocato con Lawson in curva 4-5. Finisce invece con un mesto ritiro il 400° gran premio di Fernando Alonso. Si va verso quello che era previsto come l’unico pit stop del GP Messico con le due Ferrari saldamente al comando e Norris lontano oltre 6 secondi che sale al terzo posto nel momento del cambio gomme di Verstappen al giro 27, primo tra i piloti di testa a fermarsi. A causa dei 20 secondi totali di penalità, il tre volte iridato rientra addirittura quindicesimo, davanti al compagno di squadra. Davanti Sainz incrementa progressivamente il margine su Leclerc, rallentato dalla necessità di fare tanto lift and coast per raffreddare i freni. Norris rientra al giro 31, imitato dai ferraristi nei due passaggi successivi, mantenendo inalterate le posizioni sul podio.
Sainz s’invola verso la vittoria, ma sfuma la doppietta Ferrari
A metà dei 71 giri in programma troviamo nelle prime 5 posizioni Sainz, Leclerc, Norris, Russell e Hamilton, tutti già con il pit stop effettuato e distacchi piuttosto netti a separarli l’uno dall’altro. Dietro di loro, Piastri e Lawson sono i migliori tra chi si deve ancora fermare, seguiti da Verstappen che sta recuperando dopo il lungo pit stop. Sotto un cielo divenuto plumbeo e qualche goccia di pioggia che però non desta troppa preoccupazione, le posizioni in zona punti si stabilizzano con il pit stop di Colapinto al giro 48: dietro a Verstappen ritroviamo la coppia Haas, seguita da Piastri e Gasly. Norris a suon di giri veloci prova a mettere pressione a Leclerc, mentre si accende la battaglia tra le Mercedes con Hamilton che ritorna sotto a Russell, pur senza riuscire ad affondare il colpo.
LAP 63 / 71
LECLERC GOES WIDE OUT OF THE FINAL CORNER AND NORRIS IS INTO SECOND!!
The Ferrari is off the road and HOW has he not hit the wall?! Incredible car control to save it! #F1 #MexicoGP pic.twitter.com/Dy1Xm5J2fV
— Formula 1 (@F1) October 27, 2024
Negli ultimi giri la McLaren si mette in evidenza: mentre Piastri supera Hulkenberg, Norris si avvicina alla zona DRS di Leclerc a 10 giri dal termine. Al giro 62 grosso spavento per Leclerc che perde il controllo della sua Ferrari nell’ultima curva, rischiando di finire a muro: il monegasco si salva, ma lasciata la porta aperta a Norris che sale in seconda posizione, recuperando 3 punti preziosi in ottica mondiale Piloti. Poco dopo si riaccende il duello Mercedes e questa volta Hamilton riesce a completare il sorpasso su Russell, salendo in quarta posizione. Al penultimo passaggio Leclerc si ferma per montare gomma Soft e cercare di ottenere il punto addizionale del giro veloce, cosa che gli riesce. Sotto alla bandiera a scacchi transitano nell’ordine il dominatore Sainz, Norris, Leclerc, Hamilton, Russell, Verstappen, Magnussen, Piastri, Hulkenberg e Gasly, un risultato che permette un grosso balzo alla Ferrari nel mondiale Costruttori e un discreto recupero per Norris in quello Piloti.
.