McLaren: ecco perché quella di Monaco è una prova di forza

Rosario Giuliana
30/05/2024

Monaco ha confermato ulteriormente che i passi in avanti fatti da McLaren e Ferrari nei confronti di Red Bull sono più mai che evidenti. Nella tappa più glamour dell’anno i primi quattro posti sono stati ipotecati dai due team veterani della F1. Non ha nascosto il positivo stupore Andrea Stella nel vedere una McLaren forte anche a Monaco: “Le qualifiche sono state una sorpresa in positivo per noi, soprattutto dopo le prove libere. Ferrari ha fatto un ottimo lavoro in gara con Sainz nel chiuderci la finestra di pit-stop per Norris. Complimenti a Leclerc e a tutto il Team” Verstappen fuori dai giochi la domenica, dopo che al sabato ha mancato il colpo nel Q3 per un errore alla “Santa Devota”. Una contesa dal sapore nostalgico quella fra Ferrari e McLaren vista a Montecarlo che ha soddisfatto entrambe le squadre per motivi diversi.

A Monaco ulteriore conferma che la MCL38 aggiornata ha ridotto i punti deboli.

Nelle stradine del principato la vettura di Woking ha espresso nuovamente la bontà degli aggiornamenti introdotti a Miami. Le profondissime novità tecniche alla MCL38 hanno cambiato pelle alla vettura di Norris e Piastri, con l’auto papaya divenuta un “serio problema” per Verstappen, e per le Ferrari. Il campione olandese ha fatto capire chiaramente che la RB20 di Montecarlo non era all’altezza del duo Ferrari-McLaren. La pista del Principato, sulla carta, non era il miglior scenario nel quale esaltare le caratteristiche della MCL38, per via dei tratti lenti e tortuosi. “La macchina è migliorata nel lento più di quanto ci aspettassimo” aveva commentato in positivo Andrea Stella. Ferrari è dimostrata ancora la miglior vettura in allungo e in trazione, ma la McLaren post-Miami ha dimostrato di aver fatto un netto passo avanti con gli aggiornamenti nei tratti a media/bassa velocità.

Sia la MCL60 dell’anno pregresso, che la MCL38 pre-Miami, avevano sentenziato una vettura molto a suo agio nei layout pista ricchi di curve in appoggio e penalizzata nei tratti con tanto angolo volante. Ecco perché quella di Monaco è stata una prova di forza da parte del pacchetto tecnico messo insieme dal team inglese. “Penso che abbiamo capito anche come usare questa vettura da questo punto di vista” Per il proseguo della stagione, il risultato di Monaco, con un secondo ed un quarto posto, significa moltissimo per McLaren in vista degli appuntamenti futuri.

Gli aggiornamenti hanno dato di più di quello che il team si aspettava. La McLaren è migliorata anche in efficienza, fattore importante in Canada.

Che il mondiale non sia chiuso come nel 2023 lo dicono i risultati delle ultime tre gare, nelle quali la Red Bull ha totalizzato 81 punti, contro i 101 e 88 di Ferrari e McLaren. La visione più realistica delle cose suggerisce che il pacchetto Verstappen-Red Bull sia ancora quello più forte. A Woking è dall’Austria del 2023 che gli aggiornamenti hanno incanalato la vettura di Norris e Piastri sempre più verso la vetta, con miglioramenti costanti. Il tutto senza avere problemi di correlazione, come capitato ad esempio a Mercedes e Aston Martin. L’ inizio di stagione di McLaren è stato in sordina, ma dall’Australia in avanti il team ha sempre più compreso come far lavorare vettura 2024. Gli aggiornamenti hanno portato a un miglioramento, non solo nelle curve a bassa velocità, ma hanno anche permesso di recuperare qualche km/h di velocità. “Non dobbiamo trarre conclusioni affrettate sull’esito degli sviluppi perché tutto può cambiare da pista a pista”. I risultati di Miami, Imola e Montecarlo hanno parlato chiaro in quel senso. In Canada, prossima tappa fra due settimane, è una pista dove conterà molto questo aspetto.

 

I prossimi sviluppi arriveranno per limare ancor di più dal cambio pelle di Miami.

Montreal prima, Barcellona poi, saranno le tappe decisive per capire quanto Ferrari ha tratto beneficio dagli aggiornamenti di Imola, dopo lo step di McLaren a Miami. Silverstone è la pista dove McLaren ha sbancato lo scorso anno, voltando completamente faccia al campionato 2023. Dopo Imola, la tappa indicata da molti come principale crocevia per introdurre il pacchetto dell’estate sarà proprio la pista di casa del team inglese. Gli sviluppi che l’equipe tecnica di Andrea Stella sta deliberando sono volti a estrarre ulteriore prestazione dopo il re-shaping che la MCL38 ha avuto a Miami:
“E’ importante che gli aggiornamenti ci diano una risposta chiara su quali sono le giuste opportunità di sviluppo” – aveva ammesso candidamente Andrea Stella, con il suo solito modo analitico di porsi.
Quella che diciamo “sottovoce” essere una bella contesa a tre là davanti renderà sicuramente tutto più imprevedibile. Il target a Woking e di Andrea Stella è quello aprirsi ulteriori chance di vittoria con gli sviluppi in arrivo, in modo di massimizzare il risultato ad ogni minima esitazione che il duo Max-RB20 offriranno.
“Dobbiamo assicurarci con gli sviluppi di migliorare i punti deboli della nostra macchina, senza sacrificare troppo i nostri punti di forza”
Ferrari è il terzo incomodo rispetto al 2023, e questo renderà tutto ancora più imprevedibile. La lotta per il campionato costruttori è sicuramente aperta, vedendo anche le difficoltà che continua ad avere Sergio Perez a tirare fuori quello che Max riesce ormai a fare in solitaria con la sua vettura. Canada, e più che mai Barcellona, ci diranno se Ferrari e McLaren saranno definitivamente della partita assieme a Verstappen e alla sua RB20

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