Dalla delusione per l’ennesima pole position sprecata al via alla soddisfazione per una vittoria da dominatore che lancia un chiaro segnale in ottica lotta iridata. La domenica di Lando Norris a Zandvoort è stata dai due volti, ma la parte negativa si è esaurita in 18 giri, poi il pilota McLaren ha ripreso la prima posizione su Max Verstappen e si è involato verso la bandiera a scacchi, sotto la quale è transitato ben 22,8 secondi prima dell’olandese, ottenendo anche il giro più veloce in gara proprio nella tornata finale.
Norris: “Una vittoria che aiuta, ma non ero disperato”
Come detto, la delusione iniziale ha complicato solo in parte i programmi di un Norris apparso imbattibile quest’oggi, come lui stesso ha confermato parlando della sua prestazione: “Non direi che sia stata una gara perfetta, per colpa ancora una volta del primo giro, ma poi è stata bellissima. Il passo era fortissimo, la macchina oggi era incredibile e mi sono sentito molto a mio agio, potevo spingere. Sono riuscito a superare Max che era la cosa più importante, dopo di che sono andato tranquillo. È stata una gara piuttosto lineare, comunque sempre difficile, però molto piacevole“.
Nonostante una McLaren super competitiva ormai da parecchi mesi, Norris fino ad oggi era fermo alla vittoria di Miami. Il successo odierno, nel GP Olanda che apre la seconda parte della stagione 2024, ha sicuramente un peso specifico importante dal punto di vista psicologico, anche se Norris ha ribadito di non aver vissuto male l’inseguimento al secondo successo in carriera: “Questa vittoria aiuta, anche se non è che fossi disperato. Alla gente piace inventarsi queste cose, ma io penso di essere abbastanza paziente, vado in pista e faccio quello che posso. Non mi importa di domani, non mi importa del weekend successivo, mi concentro sul fare il mio lavoro: andare in pista, fare il mio e godermi la gara come ho fatto oggi. Sono contento perché è stata una gran bella vittoria. È un passo in avanti, una sensazione fantastica e mi sento un po’ in cima al mondo. Un bel modo di iniziare questa seconda parte di stagione“.
La brutta partenza di entrambe le McLaren
Al via Norris ha visto ancora una volta andare in fumo la pole position conquistata con margine sabato, ma anche l’altra McLaren di Oscar Piastri è stata protagonista di uno scatto al via tutt’altro che fulmineo, con l’australiano che ha perso la posizione su George Russell. Questo fa pensare che dietro la brutta partenza ci possa essere anche qualcosa non direttamente riconducibile ai piloti, come specificato da Norris: “Non so ancora il motivo della brutta partenza, se mio, del team o di entrambi. Sono partito e ho avuto subito pattinamento, devo parlare con i miei uomini per capire cosa è successo, è difficile capire se è stato un problema mio o della macchina, questione di temperature o altro. Parliamo di margini piccolissimi, quasi frazioni di millimetro. Ogni cosa che viene con una tempistica leggermente sbagliata può creare un grosso problema. È difficile azzeccare tutto, chiaramente come team non abbiamo fatto un lavoro fantastico in partenza, ma riesamineremo tutto e cercheremo di fare meglio“.
La sfida con Verstappen e la prova di forza nel GP Olanda
Norris a Zandvoort ha fatto bottino pieno, aggiungendo alla pole position anche la vittoria e il giro più veloce in gara che gli hanno permesso di portarsi a 70 punti da Verstappen in classifica generale. La sfida con l’olandese oggi è stata nettamente vinta e sono bastati pochi giri per capire che l’errore al via sarebbe stato rimediabile: “Dal giro 5 o 6 mi aspettavo che Max avrebbe spinto e guadagnato, ma da quel punto in avanti ho capito che potevamo lottare. Lui continuava a perdere terreno, mentre il mio passo migliorava. È stata una gran bella sensazione, soprattutto quando l’ho superato e ho capito che potevo spingere con la pista libera“.
La prova di forza nella gara di casa del leader del Mondiale può essere un ottimo trampolino di lancio per la rincorsa ai titoli iridati, ma Norris ritiene che quello di oggi sia un risultato non veritiero sui rapporti di forza: “Bisogna essere pazienti, non esaltiamoci troppo, è soltanto una gara. Oggi eravamo molto veloci, molto più della Red Bull, però solo oggi. 22 secondi su Max, ma anche 24 sulla Ferrari che non era da nessuna parte venerdì, penso che sia stata più la Red Bull ad avere una giornata negativa piuttosto che noi ad averne una incredibile. Sicuramente abbiamo fatto un passo avanti, ma non voglio esaltarmi troppo, pensiamo al prossimo weekend“.