Grandissima occasione sprecata per Carlos Sainz che nei giri finali del GP Azerbaijan ha visto svanire un podio ormai quasi sicuro e tanti punti che avrebbero potuto avvicinare molto la Ferrari al vertice della classifica Costruttori. Lo spagnolo, approfittando del duello tra Charles Leclerc e Sergio Perez, era riuscito a sopravanzare il messicano nel tratto verso curva 2, me le loro due monoposto si sono poi agganciate nel rettilineo che porta verso curva 3, finendo rovinosamente contro le barriere. Un incidente in cui le responsabilità sono apparse subito un po’ di entrambi, nonostante le comprensibili reciproche accuse.
La decisione degli steward: incidente di gara
Sainz e Perez sono stati convocati dalla Direzione Gara per dare il loro punto di vista sull’incidente. Dopo aver ascoltato i piloti e analizzato le immagini delle telecamere, gli steward hanno valutato l’episodio come un normale incidente di gara, senza intraprendere alcuna azione nei confronti dei due.
Questa la loro ricostruzione: “Questa è una situazione in cui un piccolo contatto ha avuto conseguenze significative. Gli steward hanno esaminato come si è verificato l’incidente, non le conseguenze. Sainz ha superato Perez dopo curva 1 ed era completamente in vantaggio all’apice della curva 2. […] Sainz ha riferito di essere consapevole della presenza di Perez al suo interno. Perez, essendo leggermente dietro, era in una posizione migliore per vedere la posizione relativa delle auto. Quando le due auto si sono avvicinate al muro sulla destra all’uscita della curva 2, erano a circa 1 m di distanza. […] Nessuno dei due piloti ha sterzato in modo irregolare, entrambi hanno mantenuto lo sterzo molto neutro. Gli steward hanno controllato la traiettoria di guida dei piloti nei giri precedenti. Sainz era sulla o vicino alla sua normale traiettoria di gara, che forma un leggero angolo dal muro di destra. Dall’uscita al punto di contatto si è spostato di circa una larghezza di macchina più lontano dal muro. Perez si è spostato di circa mezza larghezza di macchina più lontano dallo stesso muro. Era quindi evidente che mentre era davanti, e aveva il diritto di guidare la sua traiettoria, Sainz si è spostato leggermente verso un’auto di cui aveva una visuale limitata. Allo stesso tempo, non c’era nulla di insolito nella traiettoria di Perez, ma avrebbe potuto fare di più per evitare l’auto di cui aveva una visuale migliore“.
Sparks fly on the streets of Baku! 💥😱
This moment between Sainz and Perez effectively ended the race, and cost both the chance of a podium!#F1 #AzerbaijanGP pic.twitter.com/iR6UTynvpv
— Formula 1 (@F1) September 15, 2024
Sainz: “Non ho fatto nulla di sbagliato o pericoloso”
Prima di raggiungere gli steward, Sainz aveva dato il suo punto di vista sulla vicenda, dicendosi certo di non avere colpe, ma di non essere sicuro su quale sarebbe potuta essere la decisione della Direzione Gara: “Non sono uno a cui piace dare la colpa o fare troppe analisi senza andare prima dagli steward. So che io questa volta non ho fatto niente di sbagliato o pericoloso. Quello che decideranno loro… non si sa mai” ha detto ai microfoni di Sky Sport F1.
Nell’incontro con i media, lo spagnolo ha poi ricostruito l’episodio dalla sua prospettiva, poi confermata dalla ricostruzione degli steward: “Ho fatto la mia normale traiettoria di gara e la traiettoria che facciamo tutti a ogni giro su questa pista. Uscendo dalla curva 2, derapiamo sempre un po’ verso sinistra, ma senza fare manovre strane o irregolari. Charles davanti a me sta andando anche lui a sinistra. Stavo solo seguendo la sua scia e non so, Checo ha deciso di non dare alcun tipo di spazio. Ho colpito direttamente il muro di cemento“.
Sainz, che dopo il pit stop era a 9 secondi dal messicano, era rientrato sul terzetto di testa molto gradualmente e negli ultimi giri stava sfruttando delle gomme sicuramente migliori rispetto agli avversari: “Stavo arrivando molto velocemente dietro Charles e Checo, avevo risparmiato bene le gomme – ha sottolineato – Ho superato Checo, stava lottando con Charles e poi siamo usciti dalla curva 2. Ho fatto la mia normale traiettoria di gara. Non ho fatto manovre strane o altro e per qualche motivo che ancora non capisco, ci siamo scontrati. Penso che avesse un sacco di spazio, non ho fatto nessun movimento strano. Ma credo che a volte le gare siano così: fai 48 giri senza niente, poi mancano due giri e succedono cose del genere” ha concluso amareggiato.