Il fondo dell’Alfa Romeo C42 è super leggero ma troppo flessibile

Piergiuseppe Donadoni
3 Mar, 2022

Il fondo dell’Alfa Romeo C42 è super leggero ma troppo flessibile.

La prima tre giorni di test è servita ai team per svezzare le nuove vetture, studiarne i comportamenti al variare degli assetti, ‘mapparne’ il funzionamento comparandolo a quanto in uscita dagli strumenti nelle varie Factory.

Per far ciò, serviva girare il più possibile, un obiettivo non pienamente raggiunto da Alfa Romeo con la sua nuova C42. Solamente 175 giri per la nuova vettura svizzera, 15 in più del team Haas, ultimo nella speciale classifica dei chilometri percorsi durante la prima tre giorni di test pre stagionali. Ferrari, in testa alla classifica, ne ha percorsi 439.

Rimbalzo aerodinamico: Alfa Romeo con un fondo leggero e troppo flessibile, Alpha Tauri ha reagito alla grande dopo i grossi problemi di Misano

E’ stato l’argomento più chiaccherato della scorsa settimana. Stiamo parlando del rimbalzo aerodinamico, che gli inglesi chiamano porpoising, di cui abbiamo parlato in anteprima su queste pagine nel pomeriggio della prima giornata di test. Un fenomeno legato ‘intrinsecamente’ al nuovo concetto di vetture e certamente sottovalutato, non solo dai team stessi ma anche da Fia e Liberty Media.

“Negli ultimi mesi abbiamo discusso di quali fenomeni potevano verificarsi con l’introduzione dell’effetto suolo, ma poiché nessuno dei nostri strumenti (galleria del vento e strumenti di simulazione) ci aveva fornito alcuna indicazione, siamo rimasti un po’ sorpresi di notare il porpoising una volta scesi in pista” ha affermato il direttore tecnico di Alfa Romeo, Jan Monchaux.

L’effetto suolo richiede, soprattutto nel veloce, una macchina il più parallela all’asfalto e con un altezza da terra che vari il meno possibile. Tuttavia, un leggero angolo di rake nelle curve più lente, aiuterà le squadre a generare maggior carico aerodinamico sull’anteriore, spostando in avanti il centro di pressione

Il team con sede a Hinwil è stato certamente il più colpito, sin dal filming day di Fiorano, seppur non sia stato l’unico. Fortemente colpita anche Alpha Tauri a Misano, solo parzialmente Ferrari nella giornata di riprese effettuata al Montmelò il giorno prima dell’inizio dei test.

Tuttavia, il team di Faenza è riuscito ad arrivare in pista nei test con un fondo irrigidito che accoppiato, solo inizialmente, ad un assetto rake piuttosto accentuato, ha permesso alla AT03 di poter effettuare molti giri, svolgendo il lavoro previsto e raccogliendo i dati prefissati. Con il passare delle ore poi, l’assetto è divenuto sempre più convenzionale per questa tipologia di vetture, quindi più ‘piatto’, con il comportamento della vettura italiana ritenuto “soddisfacente” dal DT Jody Egginton a fine test.

Alfa Romeo ha invece pagato l’eccessiva leggerezza, anche per contenerne il peso nei 795 kg fissati dal nuovo regolamento tecnico (da qui la non volontà di concedere altri kg in più agli altri team), e flessibilità del fondo della C42. 

Alfa Romeo C42: il potenziale sembrerebbe esserci dai dati raccolti, seppur con un assetto tutt’altro che ottimizzato

Le squadre stanno cercando di portare le parti esterne del fondo, il più vicino possibile all’asfalto per ricreare un effetto simile a quello generato dalle minigonne nelle wing car degli anni 80. Ciò che Alfa Romeo aveva pensato di fare con il suo fondo ‘super flessibile’ ai lati, non essendo a conoscenza che il flusso avrebbe potuto ‘bloccarsi’, aumentandone la turbolenza e attivando il fenomeno del porpoising.

Da sommare a ciò, l’estrema leggerezza del particolare componente aerodinamico. “A causa del peso, con la nuova vettura siamo dovuti andare in una direzione molto estrema su un paio di macro soluzioni”, ha detto Monchaux. Tra queste proprio la scelta di portare in pista un fondo molto leggero.

“Abbiamo avuto importanti problemi durante il primo giorno e all’inizio del secondo. Dopo di che, abbiamo trovato soluzioni adeguate” ci ha comunicato un membro del team svizzero. A quanto capito, la C42 è stata alzata di ben 30 mm dal terreno rispetto all’altezza preventivata; questo, tuttavia, ha permesso ai due piloti di effettuare almeno 175 giri, raccogliendo dati da analizzare in fabbrica. Una situazione che non dovrebbe ripetersi, almeno cosi duramente, nei test del Bahrain che inizieranno tra una settimana e dove Alfa Romeo porterà in pista un fondo irrigidito, seppur più pesante.

Nel filming day della scorsa domenica il fondo della C42 presentava un tirante nella parte posteriore per evitare eccessive flessioni e per smorzare eventuali vibrazioni. Una soluzione utilizzata anche da Haas e Mercedes nell’ultima giornata di test.

I dati raccolti durante i 175 giri hanno comunque mostrato che la C42 ha del potenziale, soprattutto in determinati tipi di curve. Questo, pur scendendo in pista con un assetto tutt’altro che ottimizzato; per quello servirà il fondo irrigidito che debutterà in Bahrain e dove Alfa Romeo vuole assolutamente recuperare il tempo perso al Montmelò.

Autore: Piergiuseppe Donadoni

Illustrazioni: Rosario Giuliana

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